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Confcooperative Brescia festeggia 70 anni, editoriale del presidente Marco Menni

Confcooperative Brescia festeggia 70 anni, editoriale del presidente Marco Menni

Evento il 12 novembre

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: cooperazione,   Brescia,   evento

Confcooperative Brescia compie 70 anni. Per celebrare l'anniversario il 12 novembre in agenda l'assemblea e un evento dedicato, pensato per connettere passato e futuro (programma in allegato).  A seguire l'editoriale del presidente Marco Menni

"Confcooperative – lo si sa – viene creata in una data precisa, esattamente il 31 marzo 1952, eppure non è sufficiente quella data a determinare un’origine esaustiva. Occorre ricordare un prima e un dopo, se ci riferiamo alla pluralità di cui si compone il suo portato storico e, soprattutto, alle pratiche e alle idee che ne hanno attraversato la vicenda.

 La nascita
Quel giorno i rappresentanti delle due associazioni bresciane, la Federazione e l’Unione, siglano l’accordo: nasce ufficialmente l’Associazione provinciale cooperative, primo presidente l’on. Egidio Chiarini. Così l’Associazione provinciale cooperative e mutue, quella che sarà Confcooperative Brescia, avvia il proprio cammino, col presidente Chiarini, che dal 1962 fa parte pure del Consiglio di presidenza nazionale. Il primo anno di attività vede la presenza di 558 cooperative. Il presidente Chiarini resta in carica per 18 anni. Nel 1969 a sostituirlo è chiamato il nuovo presidente, Alessandro Ambrosetti.

Brescia è la culla della cooperazione edilizia ispirata da padre Ottorino Marcolini (oltre 300 le cooperative di questo tipo) e di quella sociale, per altre diverse centinaia. Un vero “incubatore” del settore: presso Confcooperative si fondono le straordinarie capacità elaborative di Felice Scalvini e Giuseppe Filippini, unitamente ad uno staff entusiasta e preparato. Qui si procede alla stesura di un progetto di legge, seguito dal presidente on. Franco Salvi, per dare respiro alla cooperazione sociale, che diverrà legge, la n. 381, solamente nell’anno 1991.

Andrea Lepidi, dopo lunga presenza come segretario generale, viene nominato presidente. A sostituire Andrea Lepidi, il mio predecessore Roberto Marcelli che dal 1995 è nuovo presidente, rimanendo in carica sino al 2012. Nella nostra storia rilevante e tenace la presenza e il lavoro di Fausto Marchini, direttore storico di sede gestendo la quotidianità, lo sviluppo e la politica dei servizi a sostegno delle cooperative. Il tornante del millennio permette così a Confcooperative Bresciadi tracciare un nuovo rilancio associativo.

 Verso il Duemila
Emerge la concretezza della cooperazione agricola. Grazie soprattutto alla paziente “semina” di Italo Antonageli. Questa si rivela spesso decisiva per la tutela dei produttori (e dei consumatori), nella gestione integrata di varie fasi produttive. Si segnala poi lo sviluppo di storici caseifici sociali, di realtà come Comazoo, Carb, Agricam, Comab. Le Casse Rurali, divenute prima Rurali ed Artigiane e quindi Banche di Credito Cooperativo, sfoltitesi nel numero, hanno continuato ad espletare l’essenziale funzione di favorire l’accesso al credito alle piccole imprese ed alle famiglie, maturando verso i soci ed i familiari una serie di servizi ed agevolazioni legate alla scuola ed al welfare. Le cooperative di produzione e lavoro sono cresciute e specializzate, abbandonando le istanze esistenziali dell’offerta di lavoro nei periodi di difficoltà per allargarsi alla crescente domanda di nuova imprenditorialità, soprattutto giovanile.

La cooperazione di consumo conosce stagioni di riposizionamento, entro la radicale trasformazione del comparto della grande e piccola distribuzione. Restano alcune nicchie significative, accentuando soprattutto le caratteristiche dei servizi di prossimità in alcune zone più disagiate. Il settore della cultura e dell’istruzione è operativo rendendo disponibili esperienze e servizi per la crescita della comunità.

Il mondo della cooperazione bresciana è stata attenta a non farsi confondere dal senso di smarrimento, e neppure nascondere i problemi che pure si sono evidenziati, individuando con lucidità i punti di debolezza su cui intervenire e non dimenticando i punti di forza su cui era ed è possibile far leva.

 Crisi e rinascite
Poi la crisi finanziaria del 2008. Servono coraggio e nuovo appassionamento. Brescia alza la tesa: con la positività del segno della crescita degli occupati che si distanzia da quello negativo del totale degli occupati dell’economia provinciale, segno di una sostanziale controtendenza; con l’incremento del numero dei soci: più di un quarto di soci cooperativi lombardi appartiene ora al territorio bresciano, con la consistenza e rappresentatività intersettoriale della cooperazione bresciana

Confcooperative compie settant’anni. Anima un mondo – ed è caratteristica ereditata dal passato, ma presto sviluppatasi anche in nuovi ambiti contemporanei – che si configura come un universo estremamente articolato e composito al proprio interno, sia sotto l’aspetto tipologico che settoriale.

La transizione dalla fondazione all’oggi è quindi avvenuta attraverso una pluralità di storie tutte necessarie, organiche, persino nei contorcimenti apparentemente più drammatici come quelli legati alla recente pandemia. Dal marzo del 2020 la cooperazione pare essere travolta. Lutti, impotenza, nuove povertà. Il prezzo è altissimo, Confocooperative Brescia vive l’emergenza. Ma le cooperative sanno presto convertire gli umori di resistenza e riscatto che l’impaurita Brescia propone ben presto con avveduta generosità.

Dopo settant’anni al riconoscimento identitario si sono affiancati e sono divenuti determinanti i temi di una concreta rappresentanza e la fruibilità di sempre nuovi servizi. Confcooperative Brescia conosce la complicata serie di ramificazioni e le foglie addensate alterne e imparipennate del proprio mondo. Nella concretezza del fare, quindi non esita a sostenere i percorsi della fluidità. Lo fa colla costante promozione di nuove cooperative e la rete di servizi in grado di accompagnare ogni fase, dal progetto alla gestione ordinaria e legale a quella finanziaria, mediante le società collegate Assocoop, Conast, Agemoco, Koinon, Isb, Best, Solco

Risposte concrete a bisogni reali, che nel corso degli anni hanno conosciuto dinamiche ed evoluzioni accelerate ma che hanno permesso a Confcooperative di incontrare non solo il favore delle associate, ma pure dell’intero sistema economico bresciano.

Dopo settant’anni Confcooperative congiunge ancora lavoro e solidarietà. Continua a “crescere insieme” – per utilizzare lo slogan di Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023 – alle sue cooperative, in un armonico e plurale intendersi. Il suo compleanno ha quindi il significato di connettere passato e futuro".

 

 

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