Pressing di Confcooperative su Regione Lombardia per chiedere soluzioni per le imprese a rischio crisi dopo le misure di prevenzione contro il Coronavirus. L'associazione chiede a gran voce una risposta anche per le cooperative.
Ecco le richieste inviate al governatore Fontana:
- Integrazione salariale per i lavoratori direttamente o indirettamente coinvolti da sospensione di attività
- Certezza in merito ai servizi socio sanitari, sociali ed educativi da garantire e chiudere
- Accesso a strutture che ospitano pazienti fragili
- Accesso a presidi igienico sanitari per il contenimento della diffusione del virus
- Accesso al credito e scadenze fiscali
- Filiere produttive e attività delle imprese agroalimentari
- Tutele ai lavoratori intermittenti dello spettacolo.
"Ribadendo l’apprezzamento per l’azione di Regione Lombardia svolta fino adesso - ha chiosato Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia -, chiediamo di esser messi al corrente il più tempestivamente possibile in merito ai prossimi provvedimenti di ordinanza (quindi di prolungamento o meno dell’ordinanza cogente), pur comprendendo la complessità del momento. Condividiamo infine la preoccupazione per le notizie che arrivano dal fronte nazionale, che limitando i provvedimenti normativi esclusivamente alle 'zone rosse', risultano assolutamente insufficienti all’impatto di questo straordinario evento che riguarda tutta la Regione".
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