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Alleanza: “Bene la mozione sulla Politica di Coesione UE, importante il riconoscimento dell’economia sociale”

Alleanza: “Bene la mozione sulla Politica di Coesione UE, importante il riconoscimento dell’economia sociale”

Un risultato frutto di un percorso avviato da mesi con Regione Lombardia

Categorie: Primo PianoConfcooperative Lombardia

Tags: Regione Lombardia,   Europa

Alleanza della Cooperazione Lombarda esprime apprezzamento per l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio Regionale, della mozione “Politica di coesione UE e tutela delle prerogative di Regioni e delle autonomie locali” (mozione 339), che valorizza la funzione sussidiaria delle regioni e dell’economia sociale nella futura Politica di Coesione europea e impegna il Presidente e la Giunta regionale a promuoverla presso le istituzioni nazionali ed europee, come di fatto sta già avvenendo.

Il documento approvato riconosce esplicitamente il ruolo delle Regioni e delle autonomie locali nella programmazione e nell’attuazione dei fondi di coesione, valorizzando al contempo la funzione sussidiaria degli attori del mondo imprenditoriale, della rappresentanza, del lavoro e dell’economia sociale.

“Accogliamo con soddisfazione questo passaggio importante – dichiarano il Presidente e i Copresidenti di Alleanza della Cooperazione Lombarda Attilio Dadda, Massimo Minelli e Cinzia Sirtoli – che recepisce due principi che la cooperazione lombarda sta ribadendo ormai sempre più frequentemente: non c’è vera politica di coesione senza un riconosciuto ruolo programmatorio ed attuativo delle regioni, e non c’è vera politica di coesione senza la sussidiarietà che l’economia sociale può garantire attraverso un presidio ed un modello di sviluppo equo, inclusivo e territoriale. Ringraziamo tutti i gruppi politici che hanno compreso che queste istanze non possono essere di parte, ma devono essere un patrimonio politico superpartes”.

Ringraziamo per questo non solo il Consiglio Regionale che l’ha approvato all’unanimità, ma anche la Giunta Regionale che certamente ha posto le condizioni per ottenere questo importante risultato politico”. 
“Le imprese cooperative – proseguono Dadda, Minelli e Sirtoli – sono radicate nei territori, interpretano i bisogni reali delle comunità e generano valore condiviso. Per questo devono avere un ruolo riconosciuto nella futura programmazione europea: non si tratta di una rivendicazione di merito, ma di un invito ad adottare un metodo che cerchi di avvicinare le istituzioni ai cittadini e che pertanto investa nelle diversificate esigenze del tessuto socio economico lombardo e più in generale dei popoli europei”. 

Questo risultato è frutto di un percorso avviato da mesi con Regione Lombardia nell’ambito degli Stati Generali Patto per lo Sviluppo, in cui la cooperazione lombarda ha espresso il proprio sostegno alla richiesta rivolta da Regione Lombardia al Governo (in particolare al Ministro per gli Affari Europei, PNRR e Politiche di Coesione) affinché la gestione dei fondi strutturali resti in capo alle Regioni, sottolineando l’importanza di difendere il principio di sussidiarietà. Posizioni condivise anche nell’ultimo confronto a Bruxelles, a fine settembre, nell’ambito dell’incontro “Lombardia, Europa. Vincere la sfida della competitività”, promosso da Regione Lombardia.

 

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