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Apre i battenti DIMORE +, progetto di housing a Bergamo

Apre i battenti DIMORE +, progetto di housing a Bergamo

All’inaugurazione Nicoletta Piccirillo presidente di Confcooperative Habitat Lombardia e Giuseppe Guerini,  presidente di Confcooperative Bergamo

Categorie: Confcooperative Habitat

Tags: Housing,   Bergamo,   habitat

Apre i battenti, con un’inaugurazione dedicata, che si è svolta l’8 ottobre, il progetto di housing Dimore +, un abitare che diventa anche un modello condiviso di gestione degli spazi, nel quartiere di Colognola a Bergamo.

Il progetto è nato dalla visione condivisa del Consorzio SBAM! e di REDO SGR con l'obiettivo di realizzare progetti residenziali innovativi e attivare processi di riqualificazione urbana coinvolgendo partner, investitori e istituzioni, creando spazi di qualità e comunità di abitanti.

All’inaugurazione, presente anche Nicoletta Piccirillo, presidente di Confcooperative Habitat Lombardia: “Per me è un piacere essere all'inaugurazione di questo progetto sperimentale, in cui il tema dell'Habitat va di pari passo con quello del valore della casa, della comunità e dei servizi abitativi. Si tratta di un vero e proprio modello, in cui muoversi per cercare risposte tenendo conto delle complessità e delle criticità presenti oggi sul tema casa. Per Confcooperative Habitat Lombardia la visione integrata dell’abitare è un tema su cui porre sempre maggiore attenzione”.

La giornata si è aperta con un convegno intitolato "L'housing come asset strategico per la competitività dei territori, in cui Alessandro Santoro, presidente di SBAM ha fatto gli onori di casa. Sono intervenuti anche Piccirillo, Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo, Valeria Negrini, in qualità di vicepresidente di Fondazione Cariplo e il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.

Al centro del dibattito, che è stato un confronto, il tema dell’abitare interconnesso al tema sociale: si è discusso di casa, di politiche abitative e di housing sociale, con un approfondimento dedicato alle risposte e alle soluzioni individuate e sperimentate in questo ambito. Nei diversi interventi si è parlato del presente,  contesto attuale: un presente in cui emerge con forza, da più parti, la necessità di progettare e realizzare nuove risposte abitative che tengano insieme la dimensione strutturale e quella sociale, che mettano al centro la comunità senza lasciare indietro le diverse esigenze dei singoli, che siano aperte alle nuove composizioni familiari e non dimentichino il tema dell’immigrazione.

Per questi obiettivi, è stato sottolineato nel corso del confronto, i finanziamenti pubblici dovrebbero essere una risorsa imprescindibile, e un nuovo Piano Casa la dimensione in cui muoversi con regole certe. Lasciando spazio a iniziative che si muovano nella stessa direzione, come quelle già sperimentate fra pubblico e privato, che portano vantaggi per tutti.