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Come stanno bambini e adolescenti? Presentato il Rapporto di Fondazione Cariplo

Come stanno bambini e adolescenti? Presentato il Rapporto di Fondazione Cariplo

In un evento promosso dal Forum Terzo Settore Lombardia e ACI Welfare Lombardia

Categorie: Confcooperative Federsolidarietá

Tags: bambini,   adolescenti,   neuropsichiatria

Come stanno bambini e adolescenti? Se ne è discusso durante un incontro, promosso dal Forum Terzo Settore Lombardia e da ACI Welfare Lombardia, in cui è stato presentato il report di Fondazione Cariplo “Neurosviluppo, salute mentale e benessere psicologico di bambini e adolescenti in Lombardia nel periodo 2015-2022”, ricerca legata al bando ATTENTA-MENTE.

Al convegno, molto partecipato e che è stato aperto dalla portavoce del Forum Terzo Settore Lombardia, Valeria Negrini, sono intervenute Katarina Wahlberg, Programme Officer, Area Servizi alla Persona di Fondazione Cariplo e Maria Antonella Costantino, SC Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano.

Attraverso l’analisi degli accessi ai servizi sanitari in Lombardia, avvenuti prima, durante e dopo la pandemia, nella ricerca si è messo in luce quali sono le caratteristiche e l’andamento nel tempo dei disturbi neuropsichici (neurologici e neuropsichiatrici) che hanno coinvolto bambini e adolescenti e in particolar modo la continuità (o meno) della cura fra diversi servizi e nei comportamenti suicidari.

Un quadro con molte ombre, quello che è emerso, e con differenze di genere che sono state sottolineate in particolare dalla dott.ssa Costantino che si è soffermata anche sul come sono stati raccolti tutti i dati, alla base della ricerca.

Entrando nel dettaglio, è stato registrato un incremento degli utenti in tutti i servizi analizzati (ambulatoriale, ricovero, pronto soccorso – PS, farmaceutica, residenzialità terapeutica), iniziato molto prima della pandemia, così come un progressivo aumento della complessità delle situazioni trattate, evidenziato ad esempio dall’incremento degli accessi al PS di casi gravi, dall’aumento delle giornate di degenza ospedaliera e degli utenti con percorsi psicofarmacologici o residenziali terapeutici.

Nonostante tutta la sanità sia stata meno accessibile nel 2020 per la gestione Covid, la riduzione degli accessi di bambini e adolescenti con disturbi neuropsichici è stata meno marcata dell’atteso grazie ad alcuni interventi mirati, mentre in epoca post pandemica si è osservato un marcato aumento degli accessi per il genere femminile, in preadolescenza e adolescenza e per i disturbi psichiatrici con il contemporaneo aumento della complessità delle situazioni trattate. Questo ha avuto delle conseguenze su tutto il sistema, già sofferente e in saturazione: in particolare si è registrato uno “spostamento” in contesti meno appropriati in termini di cura o fuori dal sistema sanitario pubblico di una parte della popolazione. In particolare, sono diminuite le risposte per bambini nei primi anni di vita con disturbi più lievi, neuro- logici o del linguaggio e apprendimento, con possibili conseguenze sulla precocità delle diagnosi e degli interventi e conseguentemente sulla prognosi nel lungo periodo. Si sono evidenziate inoltre importanti criticità nella continuità di cura tra ospedale e territorio, perfino per situazioni a rischio di vita quali i comportamenti autolesivi e suicidari, e rilevanti differenze nel territorio regionale. 

Per leggere il report, clicca qui

In allegato le slide presentate 

 

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