DETTAGLIO

Le richieste di Confcooperative Lombardia al Tavolo dell’Osservatorio sul clima di Regione

Le richieste di Confcooperative Lombardia al Tavolo dell’Osservatorio sul clima di Regione

Al centro le Cer e un sistema integrato di tutela della biodiversità

Categorie: Primo Piano

Tags: sostenibilità

"Oggi la sostenibilità è un tema cruciale e dovrà diventarlo sempre di più. In Lombardia la siccità sta creando danni ingenti, i nostri agricoltori sono in forte difficoltà. Dobbiamo capire una cosa, siamo davanti a problema che non può essere pagato dalle imprese, ma dall’altra parte non possiamo permetterci di abbassare gli obiettivi. Perché se la sostenibilità non rientra tra le priorità delle nostre agende sarà il mercato a penalizzarci. I cittadini oggi sono sempre più consapevoli e scelgono sempre più prodotti sostenibili". Così Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia oggi al Tavolo Istituzionale dell’Osservatorio sul Clima, l’Economia Circolare e la Transizione Ecologica di Regione Lombardia

"È in questa visione che chiediamo per le imprese maggiori investimenti, che devono essere pubblici. Il mondo della cooperazione sta già investendo, grazie ai fondi mutualistici, milioni di euro per la trasformazione energetica delle sue imprese. Anche il pubblico deve fare però la sua parte" ha continuato. 

Le richieste all'assessore all'Ambiente e Clima Giorgio Maione. "In quest’ottica dobbiamo ragionare sulle priorità, che per noi oggi sono due: le Cer e la tutela della biodiversità. Sulle Cer stiamo aspettando da un anno e mezzo i due decreti attuativi, il problema è politico. Ma noi siamo la Lombardia, il motore dell’Italia, dobbiamo andare avanti chiedendo alla Conferenza Stato-Regioni di definire gli aspetti normativi". Sulla tutela della biodiversità "è un elemento cruciale per le nostre produzioni agricole oggi messe in crisi dal cambiamento climatico. Ma non solo, occorre una politica coerente di valorizzazione del patrimonio ambientale e dell'identità dei territori. È su questo che chiediamo a Regione piani strategici che mettano a sistema le aree paesaggistiche, quelle protette, le reti ecologiche oggi differenziate".