Firmata martedì 28 luglio l’intesa tra cooperazione e sindacati per l’applicazione del testo unico sulla rappresentanza. A sottoscrivere l’accordo Confcooperative, Legacoop e Agci assieme alle sigle Cgil, Cisl e Uil. Il documento contiene norme per la misurazione, la certificazione e la regolamentazione della rappresentanza nelle aziende. Al negoziato per il CCNL potranno così partecipare le organizzazioni sindacali che abbiano ottenuto una rappresentatività non inferiore al 5%. In assenza di piattaforme unitarie il negoziato si avvierà sulla base della piattaforma presentata dalle sigle sindacali che vantano una rappresentatività complessiva pari almeno al 50% più uno.
«Il paese e il mondo del lavoro e delle imprese hanno bisogno di rappresentanza reale. Poche sigle, ma rappresentative. Basta siglette» lo dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative. Per quanto riguarda il dumping contrattuale e le false cooperative «le abbiamo sempre combattute. Diciamo no a contratti a 600€ al mese. Non è cooperazione. È cattiva economia che scaccia la buona». Nel corso dell’incontro i segretari confederali di Cgil, Susanna Camusso, Cisl, Annamaria Furlan e Uil, Carmelo Barbagallo hanno firmato a sostegno della proposta di legge contro le false cooperative, la campagna promossa dall’Alleanza delle Cooperative italiane (Agci, Confcooperative e Legacoop) che ha raggiunto, in pochi mesi, le 40 mila adesioni.