PROROGATA LA SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE: il nuovo termine fissato è il 16 marzo 2023 (e non più il 1° marzo come previsto inizialmente)
Regione Lombardia ha approvato, in attuazione della D.G.R. n. XI/7429/2022, la Manifestazione di interesse per l’avvio di progetti pilota di coabitazione e deistituzionalizzazione in favore delle persone con sindrome dello spettro autistico a basso funzionamento e delle persone ad elevata intensità di sostegno (liv. 3 DSM 5) e fondo unico disabilità.
L’originalità del percorso che si intende sperimentare punta a definire, sul piano strutturale e operativo, un approccio in grado di coniugare, in una logica di appropriatezza, la presa in carico a lungo termine con modelli di finanziamento a budget, sostenibili nel corso del tempo e fondati sull’integrazione delle risorse sociali e sanitarie, oltre che personali.
In questa ottica, nel percorso di sostegno esistenziale orientato a promuovere l’emancipazione dai genitori in età adulta, è importante mettere al centro la capacità di un territorio di integrare interventi di sostegno abitativo e sociale con specifici supporti di cura, assicurando la qualità di vita delle persone che scelgono di co-abitare.
Si procede quindi:
- ad individuare un panel di prerequisiti essenziali di tipo strutturale, gestionale e processuale per modellizzare interventi specifici di sostegno alla coabitazione per le persone con ASD a basso funzionamento;
- ad implementare il percorso di progressiva infrastrutturazione del budget di progetto, mediante l’integrazione delle diverse risorse economiche pubbliche (sociali e sanitarie) e private, nell’attuazione della Legge 112/2016, con l’obiettivo di ricomporle e sperimentarle all’interno di un Fondo Unico;
- a garantire livelli di proceduralizzazione degli interventi e dei necessari processi di sinergia tra pubblico e privato sociale e tra dimensione sociale, sociosanitaria e sanitaria che integri in modo coordinato - nella costruzione dei progetti individuali - le funzioni tra ATS, ASST, Ambiti Territoriali, Comuni di residenza, Enti del Terzo Settore, Associazioni di rappresentanza dei familiari.
Nel quadro generale, il progetto pur avendo una propria finalità, si pone come obiettivo la definizione di un modello di finanziamento degli interventi da replicare nell’ambito del sistema della L. 112/2016, in un’ottica di evoluzione della legge medesima.
Beneficiari
Alla manifestazione di interesse possono rispondere:
- gli Ambiti Territoriali, in forma singola o associata, in co-progettazione formalizzata con gli Enti del Terzo Settore di cui al D. Lgs 3 luglio 2017 n. 117;
- gli Enti del Terzo settore di cui al D. Lgs 3 luglio 2017 n. 117, in co-progettazione formalizzata con gli Ambiti territoriali.
All’interno del partenariato sarà necessaria l’individuazione di un soggetto capofila al quale spetterà altresì l’onere di attestare che tutti gli enti coinvolti siano in possesso dei requisiti richiesti.
I soggetti beneficiari sono le persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5 (ASD Liv.3 DSM-5) e le loro famiglie.
Per i beneficiari privi di una certificazione che attesti la suddetta diagnosi può essere attivato da parte del Servizio che ha già in carico la persona, un raccordo con l’Equipe Specialistica Psichiatrica (ESP), attivate nelle ASST tramite il Progetto Auter, al fine di aggiornare la diagnosi.
Nella sperimentazione non rientrano i percorsi di accompagnamento all’autonomia, ma esclusivamente i supporti alla residenzialità (gruppi appartamento con Ente gestore). Pertanto, la persona beneficiaria dell’intervento di cui al provvedimento deve aver già realizzato e concluso percorsi di accompagnamento all’autonomia.
Alla sperimentazione accedono anche cittadini lombardi residenti in territori diversi dall’Ambito che risponde alla manifestazione di interesse di Regione Lombardia.
Iniziative ammissibili
I contributi sono finalizzati al sostegno di interventi di domiciliarità presso soluzioni alloggiative che si configurano come Gruppi appartamento con Ente Gestore in cui convivono da 2 sino ad un massimo di 5 persone con disabilità.
Devono essere soddisfatti i seguenti requisiti strutturali:
- in linea generale quelli minimi previsti dalle norme per le abitazioni civili;
- le misure di sicurezza e di prevenzione dei rischi;
- che garantiscano l’accessibilità e la mobilità interna;
- che consentano l’utilizzo di nuove tecnologie per migliorare l’autonomia delle persone disabili, in particolare di tipo domotico, assistivo, di ambient assisted living e di connettività sociale;
- gli spazi devono essere organizzati in maniera tale da riprodurre le condizioni abitative e relazionali della casa familiare (ad es. la persona disabile può utilizzare oggetti e mobili propri), garantendo spazi adeguati alla quotidianità e al tempo libero;
- gli spazi siano organizzati a tutela della riservatezza: le camere da letto siano preferibilmente singole.
Fulcro centrale della sperimentazione è l’attuazione del Progetto di Vita Individuale Personalizzato e partecipato (PdV I.P.P.) attraverso l’utilizzo dello strumento del Budget di Progetto nell’ottica del Fondo Unico Disabilità.
Il PdV I.P.P. è finalizzato a rispondere ai bisogni di sostegno e ai diritti della persona con disabilità al fine di garantire la qualità di vita desiderata dalla stessa, nell’ottica della piena attuazione delle proprie aspirazioni, dei diritti e del rispetto dei doveri di cittadinanza.
Esso risponde in particolare ai bisogni di salute e di benessere che caratterizzano il complessivo sviluppo della vita delle persone coinvolte e pertanto comprende specifici sostegni educativi assistenziali medici e infermieristici e di mediazione relazionale necessari a supportare gli atti fondamentali della vita quotidiana delle medesime con profili di funzionamento particolarmente deficitari.
Durata Mesi: 24 mesi prorogabile di uno, nel limite delle risorse disponibili.
Data presunta inizio attività: 14/04/2023.
Contributi
Il bilancio complessivo per la sperimentazione è pari ad € 3.500.000,00.
La quota comprende il finanziamento derivante dal Fondo Dopo di Noi pari ad € 2.500.000,00 e la quota del Fondo Sanitario Regionale destinata ai voucher sociosanitari € 1.000.000,00.
Nella fase iniziale della sperimentazione saranno autorizzate fino a 3/4 esperienze pilota territoriali di avviamento alla coabitazione e deistituzionalizzazione previste dalla Legge 112/2016, rivolti alle persone con sindrome dello spettro autistico a basso funzionamento (ASD Liv.3 DSM-5).
Titolari della progettualità e della relativa gestione economica della persona con disabilità - da accogliere in tutte le soluzioni residenziali di cui alla presente sperimentazione - sono gli Enti competenti del territorio di residenza della persona, prima dell’avvio del progetto.
Il costo complessivo per singola persona del progetto di coabitazione sarà sostenuto tramite:
- contributo mensile DDN fino ad un massimo di € 4.200 per il sostegno alla residenzialità;
- voucher sociosanitario mensile fino ad un massimo di € 1.650 per interventi a valenza sociosanitaria. Le figure professionali impiegate per l’erogazione di tali prestazioni sono garantite da enti del sistema sociosanitario che dovranno necessariamente rientrare nella partnership del progetto (ad esempio RSD, CDD, CSS, …);
- quota mensile a carico del Comune, della persona e della famiglia. Si precisa che tale quota complessiva non può essere inferiore al 30% del costo totale del PdVIPP.
Procedure e termini
La domanda e la relativa documentazione potrà essere presentata dal legale rappresentante o suo delegato a partire dalla data della manifestazione di interesse fino al 16 marzo 2023 (NUOVA DATA), al seguente indirizzo di posta elettronica: famiglia@pec.regione.lombardia.it.
Riferimenti normativi
D.d.u.o. 27 gennaio 2023 - n. 940 (BURL Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2023 - in allegato)