È andata come tutti immaginavamo. O quasi.
I risultati elettorali in Lombardia, come ormai sappiamo, ci consegnano una Regione, al netto dei nuovi rapporti di forza, in continuità con il passato. Con una nota dolente: l’astensionismo, ennesimo segnale inquietante di quanto sia in crisi la forma di rappresentanza attuale.
La partecipazione è il senso della politica e in questa tornata elettorale la cooperazione ha dimostrato la sua grande capacità di essere collettore di idee e visioni mettendo al centro la concretezza, proposte reali, raccolte nel nostro documento Transizione cooperativa.
Ed è grazie a tutti noi.
Abbiamo partecipato in tantissimi alla composizione del nostro documento, ci siamo confrontati con tutte le forze politiche sin dalla stesura dei programmi elettorali, incontrato più volte i candidati alla presidenza e al consiglio di tutti i partiti, fino all’evento finale in cui tutti i candidati, Fontana, Majorino e Moratti, si sono dovuti confrontare con le nostre proposte, con oltre 300 di voi in sala.
Tutto questo uniti, tutto il sistema cooperativo insieme, come Alleanza della Cooperazione Lombarda. Un dato non scontato in un momento storico in cui trionfa la frammentazione e la difficoltà ad aggregarsi.
Ma siamo solo all’inizio del nostro impegno.
Una volta proclamati gli eletti e insediata la Giunta, occorrerà organizzarsi per incontrare i nuovi assessori ed espandere le relazioni anche con la politica.
Abbiamo dimostrato in questi mesi di avere valori, idee, di cui la politica che verrà dovrà tenere conto se vorrà lealmente lavorare per il bene comune delle nostre comunità.
Cooperare, è con questo spirito che vogliamo costruire il futuro della nostra Regione.
Con progetti concreti, con il grande senso di responsabilità che ci contraddistingue, critici quando è necessario, ma pronti in questo momento cruciale, anche per la vita delle imprese, a costruire insieme un nuovo domani.
Massimo Minelli
Presidente Confcooperative Lombardia