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Valeria Negrini alla Cattolica per parlare di dialogo sociale e partecipazione

Valeria Negrini alla Cattolica per parlare di dialogo sociale e partecipazione

L'intervento della presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: Dialogo sociale

All’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’incontro dedicato a “Dialogo sociale, imprese, partecipazione”, con l'intervento di Valeria Negrini, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia.

L’incontro ha offerto una riflessione sul ruolo della cooperazione, così come definito dall’articolo 45 della Costituzione, che riconosce la funzione sociale di questo modello d’impresa. Un principio che trova radici profonde nella Dottrina Sociale della Chiesa, ispiratrice dell’azione di rappresentanza di Confcooperative.

Valeria Negrini ha sottolineato come il modello cooperativo si fondi sulla centralità della persona e sulla costruzione di una comunità inclusiva, capace di offrire pari opportunità, specialmente verso coloro che si trovano in condizioni di fragilità. “Molto spesso, quando si parla di economia e impresa, ci si dimentica che alla base c’è una persona, con il desiderio di intraprendere, e un’idea di comunità che guida l’azione dell’impresa”, ha affermato.

Forte la sinergia con il mondo cattolico. Confcooperative Lombardia è impegnata nella costruzione di partnership strategiche con realtà locali e nazionali: “noi a livello lombardo stiamo lavorando per costruire partnership con orartori, a livello nazionale esiste un protocollo d’intesa con la CEI. Collaboriamo quotidianamente con la Caritas, con cui abbiamo un legame forte e con cui siamo legati da un concetto di centralità della persona”, ha spiegato Negrini.

Queste azioni mirano a rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena partecipazione sociale di chi vive situazioni di difficoltà, dalle persone detenute a chi è in condizioni di emarginazione. “Il nostro compito è dare protagonismo sociale a chi non ce l’ha o non lo ha più, rimuovendo gli ostacoli che limitano la loro partecipazione”, ha sottolineato.

 

Una promessa di futuro: comunità e intergenerazionalità

Uno degli aspetti distintivi del modello cooperativo è la partecipazione democratica dei soci, che indirizzano lo sviluppo dell’impresa verso il bene comune. “Il nostro sistema lavora per dare una speranza di futuro a chi viene dopo di noi, facendo sentire parte di una comunità le persone. Non si tratta della somma dei singoli, ma di un impegno collettivo per il bene della collettività”, ha evidenziato Negrini.

La cooperazione, ha aggiunto, promuove l’intergenerazionalità, destinando gli utili non all’arricchimento di pochi azionisti, ma al rafforzamento delle opportunità per le generazioni future. Questo approccio è essenziale per affrontare le sfide di oggi, incluse le fragilità legate a giovani, anziani, disabili e migranti.

L’Europa e il modello cooperativo

Il modello cooperativo e l’Economia Sociale stanno diventando centrali anche a livello europeo, come risposta ai limiti del neoliberismo. “L’Europa sta riscoprendo il valore dell’Economia Sociale come strumento per creare comunità coese e inclusive, contrastando la frammentazione e il disimpegno civico”, ha dichiarato la presidente.

Tuttavia, per costruire una società realmente partecipativa, occorre affrontare le sfide del dialogo sociale con trasparenza, evitando mistificazioni e fake news che alimentano divisioni. “Una società non può muoversi come una folla, ma come un popolo. Solo così si può costruire una comunità forte e inclusiva”, ha concluso Negrini.