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Covid19, “Safe working - Io riapro sicuro” I Proroga al 30 novembre

Covid19, “Safe working - Io riapro sicuro” I Proroga al 30 novembre

I contributi a fondo perduto di Regione Lombardia per riapertura attività in sicurezza

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: incentivi,   Edilizia,   Sicurezza,   Coronavirus,   Covid-19,   contributi,   contributo a fondo perduto,   fondo perduto,   istruzione,   bar,   ristoranti,   artigianato

“SAFE WORKING - IO RIAPRO SICURO”, INCENTIVI PER LA RIAPERTURA IN SICUREZZA DELLE IMPRESE CHIUSE PER IL CORONAVIRUS

Si chiama ‘Safe-Working – Io Riapro Sicuro’ il nuovo pacchetto di aiuti per le micro e piccole imprese lombarde per la fase2, che ammonta a 18.680.000 euro, di cui 15.200.000 di Regione Lombardia e 3.480.000 delle Camere di Commercio LombardeLa misura mette a disposizione contributi a fondo perduto per interventi strutturali riguardanti la sicurezza sanitaria.

La misura “SafeWorking - Io Riapro Sicuro” si pone in complementarità con un altro bando, pubblicato giovedì 30 aprile da Invitalia e denominato “Impresa Sicura”, che si rivolge a tutte le imprese, di ogni dimensione e settore merceologico.

 

⚠️Novità: proroga presentazione domanda e iniziative ammissibili

Si comunica che il termine per presentare domanda sulla misura SAFE WORKING – IO RIAPRO SICURO è stato prorogato al 30 novembre 2020 fino alle ore 12:00

Oltre al termine, sono state inserite alcune nuove iniziative ammissibili e spesabili con il contributo a fondo perduto (in rosso gli aggiornamenti) .

D.g.r. 1° ottobre 2020 - n. XI/3627: integrazioni (BURL Serie Ordinaria n. 41 - Martedì 06 ottobre 2020, pag. 17)

 

Entità dell’agevolazione

L’agevolazione “SafeWorking - Io Riapro Sicuro” consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammesse, che è da intendersi fino al 60% per le piccole imprese e 70% per le microimprese, subordinatamente all’approvazione del PDL 119 “Legge di Semplificazione 2020” che modifica l’art. 28 sexies della l.r. 34/1978.

Il contributo è concesso nel limite massimo di 25.000 euro.

L’investimento minimo richiesto è pari a 2.000 euro.

Beneficiari 

Potranno fare domanda al bando “SafeWorking - Io Riapro Sicuro” le micro e piccole imprese lombarde operanti nei settori del commercio al dettaglio, dei pubblici esercizi (bar e ristoranti), dell’artigianato, del manifatturiero, dell’edilizia, dei servizi e dell’istruzione, che sono state oggetto di chiusura obbligatoria in conseguenza all’emergenza epidemiologica Covid 19, al fine di adottare le misure adeguate per garantire la ripresa in sicurezza dell’attività d’impresa sia per i lavoratori, sia per i clienti/utenti, sia per i fornitori. 

Sono escluse le aziende che hanno proseguito l’attività e quelle che hanno deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti.

Spese ammissibili

Saranno ammissibili le spese sostenute dal 22 marzo 2020 (data del d.p.c.m. “Ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”) riferite a:

  • macchinari per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;- strumenti di aerazione, sia tramite apparecchi di filtraggio e purificazione dell’aria, sia attraverso l'installazione di sistemi di aerazione meccanica alternativi al ricircolo;

  • strumenti di igienizzazione per i clienti/utenti, per i prodotti commercializzati e per gli spazi che prevedono la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti da parte dei diversi client i/utenti, anche in coerenza con le indicazioni delle Autorità Sanitarie;

  • interventi strutturali o temporanei nonché arredi atti a garantire il rispetto delle misure di distanziamento sociale prescritte dalla normativa sia tra i lavoratori che tra i clienti;

  • acquisto di prestazioni e/o strumenti relativi al monitoraggio e controllo dell’affollamento dei locali;

  • acquisto di dispositivi di protezione individuale rischio infezione COVID 19 (es. mascherine chirurgiche o filtranti, guanti in nitrile, occhiali, tute, cuffie, camici e altri DPI in conformità a quanto previsto dalle indicazioni della autorità sanitarie);

  • acquisto di strumentazione atta a misurare la temperatura corporea a distanza (es. termoscanner all’ingresso degli esercizi(

  • sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;

  • strumenti di comunicazione (segnaletica);

  • interventi formativi sulle prescrizioni e sui protocolli da adottare nell’ambito dell’esercizio di attività anche in complementarietà con le iniziative che saranno attivate da altri soggetti pubblici (es. INAIL);

  • interventi relativi al digital business ossia sistemi di digitalizzazione di strutture e processi finalizzati a ridurre la diffusione dell’epidemia da COVID-19 e cogliere le nuove opportunità di digitalizzazione del business nello scenario post pandemico.


Spese in conto capitale

- macchinari e attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
- apparecchi di purificazione dell’aria, anche portatili;
- interventi strutturali all’impianto di aerazione della struttura, solo se finalizzate al miglioramento della sicurezza sanitaria;
- interventi strutturali per il distanziamento sociale all’interno dei locali;
- strutture temporanee e arredi finalizzati al distanziamento sociale all’interno e all’esterno dei locali d’esercizio (parafiato, separé, dehors ecc.): sono ammissibili anche attrezzature e strutture finalizzate a consentire il pieno utilizzo degli spazi esterni nella stagione fredda (es. stufe per esterni, …);
- termoscanner e altri strumenti atti a misurare la temperatura corporea a distanza, anche con sistemi di rilevazione biometrica;
- strumenti e attrezzature di igienizzazione per i clienti/utenti, per i prodotti commercializzati (es. ozonizzatori o lampade UV per sanificare capi di abbigliamento) e per gli spazi che prevedono la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti da parte dei diversi clienti/utenti (es. vaporizzatori per sanificare camerini, cabine estetiche, aule etc.), anche in coerenza con eventuali indicazioni delle Autorità Sanitarie;
- attrezzature, software e/o strumenti relativi al monitoraggio e controllo dell’affollamento dei locali;
- strumenti, software, attrezzature digitali destinati agli spazi di contatto e alle relazioni a distanza con i clienti/utenti (totem interattivi, camerini e vetrine digitali, sistemi di pagamento, creazione e gestione
- catalogo, gestione promozioni/sconti/saldi con barcode/qrcode o altri tool digitali...);
- hardware e software per migliorare la gestione del magazzino ivi incluse le piattaforme per la distribuzione degli ordini e per la gestione della relazione a distanza con i fornitori;
- hardware (pc fisso o portatile, tablet, etc) e software per la formazione a distanza e per favorire il lavoro in presenza attrezzando gli spazi nel rispetto distanziamento sociale;
- hardware e software per la gestione degli ordini anche tramite gestionali, piattaforme B2B, B2C e CRM;
- software per gestire l’attività d’impresa in forma virtuale anche con strumenti di realtà aumentata e
- integrazione CRM retail;
- spese di installazione relative alle voci precedenti.


Spese in conto corrente

- dispositivi di protezione individuale rischio infezione COVID-19 (es. mascherine chirurgiche o filtranti, guanti in nitrile o vinile, occhiali, tute, cuffie, camici, soluzione idroalcolica igienizzante mani e altri DPI in conformità a quanto previsto dalle indicazioni della autorità sanitarie) nel limite di 1.000 euro per impresa.
- servizi di sanificazione e disinfezione degli ambienti, nel limite di 2.000 euro per impresa;
- strumenti di comunicazione e informazione (cartellonistica, segnaletica);
- costi per tamponi per il personale dipendente o altri strumenti diagnostici comunque suggeriti dal medico competente in conformità alle indicazioni dell’Autorità Sanitaria, nel limite massimo di 1.000 euro per impresa;
- spese di formazione sulla sicurezza sanitaria, sulle prescrizioni e sui protocolli da adottare nell’ambito dell’esercizio di attività anche in complementarità con le iniziative che saranno attivate da altri soggetti pubblici come l’INAIL, nel limite di 2.000 euro per impresa.
- spese per canoni e utenze di software e piattaforme digitali anche per la formazione a distanza;
- servizi di formazione per l’utilizzo di strumenti, attrezzature e software acquistati nell’ambito dell’intervento realizzato;
- spese per la progettazione delle piattaforme di cui alle spese in conto capitale;
- spese di consulenza, comunicazione e promozione
- per gli interventi di digital business legate alle realizzazioni degli investimenti oggetto di contributo;
- spese per la progettazione delle strutture temporanee all’esterno dei locali d’esercizio legate alla realizzazione degli investimenti oggetto di contributo.

Unioncamere e bando

Unioncamere, soggetto gestore e attuatore della misura, ha approvato il bando attuativo.

Le domande per il bando “SafeWorking - Io Riapro Sicuro” devono essere inviate esclusivamente in modalità telematica con firma digitale sul sito http://webtelemaco.infocamere.it La presentazione è stata prorogata al 30 novembre 2020 fino alle ore 12:00.


Domande: procedura a sportello 

L’assegnazione del contributo “SafeWorking - Io Riapro Sicuro” avverrà sulla base di una procedura valutativa “a sportello” a rendicontazione secondo l’ordine cronologico di invio telematico della richiesta e fino ad esaurimento delle risorse a disposizione.

Pertanto è ipotizzabile che lo sportello possa anche chiudere prima della scadenza per eventuale esaurimento risorse disponibili.

Le domande in overbooking potranno accedere alla fase di istruttoria qualora si rendessero disponibili le necessarie risorse a valere sulla dotazione finanziaria.

Le domande di contributo dovranno pervenire esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso il sito http://webtelemaco.infocamere.it.


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