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Al via il 29 settembre il Festival della Missione “Vivere Per Dono”

Al via il 29 settembre il Festival della Missione “Vivere Per Dono”
L’intervento del presidente di Confcooperative Lombardia, Massimo Minelli, alla conferenza stampa

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: cooperazione,   Festival della missione

Al via il 29 settembre il Festival della Missione, il cui titolo è “Vivere per dono”, promosso da CIMI (Conferenza degli Istituti Missionari in Italia) e Fondazione Missio (organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana), in collaborazione dell’Arcidiocesi di Milano.

 Un programma ricco, quello del Festival, con oltre 100 ospiti e 29 eventi, che andrà in scena a Milano fino al 2 ottobre: è stato presentato oggi, 19 settembre, con una conferenza stampa in cui è intervenuto anche Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia.  

 Confcooperative Lombardia, la Federazione lombarda delle BCC e Fondosviluppo sono main partner del Festival. I motivi di far parte del Festival, come main partner, li ha spiegati il presidente Minelli nel suo intervento: “Confcooperative é stata fondata da don Luigi Sturzo nel 1919 per dare una casa a quelle cooperative di ispirazione cristiana (prevalentemente agricole e legate al credito e alle casse rurali) che avevano come riferimento uno sviluppo economico come delineato dalla Enciclica Rerum Novarum di Leone XIII. Sollecitata dalle udienze con Papa Francesco del 2015 e 2019, per Confcooperative la Chiesa Italiana resta il principale riferimento valoriale, come dimostrano alcuni progetti comuni di sviluppo, come Policoro nel Sud Italia ed il percorso con la CEI, che approderà il 3 ottobre in una grande assemblea ad Assisi”, ha sottolineato Minelli. Che ha parlato anche della funzione sociale della cooperazione, di cui parla l’art. 45 della Costituzione. Questa funzione si concretizza nell’offrire servizi di welfare a milioni di italiani, nell’inserimento lavorativo di migliaia di disabili e di persone con fragilità, nell’opera di coesione svolte dalle cooperative di comunità per evitare lo spopolamento delle aree interne del Paese. Si concretizza anche nel dare credito con le BCC alle micro e piccole imprese artigianali e familiari del territorio, nel valorizzare ed esportare nel mondo i prodotti della terra Made in Italy, nel favorire la diffusione di reti cooperative tra Nord e Sud del mondo. “Rappresenta il modello di economia sociale più diffuso sul pianeta e per questo in grado di perseguire fattivamente gli insegnamenti delle encicliche Laudato Sì e Fratelli tutti”, ha evidenziato il presidente di Confcooperative Lombardia.

 C’è anche un terzo motivo, che ha spinto il sistema di Confcooperative a essere parte integrante del Festival della Missione e riguarda proprio il tema del Festival. “Le piaghe che dall’inizio del secolo si abbattono anche sul mondo occidentale (dal terrorismo alla crisi economica, dalla pandemia alla guerra in Europa, dal mutamento climatico alla scarsità di risorse energetiche e materie prime) sono l’evidenza dei limiti delle forme di uno sviluppo economico incentrato esclusivamente sull’individualismo e la competizione che hanno finito solo per aumentare le diseguaglianze nel mondo e dentro i singoli Paesi – ha detto Minelli - Vivere per dono significa aumentare il tasso di collaborazione e cooperazione a partire dal rinnovare i meccanismi di produzione per fare emergere forme di economia sociale, compatibili con il rispetto della centralità della persona e dell’ambiente. Ma per arrivare a questo obiettivo è fondamentale un grande impegno formativo ed educativo, che solo la Chiesa, con il suo magistero ricco di umanità, può ispirare, ingenerando una vera transizione antropologica senza la quale sarà difficile affrontare qualunque sfida”.

 Alla conferenza stampa, dopo i saluti dei due soggetti promotori, rappresentati da padre Fabio Motta (rappresentante CIMI nel Consiglio Direttivo del Festival della Missione, missionario del PIME) e don Giuseppe Pizzoli (Direttore dell’Ufficio nazionale per la Cooperazione missionaria tra le Chiese e della Fondazione Missio), sono intervenuti per illustrare obiettivi e programma del Festival il direttore operativo, padre Piero Masolo (missionario del PIME e collaboratore dell’Ufficio per la pastorale missionaria della Diocesi di Milano), la direttrice artistica, Lucia Capuzzi (giornalista di Avvenire) e mons. Luca Bressan (Vicario episcopale della Diocesi di Milano per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione sociale).