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Presentata l’indagine congiunturale sull’agricoltura lombarda del primo trimestre 2015

Comparto agricolo lombardo ancora in recessione, bene l’export con il +5,8%

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Milano 4/6/2015 - Presentati i dati dell’indagine congiunturale sull’agricoltura lombarda del primo trimestre 2015, a cura di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, in collaborazione con le Organizzazioni Agricole e Cooperative lombarde, tra cui Fedagri Confcooperative. Lo studio, diffuso il 4 giugno 2015, conferma l’andamento negativo già registrato nello scorso trimestre. A fare eccezione i costi produttivi, che risultano invece in leggero calo. Positive anche le esportazioni, cresciute del 5,8% nel 2014, che continuano a fornire una spinta positiva, soprattutto nel settore lattiero-caseario. Il segno meno sembra non assorbire la timida ripresa del quadro economico generale che risulta in via di miglioramento, come dimostrano i dati Istat sull’arresto della caduta del Pil e sulla lieve ripresa dei consumi alimentari. L’analisi settoriale conferma la difficoltà dei comparti chiave dell’agricoltura regionale. Continua a peggiorare la situazione del lattiero-caseario, nonostante i buoni risultati dell’export e a causa del basso livello delle quotazioni del Grana Padano, del latte alla stalla e del latte spot. Pesa su questo settore la crescita produttiva nazionale (+2,1%) e comunitaria (+3,4%) dell’ultimo anno, che nonostante la frenata degli ultimi mesi porterà in Italia al pagamento delle multe per lo sforamento delle quote. Anche le quotazioni delle carni bovine e suine rimangono decisamente al di sotto dei livelli di un anno fa, confermando le difficoltà per i due comparti . Per quanto riguarda i cereali, mentre frumento duro e riso registrano andamenti di mercato decisamente più favorevoli, prevalgono purtroppo le  valutazioni negative a causa del basso prezzo del mais, il cereale più coltivato in regione; un discorso analogo vale per il frumento tenero. Buone notizie invece per il vino che risulta ancora il settore in maggiore salute nell’ambito dell’agricoltura regionale e l’unico a mostrare un fatturato in crescita, nonostante un livello medio dei prezzi inferiore allo scorso anno e un export in rallentamento nell’ultima parte del 2014. Per quanto riguarda le imprese, secondo i registri camerali, in Lombardia sono 47.338 quelle attive in agricoltura nella fine del primo trimestre 2015, quasi 700 in meno rispetto a un anno fa. Prosegue quindi il calo del tessuto imprenditoriale agricolo, anche se la contrazione su base annua (-1,4%) risulta essere la più bassa degli ultimi due anni e comunque inferiore a quella registrata a livello nazionale (-2,0%). “Visto il peggioramento congiunturale del I trimestre 2015, sulla maggior parte delle filiere lombarde, ci rassicurano molto i dati positivi dell’export per l’anno 2014, soprattutto per il comparto agroalimentare - ha sottolineato Fabio Perini, Presidente di Fedagri Confcooperative Lombardia - Tuttavia non si possono sottovalutare i dati fortemente negativi emersi dall’analisi delle singole filiere, soprattutto per il settore lattiero-caseario. Non bisogna dimenticare che in Italia abbiamo costi di produzione molto superiori a quelli di altri Paesi europei, per le caratteristiche tecnico-produttive e soprattutto per la scarsa disponibilità di pascoli che ci porta ad un uso molto più intensivo dei fattori di produzione con relativi costi”. “Risulta sempre più urgente trovare strategie per assicurare un maggiore efficientamento della filiera, sia a livello delle tecniche produttive impiegate, sia a livello di organizzazione e integrazione – ha concluso Perini - per garantire un prezzo equo e sostenibile per tutti, dai produttori ai consumatori. In questo contesto, risulta sempre più importante il lavoro che Regione Lombardia sta portando avanti nel Tavolo Latte per cercare di trovare indici in grado di definire un prezzo del latte equo e rispettoso di tutti gli attori della filiera”.
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