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INVECCHIAMENTO ATTIVO - Regione definisce le modalità per la realizzazione degli interventi

INVECCHIAMENTO ATTIVO - Regione definisce le modalità per la realizzazione degli interventi
Con la DGR 2168 del 15 aprile 2024, in allegato

Categorie: Confcooperative Federsolidarietá

Tags: inclusione,   anziani,   cantiereperilwelfare,   invecchiamento attivo

Regione Lombardia approva le indicazioni operative e le linee di intervento per la promozione e la valorizza­zione dell’invecchiamento attivo (con la DGR 2168 del 15 aprile 2024, in allegato). Lo stanziamento complessivo è di 4 milioni.

Obiettivo generale è quello di promuovere la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale e l’invecchiamento attivo, nonché di contrastare l’isolamento e la deprivazione relazionale e affettiva della popolazione anziana, tramite la sperimentazione di modelli di servizi avanzati e innovativi capaci di costruire una visione di sviluppo delle politiche dell’invecchiamento attivo nel quadro di un patto di scambio tra anziani e giovani (patto transgenerazionale).

 

Destinatari
Le proposte progettuali dovranno essere realizzate per persone anziane, così come intese dal D.lgs. n.29 del 15/03/2024, ovvero con età over 65 in grado di partecipare attivamente alla vita della società (silver age) e che possono essere valorizzati come risorsa per la comunità locale nel quadro di un “patto transgenerazionale”, o anziani vulnerabili, ovvero anziani a rischio di vulnerabilità, tra cui isolamento e emarginazione sociale, che si trovano in una fase di transito dalla vita attiva ad una condizione di fragilità, nell’ottica di prevenire e/o ritardare il più possibile la perdita di autonomia.

Aree di intervento
Tre le aree di intervento previste

1)      AREA DELLA SOCIALIZZAZIONE E DELL’INCLUSIONE SOCIALE Azioni volte a contrastare l’isolamento sociale e la solitudine della persona anziana, nonché a favorire la costruzione e il mantenimento di legami sociali intra ed intergenerazionali e l’integrazione sociale, attraverso lo sviluppo e il sostegno di spazi di prossimità, luoghi di incontro, di aggregazione e di animazione, hub sociali, anche valorizzando il ruolo dei centri per la famiglia, che propongano attività a carattere ludico, sociale, culturale o aggregativo, anche di tipo sportivo-motorio se funzionali all’inclusione e all’aggregazione sociale degli anziani.

2)      AREA DELL’AUTONOMIA E DEL BENESSERE Azioni volte a promuovere una vita indipendente, sana e sicura della persona anziana, e a favorirne il benessere psicofisico, contrastando i processi di decadimento psico-fisico e di isolamento attraverso interventi di supporto sociale e psico-socio-educativo, di formazione e sensibilizzazione che realizzino il life-long learning, anche al fine di evitare le potenziali insidie presenti in alcuni ambienti.

3)      AREA DELLA PARTECIPAZIONE E DELLA CITTADINANZA ATTIVA Azioni finalizzate alla promozione dell’impegno civico e della partecipazione delle persone anziane in attività di tipo solidaristico, di utilità sociale e di volontariato, favorendo il coinvolgimento attivo della persona anziana nella comunità di riferimento e valorizzando l’apporto che le persone anziane possono offrire alla comunità per lo sviluppo di servizi di prossimità, in qualità di risorsa intergenerazionale.

 

Fase di progettazione

Saranno le ATS a costruire il Piano di azione territoriale secondo un’ottica di co-progettazione e sinergia progettuale che raccordi sia il livello sociale che il livello socio sanitario e sanitario degli interventi, coinvolgendo enti locali e altri enti pubblici presenti a livello territoriale (Province, Asst, Aler…); Università/Sistema formativo adulto, Terzo Settore, associazioni di volontariato, altri soggetti di promozione dell’associazionismo locale, Enti gestori di servizi per gli anziani (ASP, CDI, RSA, CASA, Alloggi protetti per anziani, residenzialità leggera per anziani); Enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese (parrocchie); Centri per la Famiglia.

L’obiettivo è strutturare una filiera di interventi che valorizzi la dimensione territoriale di azione, in modo da capitalizzare il patrimonio di esperienze e le risorse presenti sui territori all’interno di una cornice di sistema definita e condivisa a livello regionale, sia per quanto riguarda le premesse, sia per le priorità.

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