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CASCINA TRIULZA, CON CONFCOOPERATIVE PRONTI A NUOVI PROGETTI

CASCINA TRIULZA, CON CONFCOOPERATIVE PRONTI A NUOVI PROGETTI

L'intervista al Corriere Sociale di Chiara Pennasi, direttore di Cascina Triulza



Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: cooperazione,   Cascina Triulza,   Corriere Sociale,   Chiara Pennasi

Stralcio dell'intervista rilasciata da Chiara Pennasi, direttore di Cascina Triulza, al Corriere Sociale, sul ruolo della cooperazione e sui progetti futuri con Confcooperative a un mese dalla chiusura di Expo Milano 2015.  

Leggi l'intervista completa e guarda il video con il commento del direttore di Confcooperative Lombardia

"Grazie al sodalizio con Confcooperative sono stati attivati percorsi destinati ai bambini, iniziative centrare sull’abitare sostenibile, workshop sulla qualità della vita (e dei servizi) nelle aree metropolitane e sull’energia pulita destinata ai consumatori (anche e soprattutto in zone difficilmente raggiungibili).

'Si tratta di un tema molto delicato' spiega il direttore di Cascina Triulza, Chiara Pennasi. 'Abbiamo utilizzato una carta etica di valori. Ci ha aiutato a selezionare le imprese con cui poi abbiamo avuto relazioni'. Molti (ma non tutti) portavano avanti una politica aziendale coerente con gli obiettivi finali. 'Abbiamo detto anche dei no' confessa Chiara, che ai partner ha chiesto una semplice cosa: sostenere progetti e attività. La sponsorizzazione fine a se stessa, al di là della bontà aziendale, non serviva. Un esempio concreto riguarda la collaborazione stretta col Consorzio Tutela Grana Padano: a Cascina Triulza è possibile scoprire come si fa il Grana Padano grazie al caseificio che ogni giorno produce due forme di parmigiano, poi vendute all’asta. Il ricavato? Sarà devoluto in beneficienza a favore dei bambini dell’ospedale pediatrico di Haiti. 

'Ecco, abbiamo chiesto di portare i valori e di ragionare in prospettiva' aggiunge Chiara. 'Abbiamo ricevuto di più di quello che ci aspettavamo. Il non profit ha tanto da imparare dalla responsabilità sociale d’impresa. Qua striamo costruendo nuovi modelli di rapporto tra profit e non profit. In futuro ci saranno sempre più ibridi e i confini tra i due mondi saranno sempre più deboli. Questa cosa emerge in modo chiaro anche nel rapporto con Confcooperative. Più si lavora insieme, più si sviluppano progetti'".