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PROGETTO LESS: le strategie alimentari per ridurre le emissioni degli allevamenti suinicoli

PROGETTO LESS: le strategie alimentari per ridurre le emissioni degli allevamenti suinicoli
Report giornata dimostrativa del 6 ottobre 2022

Categorie: Confcooperative FedAgriPesca

Tags: agroalimentare,   LESSproject

Lo scorso giovedì 6 ottobre, nella cooperativa COMAZOO SCARL,  a Montichiari (BS), si è svolta la terza giornata dimostrativa dedicata alle "Strategie alimentari per ridurre le emissioni degli allevamenti suinicoli" organizzata nell’ambito del progetto Low Emission Farming (LESS), promosso da Promocoop Lombardia e Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS, che si avvale della collaborazione delle aziende COMAZOO, Azienda Canobbio e Agricola Barozzi, finanziato grazie al PSR Lombardia 2014-2020.
Alla luce delle normative di settore che, da diversi anni, spingono nella direzione del controllo dell’alimentazione in allevamento al fine di conseguire la riduzione delle escrezioni di azoto e delle emissioni in atmosfera, nell’ambito del progetto è stato studiato l’effetto dell’integrazione della dieta con proteasi microbiche sulla riduzione dell’impatto ambientale degli allevamenti suinicoli ottenuto attraverso una migliore digeribilità e assorbimento dell’azoto ingerito.
Negli allevamenti suinicoli, infatti, i fattori che influenzano l’escrezione di N sono principalmente: il tenore proteico della dieta, il peso vivo degli animali in uscita e la resa dell’azoto. Ridurre il tenore proteico della dieta sembra la via più facile per ridurre l’escrezione dell’azoto, questo però non deve andare a scapito delle prestazioni produttive.
Nella giornata dimostrativa sono stati illustrati i risultati relativi a due cicli di allevamento, caratterizzati da diete ad alta efficienza azotata, adottati nel 2021 e 2022 dall’Azienda Agricola Barozzi che collabora al progetto.
In particolare, dopo una breve presentazione dei partner, ha preso la parola Sujen Santini, della Cooperativa COMAZOO SCARL, per descrivere l’importanza della formulazione e dell’impiego di diete ad alta efficienza azotata in suinicoltura. Per poter efficientare l’azoto nelle alimentazioni multifase destinate all’ingrasso del capo, è necessario individuare i bisogni che corrispondono a ciascuna fase.
In termini di efficienza economica nella formulazione della alimentazione, invece, sarebbe preferibile optare per amminoacidi di sintesi, piuttosto che per proteine organiche come la soia (il cui acquisto, ad oggi, risulta anche essere particolarmente oneroso).
Successivamente, Maria Teresa Pacchioli, del Centro Ricerche Produzioni Animali Soc. Cons. p. A., ha presentato i risultati produttivi conseguiti grazie all’adozione di diete ipoproteiche integrate da enzimi per il suino all’ingrasso. Infatti, è stato illustrato come, attraverso la somministrazione di razioni contenenti un determinato dosaggio di proteine, è stato possibile limitare l’azoto rilasciato, successivamente, dal suino. Quest’ultimo, infatti, grazie ad una alimentazione bilanciata, riuscirà a trattenerne più possibile l’azoto assunto. In questo modo, anche la quantità di escrezioni generate sarà contenuta.
Infine, a chiudere i lavori, è stato Andrea Bertolini, di Fondazione CRPA Studi Ricerche, il quale ha presentato la APP ideata quale strumento innovativo offerto all’allevatore per poter calcolare anticipatamente, inserendo i dati richiesti con riferimento alle razioni alimentari somministrate, un bilancio totale dell’azoto generato dalla sua azienda.