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REPORT | Non sicurezza quanto mi costi?

REPORT | Non sicurezza quanto mi costi?

Il 1° dossier di Confcooperative Lavoro e Servizi Lombardia sulla salute e la sicurezza sul Lavoro

Categorie: Confcooperative Lavoro e Servizi

Tags: sicurezza sul lavoro,   Infortuni,   SSL

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3,6 miliardi di euro. È questo il costo stimato degli infortuni sul lavoro in Lombardia sulle 65.465 denunce segnalate nei primi sette mesi del 2023. L’analisi all’interno di “Non sicurezza, quanto mi costi?”, il 1° report sulla salute e la sicurezza sul lavoro promosso da Confcooperative Lavoro e Servizi Lombardia in occasione della partecipazione al Safety EXPO di Bergamo, ospite all’interno dello stand di AiFOS, Associazione Italiana Formatori e Operatori della Sicurezza sul lavoro e della cooperativa Aifos Service soc. coop.




Manutenzione degli impianti, misure di prevenzione, certificazioni, DPI, formazione, la percezione diffusa per molte aziende è che la sicurezza sia un costo. Eppure, se per molti può sembrare un risparmio, pochi si chiedono qual è l’impatto dei mancati investimenti in caso di infortunio: dai costi diretti, come la copertura della malattia, la perdita del reddito, a quelli indiretti, come il costo di inattività, gli straordinari, l’assistenza familiare, fino a quelli intangibili che riguardano il danno d’immagine o l’impatto psicologico sul lavoratore. “Si tratta di stime, ma servono per capire la dimensione del fenomeno, gli effetti sulla produttività dell’impresa, sulla salute dei lavoratori e sulle nostre tasche, perché i costi sociali, malattia, assistenza sanitaria, finiamo per pagarli anche noi” spiega Marco Daniele Ferri, presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Lombardia.


Gli infortuni in Lombardia, chi è più a rischio?

In Lombardia gli infortuni sul lavoro, da gennaio a luglio 2023, sono diminuiti del 22%. Una progressione positiva, non per tutti i comparti. I dati rilevati da Confcooperative Lombardia ci dimostrano significative variazioni. Tra i più virtuosi, in primis, il settore sociale e sanitario che passa da 10.481 a 2.469 denunce di infortunio (-76%). Una contrazione da ricondurre però in gran parte alla minor incidenza dei contagi professionali da Covid-19. Buone notizie anche per il facility management (trasporto e magazzinaggio), tra i settori di riferimento di Confcooperative Lavoro e Servizi Lombardia. Anche in questo caso si registra un saldo negativo rispetto agli infortuni denunciati nello stesso periodo del 2022 segnando un - 31%.

A segnare il dato peggiore il comparto industriale legato alla produzione di bevande che cresce per denunce di infortunio del 45%. Rilevante anche l’impatto del tessile che vede un aumento in Lombardia del 22% nel settore del confezionamento e del 7% all’interno delle aziende classificate con codice Ateco C13 legato all’industria tessile.


Infortuni, in Lombardia crescono quelli in itinere

Molto spesso quando si parla di infortuni l’immagine più radicata è l’incidente sul lavoro in ambito aziendale. I dati dimostrano il contrario. Da gennaio a luglio 2023 infatti, in controtendenza, gli infortuni in itinere sono aumentati, passando dai 10.059 dello stesso periodo del 2022 ai 10.662 di quest’anno.

“La sicurezza è parte integrante della nostra vita, così come i rischi. La sicurezza sul lavoro non può essere un mero adempimento di procedure, basta guardare i dati degli infortuni in itinere. La promozione di una cultura della sicurezza sul lavoro rappresenta un pilastro fondamentale a livello strategico, un investimento essenziale per garantire l'integrità e la sostenibilità dell'azienda stessa. Ma la sicurezza non si limita al contesto lavorativo. La sicurezza è una questione culturale” afferma Ferri.

Suddividendo il dato per provincia in assoluto la più virtuosa è Pavia, che fino a luglio registra un calo costante di denunce di infortuni sia in azienda che in itinere. Per incidenti in itinere, tra i primi posti, positivo il dato di Bergamo e Lodi, maglia nera Milano e Brescia. In azienda, le province che segnano il calo più significativo quelle di Monza e della Brianza, Milano e Brescia. Al contrario crescono Bergamo, Varese e Lodi.

 

Infortuni mortali in Lombardia

Nei primi sei mesi dell’anno in Lombardia si sono verificati 6 infortuni mortali ogni 1000 occupati. Indice in calo del 29,4% rispetto al 2022, ma stazionario guardando al 2021. In generale, le statistiche indicano per la Lombardia, in questi primi 7 mesi del 2023, un’incidenza di infortuni mortali sul totale degli infortuni denunciati pari allo 0,15%. Al di sopra 7 province, di cui le prime tre risultano Cremona (0,26%), Sondrio (0,24%) e Brescia (0,21%). Tra quelle con l’incidenza più bassa Mantova (0,07%) e Monza e della Brianza (0,08%). Il miglior dato in assoluto è però quello di Lecco, con nessun incidente mortale da inizio anno.


Rassegna stampa

Corriere della Sera - Milano

Il Giorno - Milano

Avvenire - Milano

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Il Giorno Milano (online)

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