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Nitrati, aggiornato il Programma d’Azione Regionale in Lombardia

Nitrati, aggiornato il Programma d’Azione Regionale in Lombardia
La modifica a seguito della procedura di Infrazione della Commissione Europea

Categorie: Confcooperative FedAgriPesca

Tags: agroalimentare,   AgriNews,   normative,   nitrati

Misure rafforzate per la tutela delle risorse idriche in Lombardia. Aggiornato il Programma d’Azione Regionale per la protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole nelle zone vulnerabili (applicazione della “Direttiva nitrati”).

La modifica a seguito della procedura di Infrazione Nitrati aperta dalla Commissione Europea nei confronti di Regione. Ad essere contestata la violazione dell’articolo 5 (in particolare al paragrafo 4 – Deroghe sistematiche all’obbligo di rispettare dei periodi di divieto continuo e al paragrafo 5 – Assenza di misure aggiuntive o di azioni rafforzate della Direttiva Nitrati).

Le modifiche apportare nel nuovo Piano hanno l'obiettivo di tutelare maggiormente lo stato chimico delle acque superficiali e profonde, sia attraverso un approccio diretto sia indiretto, e sono perciò da considerarsi “rafforzative”.

In sintesi:

  • Obbligo di copertura invernale nelle aree particolarmente vulnerate interne alle ZVN

Sono state definite delle aree particolarmente vulnerate ai nitrati e in queste aree la SAU è pari a 51.817 ha (circa 5.4% della SAU regionale). Con l’obiettivo di ridurre le perdite di azoto (per lisciviazione) sarà imposto l’obbligo di copertura invernale dei suoli sulla sola SAU a seminativo, escludendo quindi le colture permanenti e i prati permanenti nonché i prati/pascoli e gli erbai pluriennali.

  • Divieti di utilizzo dei fertilizzanti fosfatici di sintesi

Allo scopo di ridurre il rischio di trasporto del fosforo particellare dai suoli agricoli verso i corpi idrici superficiali e per ridurre quindi il contributo all’eutrofizzazione, ci sarà un divieto di utilizzo di fertilizzanti fosfatici per le aziende localizzate nelle Zone Vulnerabili ai Nitrati che utilizzano effluenti di allevamento e digestati e che con queste matrici raggiungono il fabbisogno in P2O5 delle colture. Sul sistema Sis.Co sarà disponibile uno strumento valutativo per la stima degli apporti di fosforo in sede di caricamento della Comunicazione Nitrati.

  • Divieto di acquisizione reflui oltre la conformità aziendale

Sarà previsto il divieto di acquisire effluenti, e più in generale matrici contenenti azoto, oltre la capacità ricettiva dell’azienda, calcolata in base alle superficie spandibili disponibili.

  • Contabilizzazione dell’azoto effettivamente utilizzato attraverso il registro elettronico delle fertilizzazioni

Regione Lombardia sta sviluppando all’interno del sistema Sis.Co il registro delle fertilizzazioni informatizzato, nel quale le aziende agricole dovranno registrare, sulla base del fascicolo colturale grafico, le operazioni di fertilizzazione. Saranno attenzionate tutte le matrici che apportano azoto e fosforo.

  • Rafforzamento dell’obbligo di inerbimento in prossimità dei corpi idrici fortemente eutrofici

Al fine di ridurre il rischio di eutrofizzazione delle acque superficiali, in linea con la BCAA 4 – “Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua per rinforzare le azioni di tutela dei corpi idrici superficiali” prevista all'interno della condizionalità rafforzata, Regione Lombardia, all’interno delle ZVN, prevede un ampliamento della fascia inerbita obbligatoria per la BCAA04 di 5 metri ed estesa a:

  • 7 m dove lo stato ecologico è scarso/scadente e lo stato chimico non buono;
  • 10 m dove lo stato ecologico è pessimo/cattivo e lo stato chimico non buono.
  • Incremento della % dei controlli prevedendo una quota aggiuntiva (fino all’1%) da concentrare nelle aree che mostrano maggiori criticità ambientali

La percentuale di aziende soggette a controllo è per norma pari al 4% annuo delle aziende che presentano comunicazione nitrati. Per poter applicare un’analisi di rischio più approfondita e poter considerare più elementi di criticità, si incrementerà il numero dei controlli in funzione dell’analisi di rischio fino ad un valore pari all’1% oltre quanto previsto dalla norma vigente.

  • Riduzione delle distanze di delocalizzazione a cui applicare l’obbligo uso GPS: da 40 km a 20 km

Una delle novità introdotte riguarda è l’obbligo di tracciamento con GPS delle delocalizzazioni di effluente/digestato, ad oggi previsto per distanze superiori ai 40 km. Per aumentare ulteriormente l’efficacia del sistema di tracciabilità nella nuova programmazione si ritiene propedeutico rendere l’obbligo più stringente e di ridurre per tanto la distanza da 40 km a 20 km.

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