DETTAGLIO

Disabilità, pubblicati i criteri del bando per inclusione attiva e integrazione socio-lavorativa

Disabilità, pubblicati i criteri del bando per inclusione attiva e integrazione socio-lavorativa

I beneficiari sono partenariati composti da almeno tre enti (fra cui cooperative sociali, Enti del Terzo Settore, enti pubblici) 

Categorie: Confcooperative FedersolidarietáConfcooperative Federsolidarietà

Tags: Disabilità,   inclusione,   cantiereperilwelfare

La Regione Lombardia, con D.g.r. 15 dicembre 2022 - n. XI/7501 (in allegato), ha approvato i criteri del nuovo Bando per l’inclusione attiva e l’integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità (Priorità3 Inclusione sociale - ESO 4.8 - Azione H.1. - PR FSE+ 2021-2027). Per la presentazione delle domande servirà un apposito bando che deve ancora essere pubblicato. 

Finalità
Regione Lombardia intende, con questa misura, rafforzare la capacità del sistema di welfare regionale di riconoscere e attuare il diritto alla vita indipendente attraverso lo sviluppo di percorsi di inclusione sociale attiva, intesi come misure abilitanti di empowerment e di promozione delle capacità e del protagonismo delle persone con disabilità volte a migliorarne ed accrescerne le prospettive di occupabilità, occupazione, nonché di partecipazione attiva alla vita della comunità.

Attraverso il finanziamento di progetti integrati, territoriali e su base comunitaria si intende stimolare e rafforzare:

-        l’integrazione tra le politiche attive del lavoro (sistema regionale dei servizi di istruzione, formazione e lavoro) e le politiche di inclusione attiva (sistema regionale dei servizi sociali e socio-sanitari) dirette alle persone con disabilità per accrescerne gli esiti occupazionali e di partecipazione sociale, incoraggiando la ricomposizione dell’offerta dei servizi e delle risorse finanziarie, anche nel quadro della promozione del futuro Fondo Unico per la Disabilità;

-        la modernizzazione e l’innovazione delle politiche e delle misure (di istruzione, formazione, lavoro e dei servizi sociali e socio-sanitari) volte ad accrescere l’occupabilità, l’occupazione e la partecipazione sociale delle persone con disabilità attraverso una rafforzata cooperazione strategica e operativa con la rete dei “servizi di prossimità” operanti nel territorio grazie all’azione degli Enti del terzo settore e dell’associazionismo familiare e rappresentativo delle persone con disabilità (secondo welfare);

-        l’accesso delle persone con disabilità più a rischio di esclusione ad opportunità di partecipazione attiva alla vita di comunità, in particolare attraverso misure di attivazione non focalizzate solo su obiettivi di immediato inserimento lavorativo ma anche di empowerment, stimolando processi di sperimentazione di nuove collaborazioni e alleanze (tra attori del pubblico e del privato profit e non profit) per la attivazione di “nuove forme” di lavoro e di attività produttive di valore sociale;

-        parità di accesso a un sistema diffuso di servizi a sostegno dei progetti di vita indipendente e inclusione assicurando livelli omogenei di presa in carico multidisciplinare e multidimensionale su tutto il territorio regionale, rafforzando la capacità di azione e integrazione della rete dei servizi territoriali, degli enti del terzo settore e dell’associazionismo familiare e rappresentativo delle persone con disabilità.

 

Beneficiari

Gli interventi sono realizzati da partenariati composti da almeno tre enti che assumono la qualifica di beneficiari - tra le seguenti tipologie:

-   enti del Terzo settore;

-   cooperative sociali di tipo A e B;

-   enti pubblici;

-   enti gestori pubblici e privati di UdO sociali nell’area disabilità (SFA - Servizi Formazione Autonomia; CSE - Centro Socio-Educativo);

-   operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo per l’erogazione dei servizi al lavoro ai sensi della disciplina regionale;

-   operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo all’Albo regionale dei servizi di istruzione e formazione (sez. A e B);

-   istituzioni formative accreditate nella Sezione “A” dell’Albo regionale, di cui all’art. 25 della L.R. n. 19/2007, o gli Istituti professionali di Stato, che realizzano percorsi di IeFP, le istituzioni scolastiche e gli Enti formativi accreditati capofila di ATS (Associazione Temporanea di Scopo), che hanno attivato percorsi di IFTS; le Fondazioni ITS.

Nel partenariato è obbligatoria la presenza di almeno un ente pubblico territoriale (comune, comunità montana o ambito territoriale rappresentato dal soggetto firmatario dell’accordo di programma per la realizzazione del Piano di Zona).

Per il conseguimento dei risultati e obiettivi di progetto il soggetto capofila e il partner, che compongono il partenariato, potranno essere sostenuti da enti che costituiscono una rete territoriale di supporto. Gli enti aderenti alla rete di supporto nono sono beneficiari di contributo.

Destinatari: Adolescenti, giovani e adulti di età compresa tra i 16 e i 64 anni con disabilità fisica, intellettiva, psichica e sensoriale residenti o domiciliate in Lombardia che si trovino in una delle seguenti condizioni in relazione allo sviluppo del progetto di vita indipendente:

-   disoccupati, inoccupati o inattivi, anche se non iscritti al collocamento mirato;

-   in cerca di occupazione, eventualmente iscritti al collocamento mirato e prese in carico dai servizi per l’impiego e/o dai servizi sociali territoriali specializzati;

-   occupati;

-   studenti frequentanti gli ultimi anni del percorso di istruzione o di istruzione e formazione professionale.

I destinatari degli interventi devono avere un livello di abilità/capacità che consenta la realizzazione di interventi socioeducativi e socio formativi per sviluppare/implementare abilità relazionali e sociali, abilità funzionali per un eventuale inserimento/reinserimento lavorativo.

 

Iniziative ammissibili

Le proposte progettuali potranno sviluppare 4 linee di intervento:

 1: Laboratori per le abilità e la partecipazione attiva

Tipologia di attività finanziabili, a titolo esemplificativo:

- percorsi di formazione anche in modalità laboratoriale;

- tirocini di inclusione;

- soluzioni di inserimento lavorativo in contesti “protetti”, ovvero contesti caratterizzati da un nuovo modo di organizzare i processi di produzione anche nel quadro di esperienze di economia urbana, attività di prossimità e vicinato, attività ad impatto sociale.

2: Percorsi di orientamento ed empowerment

Tipologia di interventi, a titolo esemplificativo:

  • orientamento per sostenere il giovane e la sua famiglia nelle scelte relative alla transizione dall’adolescenza all’età adulta;
  • potenziamento dell’autonomia personale anche attraverso una migliore informazione sulle opportunità offerte dal sistema regionale

 

 3: Ecosistemi delle relazioni per l’inclusione attiva

Tipologia di attività finanziabili, a titolo esemplificativo:

  • Peer networking, coaching e mentoring anche con il diretto coinvolgimento di giovani e adulti con disabilità; - Attività volta a stimolare, in particolare nei giovani, l’autopercezione di cittadini autosufficienti, socialmente attivi e responsabili;
  • Attività di sostegno e accompagnamento a favore delle persone disabili nei contesti lavorativi;
  • Azioni di accompagnamento alla famiglia per lo sviluppo della dimensione lavorativa del progetto di vita indipendente

4: Gemellaggi e reti per la diffusione delle sperimentazioni sociali

Tipologia di attività finanziabili, a titolo esemplificativo:

  • Azioni di diffusione di buone pratiche;
  • Azioni di capacity building rivolte alle associazioni del territorio regionale.

Si prevede l’applicazione dell’opzione di semplificazione dei costi di cui all’art. 56 del Reg. (UE) 2021/1060 attraverso l’utilizzo del tasso forfettario del 40% dei costi diretti ammissibili per il personale per coprire i costi residui dell’operazione.

Il piano finanziario prevederà le seguenti voci di costo: personale, indennità per i partecipanti, altri costi.

Contributi

La dotazione finanziaria è pari a € 10.000.000,00.

L’intervento è attuato tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti territoriali.

Il contributo pubblico richiesto a sostegno dei progetti dovrà rispettare i seguenti parametri:

-   non potrà essere inferiore a 100.000,00 euro e superiore a 150.000,00 euro per i progetti con una durata temporale compresa tra i 12 ai 18 mesi;

-   non potrà essere inferiore a 150.000,00 euro e superiore a 200.000,00 euro per i progetti con una durata temporale compresa tra i 18 e i 24 mesi.

Il contributo pubblico non potrà essere superiore all’80% del costo totale ammissibile.

Il contributo, essendo rivolto alle persone, non fa de minimis.

Procedure e termini
Saranno indicati in provvedimenti ad hoc che devono ancora essere pubblicati. 

In allegato volantino di sintesi 

Documenti da scaricare