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Social Innovation Campus, la cooperativa Detto Fatto vince il Social Tech

Social Innovation Campus, la cooperativa Detto Fatto vince il Social Tech

Il 3d per avvicinare all'arte persone con disagio psichico

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: social tech,   Social Innovation Campus

È la cooperativa Detto Fatto di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, la vincitrice del contest Social Tech, il concorso dedicato a progetti di innovazione sociale realizzati da start up e cooperative. L'evento è stato promosso da Fondazione Triulza all'interno del Social Innovation Campus 2023 che vede tra i main sponsor anche Fondosviluppo - Confcooperative. 

Prima su 13 progetti, la cooperativa, oltre al premio di 5.000 euro, potrà accedere a un percorso di assesment e di coaching per supportare lo sviluppo del progetto.


VALENTINA NOGARA, RESPONSABILE DEL PROGETTO LIBERAMENTE

"Siamo molto contenti di questa opportunità e del percorso che ci apre: è stato inaspettato e non credevamo davvero di vincere", le prime parole di Valentina Nogara, responsabile del progetto. "Liberamente è nato nell'immediato post lockdown quando pensavamo che la cultura non sarebbe ripartita se non con grande fatica: questo tempo sospeso ci ha permesso però di sognare e di puntare sui colleghi più giovani e sui loro desideri anche di cooperazione. Grazie a tutti i nostri sostenitori e a tutti quelli con cui abbiamo lavorato!".


DAI TOTEM MULTISENSORIALI AL PROGETTO "CULTURA ALL'ALTEZZA DI PUBBLICI STRAORDINARI"

Il progetto “Cultura all'altezza di pubblici straordinari” prevede la realizzazione di ambienti virtuali per avvicinare all'arte, con percorsi innovativi, persone con disagio psichico.  L'idea nata durante la pandemia ha preso piede dalla riflessione sulle opportunità date dal digitale di rendere accessibili luoghi come i musei a quello che attualmente è un "non pubblico". Il progetto muove i passi da un primo step, la realizzazione di un totem multisensoriale (progetto Liberamente) che riproduce opere in 3d e che vede tra i primi sperimentatori alcuni musei di Milano.  L’idea adesso è quella di fare un passo avanti,  la creazione di avatar in grado di interagire con persone e oggetti attraverso l’utilizzo di visori 3D.

Il progetto, che vede la collaborazione di altre due realtà, la cooperativa Alchemilla e Werea, specializzata nella scansione 3d delle opere d'arte, è inoltre tra le imprese sostenute dal progetto Cooperazione Digitale realizzato da Alleanza delle Cooperative Italiane e Google.org (la divisione filantropica di Google) che ha destinato 3,5 milioni di euro per la transizione digitale di cooperative e non profit.