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Festa dei lavoratori, Confcooperative incontra l’Arcivescovo di Milano

Festa dei lavoratori, Confcooperative incontra l’Arcivescovo di Milano

Minelli: “economia sociale modello per un futuro del lavoro sostenibile”

Categorie: Primo PianoConfcooperative Lombardia

Tags: cooperazione,   1° maggio,   festa dei lavoratori

“In Lombardia il modello cooperativo non solo ha sostenuto migliaia di lavoratori durante la crisi, ma ha anche creato nuove opportunità laddove il settore privato tradizionale non poteva o non voleva operare. Abbiamo dimostrato che è possibile fare business in modo etico, sostenibile e socialmente responsabile. La nostra resilienza si è dimostrata solida anche di fronte a sfide globali significative, come la recente pandemia e le tensioni economiche internazionali. Tra il 2019 e il 2022, abbiamo registrato una crescita dell'occupazione del 3,44% e un incremento del volume d'affari dell'8,25%. Questo dimostra che il nostro settore non solo è vitale, ma svolge un ruolo cruciale nell'economia regionale”. A dirlo Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia durante l’incontro con l’Arcivescovo di Milano e Presidente della Conferenza Episcopale Lombarda SE Mons. Mario Delpini. L’evento dal titolo “Cooperazione e partecipazione”, tra gli appuntamenti in preparazione della Festa di San Giuseppe lavoratore del 1° maggio che vedono coinvolta la Chiesa ambrosiana con importanti realtà del mondo del lavoro, tra cui la cooperazione, si è svolto oggi a Milano nella sede di Confcooperative Lombardia in via Filzi 17. 

“Oggi il tema del lavoro – continua Minelli - ci impone sempre di più una riflessione etica, in un’economia sempre più legata ai numeri e alla finanza è necessario ribadire il valore dell’uomo sul capitale. È in questo senso che il nostro mondo oggi crede che investire nell’'economia sociale possa offrire uno dei modelli reali per un futuro del lavoro sostenibile, dove l'economia non serve solo gli interessi del profitto, ma nutre la comunità. Attraverso le cooperative, promuoviamo un'idea di economia che valorizza l'essere umano, che investe nelle comunità locali e che risponde alle loro esigenze con soluzioni innovative e inclusive”.

Delpini ha sottolineato  l'importanza di riaffermare la centralità della persona nel contesto lavorativo, opponendosi a un modello economico che pone il capitale al di sopra dell'individuo, elogiando le cooperative come esempio di impresa che offre opportunità anche a chi è emarginato dal mercato del lavoro, come i detenuti e i disabili, spesso esclusi a causa di pregiudizi. 

L'Arcivescovo ha inoltre descritto la cooperazione come una "forma di resistenza" rispetto ai colossi del mercato, sottolineando il valore dell'eccellenza e della qualità rispetto alla semplice grandezza. Il discorso si è concluso con un richiamo all'azione, invitando a una maggiore condivisione delle visioni a livello europeo e al sostegno delle politiche che favoriscono l'economia sociale. 

Confcooperative Lombardia rappresenta oggi 2.319 cooperative attive in tutti i settori produttivi. Con un fatturato di 10 miliardi di euro, queste cooperative coinvolgono direttamente 103.000 lavoratori, di cui il 47% donne, e 534.000 soci, rappresentando il 56,6% del volume d'affari totale della cooperazione lombarda. Una forza dinamica che crea un impatto tangibile, come dimostrano anche i numeri: 2/3 dei servizi alla disabilità sono gestiti da cooperative, oltre 6.000 persone con svantaggio sono assunte in cooperative sociali d’inserimento lavorativo. In ambito agroalimentare, in Lombardia, il 70% del latte è prodotto in cooperativa e il 50% di Grana Padano DOP.

“Questi non sono solo dati di produzione, perché dietro a questi numeri ci sono realtà talmente piccole che senza la cooperazione sarebbero escluse dal mercato. L'impatto economico delle cooperative - ha concluso - va misurato oltre i soli parametri strettamente quantitativi, guardando al contributo che esse offrono al funzionamento generale dei sistemi economici e sociali, generano posti di lavoro che rispettano le persone e mantenendo il capitale finanziario all'interno delle comunità locali”.

Tra gli interventi anche Don Mario Diana, incaricato CEI per Confcooperative che ha ribadito la necessità di “riscoprire e rivitalizzare valori oggi ancora attuali. È necessario che il primato della persona, la solidarietà, la partecipazione non siano medaglie, ma scelte concrete quotidiane”.
Dalle nostre cooperative infine gli omaggi di Latteria San Pietro, Grana Padano DOP MN474 consegnati da #FabioPerini presidente di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia e due volumi tascabili della collana #ilvento in collaborazione con Consorzio Koinon Confcooperative Brescia dedicate al racconto personale e professionale di cooperatori impegnati a generare cambiamento.

Nel corso dell’incontro spazio anche alle storie cooperative con le esperienze di Carolina Beretta della Cooperativa Patrolline e Claudio Cazzanelli della Cooperativa A&I. Infine Chiara Pennasi della Fondazione Grana Padano.