COVID-19, RIMBORSO DPI INVITALIA PER SPESE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Rimborso Dpi Invitalia, con il bando Impresa Sicura consente alle aziende di ottenere il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di strumenti ed altri dispositivi di protezione individuale (DPI) finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19.
Il bando Invitalia è complementare all'iniziativa approvata dalla Giunta di Regione Lombardia “Safe Working-Io Riapro Sicuro” il cui bando sarà pubblicato prossimamente.
A QUANTO AMMONTA IL RIMBORSO SPESE PER L'ACQUISTO DI MASCHERINE E DPI DURANTE L'EMERGENZA COVID-19?
Il rimborso per i Dpi acquistati nel corso dell'emergenza Covid-19 è concesso fino al 100% delle spese ammissibili e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.
Importo massimo rimborsabile: 500 euro per ciascun addetto dell’impresa - a cui sono destinati i DPI - e fino a un massimo di 150mila euro per impresa.
Importo minimo rimborsabile: non inferiore a 500 euro.
Le risorse disponibili sono 50 milioni di euro.
BANDO INVITALIA, RIMBORSO DPI SPESE AMMISSIBILI PER CORONAVIRUS
Sono ammissibili al rimborso le spese sostenute dalle imprese per l’acquisto di Dpi le cui caratteristiche tecniche per il contrasto al Covid-19 rispettano tutti i requisiti di sicurezza previsti dalle norme:
- mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;
- guanti in lattice, in vinile e in nitrile;
- dispositivi per protezione oculare;
- indumenti di protezione, quali tute e/o camici;
- calzari e/o sovrascarpe;
- cuffie e/o copricapi;
- dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;
- detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.
QUANDO DEVONO ESSERE SOSTENUTE LE SPESE PER CHIEDERE IL RIMBORSO DPI?
Si ricorda che le spese rimborsabili per l'emergenza coronavirus dal bando Impresa Sicura di Invitalia devono:
a) essere sostenute nel periodo compreso tra il 17 marzo 2020 (data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto Cura Italia) e la data di invio della domanda di rimborso.
b) essere connesse a fatture pagate alla data dell’invio della domanda di rimborso attraverso conti correnti intestati all’impresa e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura;
c) essere non inferiori a euro 500;
d) non essere oggetto di ulteriori forme di rimborso o remunerazione erogate in qualunque forma e a qualsiasi titolo.
IVA E TASSE PER IL CALCOLO DEL RIMBORSO DPI
Non sono ammissibili a rimborso gli importi delle fatture relativi a imposte e tasse, compresa l’IVA.
SONO AMMISSIBILI LE FATTURE D'ACCONTO PER IL RIMBORSO DPI?
Fermo restando il possesso di tutti i requisiti di ammissibilità, le fatture costituenti acconto sulle forniture di DPI per il contrasto al covid-19 sono ammissibili solo a condizione che l’impresa presenti, nella domanda di rimborso, anche la fattura riguardante il saldo della fornitura.
COME FARE DOMANDA PER IL RIMBORSO DEI DPI
Le imprese interessate possono inviare, attraverso lo sportello informatico, raggiungibile nella pagina dedicata all’intervento “Impresa SIcura" della sezione https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/emergenza-coronavirus del sito web dell’Agenzia, una prenotazione del rimborso, dalle ore 9.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal giorno 11 maggio 2020 ed entro il giorno 18 maggio 2020.
EROGAZIONE CONTRIBUTO RIMBORSO DPI
Le attività per l’erogazione dei rimborsi dei Dpi saranno avviate subito dopo la conclusione della fase di compilazione. Si procederà con i versamenti entro il mese di giugno 2020.
Il bando "Invitalia Impresa Sicura"
Per ogni necessità di ulteriore chiarimento o assistenza, è possibile contattare la propria Confcooperative territoriale di appartenenza.
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