Milano 11/06/2015 - “Le grandi ondate migratorie a cui assistiamo non sono una situazione emergenziale, ma il riflesso di un quadro geopolitico instabile che da anni scuote gran parte dell'Africa e del Medio-Oriente. Continuare a parlare di emergenza umanitaria significa solo mistificare la realtà. Siamo di fronte ad un esodo epocale, che l'Europa ed in particolare il nostro Paese continua a gestire come se fosse una calamità, senza preoccuparsi di sviluppare un ragionamento politico più articolato in grado di agire sulle cause e senza una benché minima programmazione per fare fronte agli interventi immediati”. A dichiararlo Massimo Minelli, Presidente di Federsolidarietà Lombardia, l’organizzazione di rappresentanza politico-sindacale delle cooperative sociali e delle imprese sociali aderenti a Confcooperative. “In Italia, anche in questi giorni, il ragionamento si ferma solo alle polemiche, speculando sulla pelle di poveri disperati – ha continuato Minelli - E' arrivato il momento che qualcuno dica con chiarezza che con questa modalità non si va da nessuna parte. C’è bisogno di una politica condivisa, che coinvolga la società civile e tutte le istituzioni, Regione Lombardia compresa, in un dialogo aperto per ragionare insieme, in maniera costruttiva e non strumentale, su questo tema”. “Ogni giorno migliaia di cooperatori, spesso soli e abbandonati dalle stesse istituzioni, fronteggiano situazioni molto complicate e difficili, restituendo vita e dignità a decine di migliaia di persone. La cooperazione, non dimentichiamolo, gestisce in prima linea gli arrivi. Questo lavoro, prezioso e onesto – ha concluso - non può essere oscurato neanche da alcuni che, sfruttando il buon nome della cooperazione, cercano di arricchirsi sulle spalle della povera gente”.