“Il rapporto conferma che le cooperative sono imprese che hanno il pregio di difendere l’occupazione – commenta Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo – un dato che permane, non solo perché ricorrente anche a livello internazionale, ma perché tutte le indagini realizzate in questi anni sulle cooperative nel nostro contesto territoriale descrivono la capacità di adattamento delle cooperative, anche nei momenti più sfavorevoli, riuscendo a difendere il lavoro dei propri soci e lavoratori.”
Nel periodo post Covid-19, le cooperative bergamasche hanno registrato trend positivi (occupazione in crescita del 12,67%, fatturato in salita del 21,65%) confermando che la ripresa è stata veloce e ha compensato gli effetti negativi del periodo pandemico.
Oltre alla tenuta economica e alla produttività, il rapporto di ricerca prende in esame l’occupazione e le dinamiche del capitale umano, ed è corredato dalle interviste ad alcune cooperative di vari settori, che danno voce a ciò che hanno vissuto e trasformato nell’agire di oggi.
“La pandemia – commenta Giuseppe Guerini – si è rivelata un acceleratore di processi che si stavano preparando da tempo, spinti da un lato dalle innovazioni tecnologiche, dall’altro lato dalla sempre più evidente manifestazione degli effetti degli squilibri demografici che per troppo tempo abbiamo trascurato.”
“Per quanto produttività ed economia sociale possano sembrare distinte, in realtà sono interconnesse in vari modi. L’economia sociale può contribuire alla produttività rispondendo ai bisogni sociali, investendo nella crescita delle persone, promuovendo pratiche sostenibili e orientate alla comunità”.
Il Rapporto di ricerca completo è fruibile accedendo a questo link