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Federcasse Lombardia, Alessandro Azzi riconfermato presidente

Frangi: chiamati a dimostrare che cambiare è possibile pur essendo fedeli alle proprie identità

Categorie: Confcooperative Lombardia

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Milano 29/06/2015 - Riconfermato Alessandro Azzi alla presidenza della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo. L’elezione è avvenuta durante l’assemblea Federcasse Lombardia dello scorso 28 giugno. Ad esprimere le sue congratulazioni, Maurizio Ottolini, presidente di Confcooperative Lombardia: “Porgo ad Alessandro Azzi i miei migliori auguri di buon lavoro affinché possa continuare a portare avanti l'importante lavoro a sostegno del credito cooperativo”. A prendere la parola nel corso dell’incontro Mauro Frangi, il neoletto presidente di Cooperfidi Italia che ha affrontato il nodo della riforma delle Bcc: “Nel farvi e nel farci carico dell'autoriforma stiamo dando una lezione a questo paese. Tutti parlano di riforme ma dicono ‘non deve toccare a me’. Con l'autoriforma il credito cooperativo dimostra che la riforma è un processo che ciascun soggetto può portare avanti”“Bisogna uscire da questo pensiero unico sull'economia e sul fare impresa che sta tra Bruxelles, la CITY e le principali università europee. Si può fare impresa – ha sottolineato Frangi - e mantenere l'identità cooperativa: il pluralismo delle forme imprenditoriali è una ricchezza per l'economia la società e le nazioni”. “Quella delle BCC è una partita che si gioca tutta la cooperazione italiana. Siete chiamati a dimostrare che cambiare è possibile pur essendo fedeli alle proprie identità essendo utili al Paese aiutando la cooperazione italiana a stare nel mercato tra i protagonisti” ha ribadito.Ricordando poi le parole della nuova Enciclica del Pontefice, Frangi ha continuato: “Basta sottolineare che, ancora una volta, Francesco – ‘socio Francesco’ come dice una di voi - richiama il ruolo, la rilevanza e la missione delle cooperative. Lo fa esplicitamente al n. 179 dell’enciclica affermando ‘in alcuni luoghi, si stanno sviluppando cooperative per lo sfruttamento delle energie rinnovabili che consentono l’autosufficienza locale e persino la vendita della produzione in eccesso’. Ma più ancora della citazione è la riflessione che Francesco sviluppa a partire da qui a indicarci un percorso e a consegnarci una responsabilità”. “Questo semplice esempio indica che, mentre l’ordine mondiale esistente si mostra impotente ad assumere responsabilità, l’istanza locale può fare la differenza – ha dichiarato il presidente di Cooperfidi Italia - È lì infatti che possono nascere una maggiore responsabilità, un forte senso comunitario, una speciale capacità di cura e una creatività più generosa, un profondo amore per la propria terra, come pure il pensare a quello che si lascia ai figli e ai nipoti”. “A noi tocca fare bene - con responsabilità, cura, creatività, amore per il territorio e per il futuro - le nostre cose. Non perché solo nei microcosmi sia possibile generare cambiamenti e trasformazioni. Ma perché, conclude Francesco dopo un lungo elenco di azioni possibili proprio solo al livello ‘micro’ e locale, davvero ‘è molto quello che si può fare!’ Perché l’istanza locale riesce a fare quelle differenze altrimenti non realizzabili” ha concluso Frangi.
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