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“Trent’anni nel futuro”, ad Assisi firmato codice etico contro la corruzione

Guerini: cooperative antidoto a forza inerziale che crea diseguaglianze

Categorie: Confcooperative Lombardia

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Milano 22/06/2016 - Legalità, uguaglianza, partecipazione. E poi sviluppo locale, welfare, occupazione, lavoro di cura e riforma del terzo settore. La cooperazione sociale di Federsolidarietà, ad Assisi, a confronto, per “Trent'anni nel futuro" (18 e 19 giugno), la due giorni dedicata al trentennale della prima assemblea delle cooperative sociali di Confcooperative. Le sfide dei prossimi anni? Lotta alla corruzione, trasparenza, regole chiare. Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, nella cornice del teatro Lyrick, affonda ancora una volta la scure contro la cooperazione “spuria”, ricordando la campagna di raccolta firme promossa da Aci per una legge ad hoc: “Falsi cooperatori e false cooperative sono un cancro da estirpare”, “la cooperazione sociale ha il dovere di mostrare al Paese, in particolare ai più giovani, che è possibile fare impresa e occuparsi del bene comune rimanendo nella legalità” ha sottolineato. E sul tema, Federsolidarietà lancia la “Carta di Assisi”, il codice etico “anti Mafia Capitale” per contrastare le realtà criminali che macchiano l’immagine della buona cooperazione. “La cronaca, ma non solo, ci impone uno scatto di orgoglio per fare le giuste distinzioni: non possiamo permettere che la nostra storia e le grandi cose che abbiamo realizzato vengano infangate, umiliate ed offese da chi ha tradito la fiducia e la missione delle cooperative sociali” ha rimarcato il presidente di Federsolidarietà Confcooperative, Giuseppe Guerini, “uno, cento, mille, non importa il numero di coloro che hanno violentato il credo cooperativo e non importa a quale casa appartengano. La nostra risposta dovrà sempre essere uguale: netta e severa”. In un mondo che cambia, il modello cooperativo può diventare il rimedio solidale ai cortocircuiti della società? Ricordando “la portata eccezionale” del contributo della cooperazione sociale nella costruzione del welfare, nell’innovazione sociale e nell’inclusione lavorativa di migliaia di lavoratori svantaggiati, Guerini ha osservato: “Parrebbe proprio che vi sia una sorta di ineluttabile forza che spinge la diseguaglianza economica a produrre diseguaglianza di diritti che, a sua volta, condanna la diseguaglianza sociale a diventare diseguaglianza politica. Noi pensiamo che le cooperative siano un antidoto a questa ineluttabile forza inerziale della creazione di diseguaglianze, anche se sappiamo che questo è un obbiettivo difficile”. Presente sul palco anche lo stilista Santo Versace che con Altagamma porta avanti un programma di lavoro tra cooperative di inserimento lavorativo e grandi marchi del Made in Italy. In merito al ruolo delle cooperative ha aggiunto "Mi affido a voi per cambiare il paese". Clicca qui per leggere la versione integrale dell'intervento del presidente di Federsolidarietà Giuseppe Guerini
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