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Cooperazione e sindacati contro gli appalti al ribasso. Più tutele per lavoratori e servizi nel nuovo Codice

Cooperazione e sindacati contro gli appalti al ribasso. Più tutele per lavoratori e servizi nel nuovo Codice

Firmato un Avviso per chiedere modifiche alla nuova normativa sui contratti pubblici

Categorie: Confcooperative Lavoro e Servizi

Tags: cooperazione sociale,   Appalti,   Massimo ribasso

Contrastare il massimo ribasso. È l'obiettivo dell'avviso siglato da Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, UilFpl, UilTucS, Agci Solidarietà, Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali, parti firmatarie del CCNL Cooperative Sociali per chiedere con una clausola più tutele nel Nuovo Codice contratti pubblici. 

Ad essere richiesto in particolare un adeguamento dei prezzi d'appalto e il reinserimento di un "tetto massimo per il punteggio economico",  ossia la soglia, oggi al 30%, che serve a evitare che le offerte siamo valutate dalle PA esclusivamente per la convenienza a discapito della qualità dei servizi .

Ricordiamo che il contratto riguarda 10.000 cooperative sociali che danno lavoro a oltre 400.000 lavoratrici e lavoratori che hanno garantito anche nei momenti di emergenza pandemica e di massima difficoltà per il Paese i servizi rivolti alle persone più fragili.

Nel comunicato si legge che sindacati e cooperative concordano che "va prevista un’autonoma clausola di revisione del prezzo dell’appalto a seguito dell’aumento del costo del lavoro derivante dal rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro applicabile" e che "vada mantenuta nel nuovo Codice la previsione dell’art. 95 comma 10 bis presente in quello vigente che prevede un tetto massimo per il punteggio economico, attualmente fissato al 30 per cento. Questa soglia andrebbe confermata o abbassata. Lo schema di decreto legislativo del Codice ha eliminato tale vincolo e legittima di fatto gare nei fatti basate principalmente sul fattore prezzo anche in relazione alla rimozione della clausola di concorrenzialità dell’offerta tecnica. Negli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera, è concreto il rischio di spostare la competizione sul costo del lavoro (che rappresenta spesso oltre l’80% dell’importo complessivo dell’offerta) con prevedibili effetti sulla tutela delle condizioni dei lavoratori". 

Sindacati e Cooperative ribadiscono che, al fine di valorizzare il contratto della cooperazione sociale e più in generale contrastare il fenomeno del dumping contrattuale, nei contratti di appalto "il riferimento alla contrattazione collettiva nazionale e territoriale di settore comparativamente più rappresentativa deve essere chiaro ed inequivocabile, per offrire maggiori tutele garanzie alle lavoratrici e ai lavoratori nonché al settore in termini più ampi, valutando l’inserimento di opportuni richiami all’articolo 51 del D.Lgs 15 giugno 2015, n. 81, a partire dall’articolo 57 che fa riferimento alle clausole sociali". 

Le parti si sono infine dette disponibili a illustrare i contenuti dell’Avviso Comune anche in sede di confronto con il Ministero delle Infrastrutture, del Lavoro e delle Politiche Sociali, oltre che alla  Conferenza Stato Regioni e all’Anci.