Valorizzazione della materia prima nazionale, ricerca e sinergia tra filiere, questi i temi al centro dell'evento "Mercati agricoli, Grana Padano DOP e tendenze del consumatore: una sfida cooperativa" organizzato da Confcooperative FedAgriPesca Lombardia all'interno della Cittadella della Cooperazione a FAZI – Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari (BS). Un dialogo sulle sfide e le opportunità della cooperazione all’interno del mercato agricolo italiano.
L'incontro ha approfondito le dinamiche dell’intera filiera del Grana Padano DOP, analizzando ogni fase, dalla produzione di cereali e mangimi, alla trasformazione del latte, fino alle nuove abitudini del consumatore finale. Obiettivo principale esaminare i diversi fattori nazionali ed internazionali che influenzano l’andamento dei prezzi, la sostenibilità delle produzioni e la redditività delle aziende agricole coinvolte.
L’incontro è stato moderato da Giovanni Guarneri, presidente del settore lattiero-caseario di Confcooperative FedAgripesca, che ha sottolineato: “È fondamentale che la zootecnia da latte e le produzioni vegetali dialoghino e facciano sistema per dare massimo valore al lavoro in campagna. A nostro avviso è auspicabile che le produzioni siano il più possibile in linea con le necessità della filiera zootecnica, il che vuol dire riuscire a garantire alla stalla un approvvigionamento di qualità elevata sempre conforme a quanto previsto dai disciplinari delle varie produzioni DOP”.
Tra le produzioni DOP, il Grana Padano DOP gode di un sempre più un solido posizionamento sui mercati internazionali, ciò sta restituendo valore importante lungo tutta la filiera, grazie al ruolo svolto dalle cooperative lattiero casearie, ed alla funzione chiave del Consorzio Grana Padano DOP nella gestione del piano produttivo pluriennale, fondamentale per l'equilibrio del mercato, la redditività delle aziende agricole e l’attualmente ineguagliabile capacità di valorizzare la materia prima agricola latte e quindi le materie prime agricole fondamentali per l’alimentazione zootecnica.
“In un’annata difficile per il mais, è ancora più necessario ideare e adottare strategie di sistema per garantire livelli quali-quantitativi adeguati nelle produzioni di mais destinate alla filiera lattiero casearia: è necessario un impegno straordinario attraverso una stretta collaborazione con enti di ricerca e università, per riuscire a individuare tecniche di coltivazione e varietà resistenti e a tal riguardo rinnoviamo il nostro appello affinché si acceleri sull’implementazione delle Tea” ha affermato Daniele Castagnaviz, presidente del settore cereali e grandi colture di Confcooperative FedAgriPesca.
Grande attenzione è stata posta sulla necessità di una maggiore sinergia tra le filiere, anche attraverso la valorizzazione dei consorzi cooperativi operanti, per affrontare le sfide comuni, attraverso l'idea di una progettazione congiunta nel campo della ricerca, oltre alla proposta di un tavolo di lavoro condiviso per identificare e risolvere le criticità del settore. Il focus anche sull'importanza di intercettare le esigenze della zootecnia italiana, per la valorizzazione della materia prima nazionale. Fondamentale il rafforzamento dei contratti di filiera cooperativi per sostenere le produzioni e rafforzare la competitività delle imprese agricole.
L’incontro, aperto dai saluti di Franco Zantedeschi, Presidente CIS – Consorzio Intercooperativo Servizi e Renato Zaghini, Presidente Consorzio Tutela Grana Padano DOP, ha raccolto diversi interventi di esperti e rappresentanti del settore: oltre a Giovanni Guarneri, Presidente Comitato Settore Latte Confcooperative FedAgriPesca e Daniele Castagnaviz, Presidente Comitato Settore Grandi Colture e Servizi Confcooperative FedAgriPesca, sono intervenuti Carlo Bevilacqua e Filippo Roda di Aretè The Agrifood Intelligence Company; Gianluigi Contin, Partner & Managing Director di VVA Business Consulting, Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio Tutela Grana Padano DOP.
Massimo Minelli, Presidente di Confcooperative Lombardia, ha concluso l’incontro evidenziando il ruolo chiave della cooperazione come motore di sviluppo per i territori e di valorizzazione delle filiere produttive. "La cooperazione, specialmente nel Grana Padano, rappresenta oltre il 65% della produzione complessiva, che in Lombardia sale al 70%. Questo modello è lo strumento ideale per valorizzare i prodotti e distribuire il valore lungo tutta la filiera, garantendo ai soci una giusta redditività," ha dichiarato. Minelli ha inoltre espresso gratitudine e apprezzamento per il lavoro svolto dal Consorzio Grana Padano DOP e dai suoi dirigenti, confermando il sostegno futuro di Confcooperative per continuare a promuovere l'eccellenza italiana.
RASSEGNA STAMPA
Il Giornale di Brescia
Brescia Oggi