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Brescia, cooperazione sociale al lavoro per i servizi di inclusione scolastica

Brescia, cooperazione sociale al lavoro per i servizi di inclusione scolastica

Educativa scolastica - buone prassi sul territorio

Categorie: Confcooperative Federsolidarietá

Tags: inclusione,   Brescia,   cantiereperilwelfare,   educativa scolastica.

Nel territorio bresciano, cooperazione sociale al lavoro per i servizi di inclusione scolastica: è stato appena costituito un gruppo tecnico che lavorerà con l’obiettivo di condividere delle linee di intervento comuni per la gestione di questi servizi. Del gruppo tecnico fanno parte la Commissione Paritetica Provinciale della cooperazione sociale (composta dalle Centrali cooperative e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori), l’Associazione dei Comuni Bresciani, l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Comune di Brescia e il Coordinamento provinciale degli Uffici di Piano socio-assistenziali).

Il gruppo di lavoro è il (primo) risultato di un percorso avviato con l’approvazione della delibera di Regione Lombardia (la n.312/2023), che contiene le nuove linee guida per i servizi di inclusione scolastica e individua degli obiettivi per la riorganizzazione di questo comparto (per maggiori dettagli, qui) Queste linee guida sono rivolte ai cicli scolastici secondari e possono essere intese come modello indicativo, anche se non vincolante, per il primo ciclo.

Dopo l’approvazione della delibera, è stato avviato un confronto fra 22 cooperative sociali che operano in questo settore sul territorio bresciano (circa 1.800 operatori occupati e servizi rivolti ad oltre 2.600 utenti). In seguito a quel confronto, lo scorso 16 ottobre, la Commissione Paritetica Provinciale della cooperazione sociale ha incontrato l’Associazione dei Comuni Bresciani, l’Ufficio Scolastico Provinciale e il Comune di Brescia per affrontare il tema della traslazione di questa riforma sul livello territoriale.

Il confronto ha evidenziato la necessità di un adattamento a livello provinciale, per sviluppare le potenzialità di questi servizi e per gestire alcune criticità individuate dagli enti interessati.

 

Tra gli aspetti centrali oggetto della discussione:

-          L’opportunità di una caratterizzazione dei servizi in termini di progetto di vita della persona

-          L’armonizzazione dei modelli organizzativi dei servizi per i cicli scolastici inferiori e superiori

-          La carenza dei profili professionali educativi per la copertura del fabbisogno di personale qualificato

-          Il riconoscimento, a livello regionale, del titolo connesso alla riqualifica professionale e la programmazione delle iniziative formative per gli operatori

-          L’adeguamento dell’inquadramento contrattuale degli educatori scolastici

-          Le garanzie del riconoscimento del corrispondente contributo economico agli Enti gestori da parte dei Comuni

-          La riorganizzazione dei servizi in funzione dell’aumento degli utenti, dell’incremento dei costi e della ricerca di sinergie tra gli interventi educativi individuali e/o di gruppo

-          Il coordinamento delle presenze del personale in funzione delle esigenze della programmazione scolastica degli interventi e della continuità dell’orario di lavoro giornaliero degli operatori

-          Le modalità di affidamento dei servizi (appalti/co-progettazioni/accreditamenti)

-          La salvaguardia occupazionale del personale privo dei requisiti previsti dalla specifica normativa

 

Il gruppo tecnico costituitosi al termine della riunione, di cui, come anticipato, oltre a tutti i soggetti già presenti all’incontro, sarà parte anche il Comitato provinciale degli Uffici di Piano socio assistenziali, si è dato l’obiettivo di condividere delle linee di intervento comuni, partendo da questi aspetti.