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Covid, proroga moratoria finanziamenti bancari

Covid, proroga moratoria finanziamenti bancari

E dal 1° gennaio nuova definizione di default

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: finanziamenti,   moratoria,   bancari,   default

Moratoria finanziamenti bancari fino al 21 marzo 2021

ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane, assieme a tutte le principali Associazioni imprenditoriali italiane, a seguito della perdurante emergenza sanitaria Covid 19 e dell’aggiornamento dell’EBA del 2 dicembre scorso, hanno concordato di prorogare fino al 31 marzo 2021 il termine per la presentazione delle domande di accesso alla sospensione del pagamento delle rate (quota capitale ovvero quota capitale e quota interessi). 

La proroga della moratoria dei finanziamenti bancari riguarda le PMI e le imprese di maggiori dimensioni. La sospensione non potrà superare la durata massima di 9 mesi e comprende eventuali periodi di sospensione già concessi a seguito dell’emergenza sanitaria Covid 19. Le moratorie perfezionate tra il primo ottobre 2020 ed il primo dicembre 2020 possono comunque avvalersi della maggiore flessibilità nella classificazione delle posizioni oggetto della sospensione del pagamento delle rate, a condizione del rispetto del requisito della durata massima della moratoria di 9 mesi. 

 

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Nuova definizione di default

Ricordiamo inoltre che dal prossimo 1/1/2021 – salvo provvedimenti dell’ultimo istante - entrerà in vigore una nuova definizione di “default” più stringente, al fine della classificazione bancaria delle esposizioni. Tutte le cooperative dovranno porre la massima attenzione per non ricadere tra le imprese classificate in “default” dalle banche; ciò avrebbe gravi ripercussioni per l’ottenimento di nuovo credito bancario.

In  sintesi, sino al 31/12/2020 è previsto che la banca debba classificare in “default” l’impresa che, per oltre 90 giorni consecutivi, è in arretrato di pagamento “rilevante” sulle scadenze di pagamento previste nel finanziamento bancario. Le nuove regole europee quantificano il concetto di “rilevanza”, fissando la soglia oltre la quale l’impresa sarà obbligatoriamente classificata in “default”.

La banca a decorrere dal 1/1/2021 sarà tenuta a determinare l’inadempienza dell’impresa se la stessa è in arretrato di pagamento, per oltre 90 giorni, su importi di ammontare superiore a 500 euro (complessivamente riferiti a uno o più finanziamenti) e che rappresentino più dell’1% del totale delle esposizioni di dell’impresa verso la banca. 

Per le persone fisiche e le piccole e medie imprese, esposte nei confronti di una banca, per finanziamenti inferiori a 1 milione di euro, l’importo dei 500 euro è ridotto a 100 euro. Inoltre, diversamente dal passato, non potranno essere utilizzati margini attivi dell’impresa disponibili su altre linee di credito per compensare gli arretrati in essere ed evitare di classificare l’impresa come inadempiente.

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