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CCNL Cooperative Sociali, Confcooperative: passo avanti necessario, ora adeguamento di tariffe e appalti

CCNL Cooperative Sociali, Confcooperative: passo avanti necessario, ora adeguamento di tariffe e appalti

L'intesa riguarda 75.000 lavoratori in Lombardia

Categorie: Primo PianoConfcooperative Lombardia

Tags: CCNL cooperative sociali

Raggiunta l'intesa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le Cooperative Sociali. Un momento significativo per il settore, frutto di un intenso lavoro di negoziazione tra le principali associazioni di rappresentanza delle cooperative sociali e le organizzazioni sindacali. Un'importante passo avanti nel riconoscimento del valore del lavoro svolto dai circa 75.000 lavoratori e lavoratrici del settore in Lombardia.

“L'intesa siglata venerdì 26 sul rinnovo del CCNL delle cooperative sociali è un atto importante, frutto di un percorso intenso e complesso che abbiamo sostenuto e accompagnato con determinazione anche come Confcooperative Federsolidarietà Lombardia. Era necessario e non più procrastinabile riconoscere il lavoro quotidiano svolto dai 75mila lavoratori e lavoratrici lombarde  cui si applica questo contratto” sottolinea Valeria Negrini, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia. 

Per Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia, il rinnovo del CCNL delle cooperative sociali è un “atto dovuto, per la nostra storia e anche per il posizionamento nel mercato del lavoro delle professioni di cura. Il welfare lombardo si regge sulle cooperative, lo dicono anche i numeri: ora le istituzioni pubbliche devono fare la loro parte, con un gesto di responsabilità politica, riconoscendo il valore di coesione e inclusione svolto attraverso l'immediato adeguamento di tariffe e appalti sociali, socio-sanitari e sanitari. Così come siamo stati risoluti nel riconoscere il giusto valore del lavoro dei nostri soci e dipendenti, non ci fermeremo un minuto nel chiedere con forza un immediato adeguamento dei prezzi nel mercato pubblico".

“Un riconoscimento che acquista ancora maggior valore - spiega Negrini - considerato l’attuale contesto storico, in cui è fondamentale garantire la sostenibilità delle imprese e, contestualmente, fare in modo che l'indispensabile lavoro di cura, delle professioni sociali, dell'inserimento lavorativo non fossero più percepiti come 'lavoro povero'. Così come nei nostri servizi e attività i cittadini e cittadine sono al centro del nostro operare, altrettanto per le imprese lo sono i lavoratori e le lavorartici, per i quali abbiamo previsto un aumento contrattuale oltre al miglioramento di altri spetti chiave, quali, ad esempio, il riconoscimento integrale della maternità al 100% e il raddoppio del contributo per la sanità integrativa”.