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L’Onu riconosce l’economia sociale

L’Onu riconosce l’economia sociale

Negrini: "il nostro mondo diventi sempre più consapevole del suo ruolo" 

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: cooperazione,   Economia sociale,   Onu

Adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite la risoluzione che mira al riconoscimento internazionale dell''Economia Sociale e Solidale (ESS), strumento per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) attraverso l'innovazione sociale e inclusiva. Nella task force dei promotori della risoluzione, approvata il 18 aprile 2023, anche l'Italia. 

La decisione si inserisce in un contesto di crescente riconoscimento del potenziale dell'ESS a livello mondiale, con l'obiettivo di incoraggiare gli Stati membri a promuovere e attuare politiche pubbliche nazionali, regionali e locali.

"É un risultato storico, una grande opportunità - ribadisce Valeria Negrini, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia -. Un riconoscimento che deve portare le nostre organizzazioni a fare pressione sugli attori locali e nazionali perché incoraggino modelli di business alternativi. È necessario investire in un nuovo paradigma di sviluppo, in questo la cooperazione e in generale l'economia sociale, solidale e sostenibile, rappresentano uno strumento decisivo".

"È importante che il nostro mondo diventi sempre più consapevole di questo ruolo. Siamo davanti a sfide epocali come povertà, diseguaglianze, futuro ambientale. Dobbiamo puntare in alto, alzare gli occhi, assumerci la responsabilità. Perché è vero, ci sono degli interventi fondamentali, da realizzare subito, ma dobbiamo avere la capacità di andare oltre. Quello che farà la differenza domani - ha concluso - sarà la nostra capacità di costruire, di creare sinergie oggi per attivare proposte e investimenti che diano risposte a queste sfide".

La risoluzione riconosce l'ESS come un modello di economia sostenibile che deve essere valorizzato, contabilizzato nelle statistiche nazionali, sostenuto da meccanismi fiscali e di investimento pubblico e incluso nei programmi scolastici e di ricerca. Gli Stati membri saranno inoltre incoraggiati a co-costruire politiche pubbliche con le imprese e le organizzazioni dell'ESS e a includere in modo sostenibile l''Economia Sociale e Solidale nelle dinamiche di pianificazione.