DETTAGLIO

Milano, Valeria Negrini alla presentazione del Regolamento per l’amministrazione condivisa

Milano, Valeria Negrini alla presentazione del Regolamento per l’amministrazione condivisa

L’intervento della presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia nel video allegato

Categorie: Confcooperative Federsolidarietá

Tags: welfare,   amministrazione condivisa

La co-programmazione è l'elemento - dal mio punto di vista - davvero innovativo all'interno del percorso, delle relazioni tra la pubblica amministrazione e gli enti del terzo settore, perché vuol dire decidere insieme cosa fare e soprattutto perché. Stiamo parlando di fini. Uno dei rischi, a volte anche nella politica e nel terzo settore, è confondere i mezzi con i fini”.

Valeria Negrini, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia è intervenuta (anche) con queste parole all’incontro che si è svolto il 24 maggio a Milano, che ha avuto come centro “Il regolamento per l’amministrazione condivisa a Milano, dal welfare all’economia civile”. Un momento di confronto tra le istituzioni, il Terzo settore e il privato sociale per discutere insieme del Regolamento per l’amministrazione condivisa recentemente approvato dalla giunta di Palazzo Marino, che disciplina i rapporti tra il Comune di Milano e gli enti del Terzo settore.

La coprogettazione è lo strumento, il mezzo che usiamo – ha continuato Negrini - La co-programmazione e la finalità, perché parla di politica, parla di costruzione di politiche e quindi dice a questa città cosa la politica e il terzo settore insieme immaginano per i cittadini di questa città, oggi, domani e nei prossimi anni. Questo aspetto della co-programmazione va assolutamente curato. La co-programmazione non la inventi, la fai con grande ascolto, con l'incontro di due soggetti con ruoli e responsabilità diversi, che vengono da storie diverse, ma che hanno un fine comune. La coprogrammazione merita di avere grande attenzione: richiede grande capacità di ascolto, di analisi, di visione. Richiede quindi che entrambi i soggetti acquisiscano competenze nuove:  sono le competenze dello stare insieme, di mettere assieme saperi diversi”.

La presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia ha parlato anche di innovazione sociale, del ruolo – in questo ambito – del Terzo settore, della cooperazione e dell’associazionismo. E si è soffermata anche sui giovani, “energie latenti” da scavare in tutta la città e ingaggiare. “Questa è una responsabilità anche del terzo settore, della cooperazione, dell'associazionismo, del volontariato perché in questo modo, se riusciamo ad attirare tutte quelle energie latenti che sono risorse umane, economiche, ma soprattutto se lo facciamo con la trasparenza e con la pazienza anche dell'ascolto e dell'incontro della partecipazione vera, noi salvaguardiamo le radici e i pilastri della democrazia del nostro paese”.

Per ascoltare il suo intervento, clicca qui