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Appalti, in Regione Lombardia il workshop di Confcooperative Lavoro e Servizi

Appalti, in Regione Lombardia il workshop di Confcooperative Lavoro e Servizi

Gli interventi di Stronati, Ferri e Menni

Categorie: Confcooperative Lavoro e Servizi

Tags: lavoro,   Appalti,   salario minimo

“È giusto sottolineare l'importanza della qualità cooperativa e del lavoro cooperativo, che passa obbligatoriamente dalla corretta applicazione dei contratti sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative. Sul tema retributivo bisogna intensificare il dialogo con i sindacati per giungere, insieme, a risultati comuni. Nella logistica, ad esempio, non va bene il muro di richieste spesso pretestuose e non ricevibili da organizzazioni non rappresentative, che sfociano in blocchi e disagi. Possiamo e dobbiamo fare squadra per andare tutti nella stessa direzione, con qualità e competenza". Ad affermarlo il presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Lombardia, Marco Daniele Ferri nel corso dei lavori “Dall’Appalto al Salario”, il workshop che si è svolto ieri a Palazzo Pirelli, presso la sede del Consiglio Regionale della Lombardia. L'evento è stato organizzato Confcooperative Lavoro e Servizi nazionale in collaborazione con il vice presidente del Consiglio Regionale, Giacomo Cosentino. 

“Più che di salari minimi sarebbe opportuno parlare di salari giusti, riconoscendo il valore del lavoro e avendo consapevolezza del peso che i committenti, siano pubblici o privati, hanno nella determinazione e sostenibilità delle retribuzioni” ha spiegato il presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi, Massimo Stronati.

A fargli da eco il vicepresidente di Confcooperative Lombardia Marco Menni. “Il rapporto tra appalti e salari, senza entrare nelle dinamiche della dialettica politica sul tema salariale, è di fondamentale importanza. La responsabilità del decidere il giusto livello retributivo non è solo di chi ha le commesse, ma anche di chi le assegna, dal pubblico al privato. È necessario un Patto con le organizzazioni sindacali e con le stazioni appaltanti inseguendo un allineamento retributivo ai contratti più capienti, per quanto possibile e sostenibile”.

«È ineludibile – ha aggiunto Stronati – considerare il ruolo che svolge e può svolgere il committente, in particolare quello pubblico, nel processo di formazione dei salari. Senza questo coinvolgimento in alcuni settori, come quello dei servizi, si rischia di parlare del nulla. Da questo punto di vista certamente il nuovo codice dei contratti, così come impostato dal legislatore, può rappresentare una svolta importante». 

Per l’occasione il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha inviato un video messaggio in cui ha riconosciuto la cooperazione di lavoro e servizi quale interlocutore affidabile e credibile. 

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