Fondo Nazionale per le non autosufficienze (FNA) e Programma Operativo del Fondo Dopo di Noi per il 2023. Sono questi i principali contenuti dell'ultimo "Tavolo FNA" che vede coinvolto l’assessorato Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, con l'assessore Lucchini, e i rappresentanti delle principali organizzazioni del Terzo Settore operanti nel campo della disabilità: Anffas, Fand, Ledha e FTS.
Focus dell'ultimo incontro, il 25 luglio, i contenuti delle prossime delibere regionali.
Le risorse complessivamente destinate alla Misura B1 - Persone con gravissima disabilità per il 2024 (agosto - dicembre) ammontano a 133.850.195 euro, un incremento significativo rispetto ai 115.006.050 euro previsti dalla DGR 1669. Questo finanziamento comprende contributi nazionali, regionali e fondi specifici per i caregiver, garantendo che i benefici economici per la Misura B1 rimangano invariati rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda il Programma Operativo del Fondo Dopo di Noi 2023, sono stati confermati e aggiornati i sostegni per la residenzialità, con risorse totali pari a 13.172.910 euro. Tra le novità più rilevanti l’aumento del tetto massimo dei contributi annuali per la residenzialità e il sostegno per interventi infrastrutturali, con contributi fino a 50.000 euro per unità immobiliare.
Le organizzazioni presenti hanno riconosciuto l’impegno di Regione Lombardia nell’attuare gradualmente il Piano Nazionale per la Non Autosufficienza (PNNA) 2022-2024, sottolineando l’importanza di garantire un sostegno economico continuo alle famiglie e di potenziare i servizi territoriali.
"Il dialogo costruttivo tra terzo settore e funzionari regionali è stato determinante" per identificare le soluzioni migliori e aumentare la qualità della vita delle persone con disabilità, spiegano le associazioni. Confronto che chiedono di proseguire anche con l’Assessorato e la Direzione Welfare, sollecitato più volte per la riattivazione del “Tavolo Tecnico Inter-direzionale per la Rete di Offerta Territoriale Area Disabilità”.
Ecco, nel dettaglio, come saranno distribuite le risorse:
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PROGRAMMAZIONE FONDO NON AUTOSUFFICIENZA
Le risorse complessivamente a disposizione per l’anno 2024 sulla Misura B1 - Persone con gravissima disabilità ammontano a 133.850.195 euro (rispetto ai 115.006.050 euro della DGR 1669) composte da:
- 88.006.050 euro da FNA Nazionale;
- 13.000.000 euro da FSR;
- 4.111.132 euro da Fondo Nazionale Caregiver 2023;
- 28.733.013 euro da risorse regionali (rispetto ai 14 milioni previsti dalla DGR 1669), comprensive dell’incremento già previsto dall’assestamento di Bilancio in corso di approvazione.
In questo modo i contributi economici per la Misura B1 (ad oggi 11.315) mantengono gli stessi importi dell’anno precedente (2023) seppure, nel periodo da agosto a dicembre, modulati in contributo economico, più risorse per acquistare servizi sul territorio.
Ricordiamo che l'attuale provvedimento segue la DGR 1669 del dicembre 2023 e la DGR 2033 del marzo 2024.
"E’ stato riconosciuto da tutte le organizzazioni presenti lo sforzo di Regione Lombardia di procedere con gradualità nell’attuazione del PNNA 2022-2024 adottato con DPCM del 3 ottobre 2022, che richiama in più parti quanto previsto dalla Legge 234/2021 (art. 1 commi 159-171) e che conserva, a nostro avviso, la sua validità. Rimane quindi importante garantire il sostegno economico alle famiglie (assistenza indiretta), così come proseguire nel potenziamento e ampliamento dei servizi territoriali (assistenza diretta) che devono essere garantiti in modo capillare su tutto il territorio regionale. Da questo punto di vista abbiamo ribadito come sia assolutamente necessario un alto livello di programmazione e di monitoraggio, tenendo anche conto dell’evoluzione demografica che nella nostra Regione, così come nel resto del Paese, vedrà nei prossimi anni famiglie sempre più 'sottili' e reti familiari sempre meno robuste" spiegano Anffas, Fand, Ledha e FTS.
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PROGRAMMA OPERATIVO FONDO DOPO DI NOI 2023
Il nuovo Programma Operativo regionale Fondo 2023 conferma l’impianto della DGR 275/2023 e prevede aggiornamenti degli importi relativi ai sostegni alla residenzialità, così come dal punto di vista della terminologia resa più aderente al D.Lgs 62/2024.
Le risorse complessive ammontano a 13.172.910 euro, così suddivise:
- 6.076.800 euro: risorse necessarie per garantire la continuità alle residenzialità attivi al 31 marzo 2024;
- 2.596.500 euro: da destinare all’avvio di nuove progettualità, ripartiti tra gli Ambiti in percentuale sulla base della popolazione residente 18-65 anni;
- 4.499.610 euro: residui annualità precedenti per garantire la continuità ai percorsi di accompagnamento attivi al 31 marzo 2024.
Alcune conferme e alcune importanti novità
I voucher per il sostegno all’accompagnamento all’autonomia rimangono confermati:
Voucher: fino ad 4.800 euro/anno per promuovere percorsi finalizzati all’emancipazione dal contesto familiare (o alla de-istituzionalizzazione).
Voucher durante noi: fino ad 800 euro/anno propedeutico all’attivazione e/o mantenimento del percorso di emancipazione, finalizzato ad assicurare specifiche attività di sostegno al contesto familiare (genitori/caregiver/altri familiari).
Per quanto riguarda i sostegni alla residenzialità si è riconosciuta l’importanza (più volte espressa dai componenti il gruppo tecnico di lavoro cui hanno partecipato nostri rappresentanti) di mantenere diverse tipologie di residenzialità, che prevedono la presenza o meno del supporto di un ente gestore:
• Gruppo appartamento o Comunità alloggio “temporanea” con Ente gestore: contributo erogato sottoforma di voucher per sostenere i costi relativi alle prestazioni di assistenza tutelare e socioeducativa, nonché ai servizi generali assicurati dall’Ente gestore della residenza;
• Gruppo appartamento per almeno 2 persone con disabilità che si autogestiscono, viene erogato un contributo economico;
• Cohousing/Housing: alle persone che vivono in queste tipologie di soluzioni viene erogato un buono in un contesto dove non esiste un Ente gestore, ma una sviluppata rete di assistenza anche di tipo volontaristica.
La novità è rappresentata dal fatto che il tetto massimo viene innalzato a sino a 14.400 euro/annui (corrispondente a 1.200 euro/mese) anziché 12.000 euro/anno.
Altra novità è relativa ai sostegni per gli interventi infrastrutturali (attivabili per tutte le soluzioni di co-abitazione (Gruppo appartamento sia con Ente Gestore che in autogestione) per i quali il contributo erogabile è fino ad un importo massimo pari a 50.000 euro (anziché 20.000 euro) per unità immobiliare (non può superare il 70% del costo complessivo dell’intervento di adeguamento e viene posto un vincolo di destinazione per un periodo di almeno 10 anni). Inoltre qualora fosse necessario intervenire con ulteriori e diversi lavori rispetto a quelli già effettuati, dietro motivata e documentata istanza, è possibile richiedere un nuovo contributo di 20.000 euro.
Infine, in coerenza con quanto stabilito dalla Legge 112/2016 e dalle DGR attuative, che finalizzano le diverse residenzialità al sostegno dei percorsi di emancipazione delle persone con disabilità, al fine di salvaguardare i legami familiari e amicali delle persone coinvolte, si stabilisce che :
- le diverse forme abitative, qualora garantite da un ente gestore, dovranno garantire modelli aperti che favoriscano il mantenimento delle relazioni con i propri congiunti e affini, secondo le scelte delle persone stesse. In questo senso nelle residenze abitative dovrà essere salvaguardata la possibilità di accesso dei familiari/conoscenti secondo scelte proprie delle persone residenti, nel rispetto dei vincoli di convivenza;
- per le persone con disabilità adulte che vivono con i loro genitori, considerando l’importanza di costruire il distacco e l’emancipazione dei figli quando i genitori sono ancora in vita (“durante noi”), si prevede la possibilità che i percorsi di coabitazione (autogestiti o con ente gestore) possano essere realizzati anche in appartamenti attigui, purchè autonomi e separati da quelli dei genitori.