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Baldin: educare all’affettività per costruire una società non violenta

Baldin: educare all’affettività per costruire una società non violenta

L'editoriale della presidente della Commissione Donne Cooperazione di Confcooperative Lombardia

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: Donne,   pari opportunità,   25 novembre,   violenza di genere

Ogni giorno assistiamo a nuove storie di violenza. Non è più un’emergenza: è una ferita aperta nella nostra società. Una violenza che non riguarda solo il rapporto di coppia, ma che colpisce madri, figlie, sorelle, amiche. Una violenza che raggiunge ragazze sempre più giovani, travolgendo famiglie e comunità.

Di fronte a questo quadro così esteso e profondo, è indispensabile rafforzare gli strumenti culturali e anche quelli giuridici. È in questa direzione che si inserisce il disegno di legge “Modifica dell’articolo 609-bis del codice penale in materia di violenza sessuale e di libera manifestazione del consenso”: affermare che non è la vittima a dover dimostrare la mancanza di consenso, ma il contrario, significa spostare finalmente lo sguardo sulla responsabilità dell’autore della violenza. Il percorso legislativo non è concluso, e va sostenuto con determinazione, perché una società che non tutela le sue donne non può considerarsi giusta.

Accanto alle norme, c’è però un terreno ancora più profondo: quello della cultura. Ed è qui che entra in gioco la formazione all’affettività nelle scuole di ogni ordine e grado. Un ambito che troppo spesso viene politicizzato o ridotto a polemica ideologica. Non si tratta di parlare di identità di genere, né di introdurre forzature. Si tratta, semplicemente, di educare al rispetto, alle relazioni sane, alla responsabilità emotiva. Di insegnare ai più giovani che l’amore non può avere nulla a che fare con il controllo, la paura, la prevaricazione.

Cambiare la cultura dell’affettività significa prevenire la violenza prima che accada. Significa dare strumenti, parole, consapevolezza. Significa restituire alle nuove generazioni la possibilità di costruire legami autentici e non violenti.

Come mondo cooperativo crediamo nella forza delle comunità, nella capacità di prenderci cura l’uno dell’altro. Oggi più che mai dobbiamo essere parte attiva di questo cambiamento. Perché nessuna donna debba più avere paura.

 

Giuliana Baldin

Presidente Commissione Donne Cooperazione Confcooperative Lombardia