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Best practice aziendali per migliorare le caratteristiche del latte per la produzione di formaggi

Best practice aziendali per migliorare le caratteristiche del latte per la produzione di formaggi
In una pubblicazione le tecniche per ridurre la presenza di spore di clostridi nel latte

Categorie: Confcooperative FedAgriPesca

Tags: agroalimentare,   progetto LATTE DOC INFO

Nell'ambito del progetto integrato di filiera LATTE.DOC, finanziato dal PSR Lombardia e promosso dalla cooperativa Santangiolina Latte insieme ai suoi soci e realizzato grazie al supporto di Promocoop Lombardia, società di servizio di Confcooperative Lombardia, è in corso di realizzazione anche un progetto di innovazione realizzato grazie al contributo di 2 partner scientifici:, CNR e Università di Parma, che intende mettere a punto e testare soluzioni e tecniche innovative da applicare in azienda per migliorare la qualità delle produzioni lattiero-casearie.
Tra le diverse tematiche oggetto di studio, un importante ruolo è stato attribuito alla qualità del latte e dei prodotti trasformati, la quale può essere conseguita adottando pratiche aziendali attraverso le quali preservare la materia prima..
Obiettivo del progetto LATTE.DOC è quello di migliorare la conoscenza, le competenze e capacità a livello tecnico, organizzativo ed economico delle imprese agricole associate a Santangiolina Latte, con la finalità più generale di incrementare la competitività e sostenibilità dell’intera filiera lattiero-casearia.
Tra le diverse tematiche oggetto di studio, un importante ruolo è stato attribuito alla qualità del latte e dei prodotti trasformati, la quale può essere conseguita adottando pratiche aziendali attraverso le quali preservare la materia prima.
Un aspetto su cui è possibile intervenire per garantire elevati standard qualitativi nel prodotto è rappresentato dall’adozione di tecniche volte a contenere il formarsi di spore di clostridi nel latte.

Che cosa sono le spore?
• Le spore sono speciali strutture prodotte da alcuni batteri come Clostridium spp;
• Sono forme di resistenza che consentono al batterio di sopravvivere in un ambiente sfavorevole;
• Metabolicamente inattive, resistenti al calore (trattamenti termici), a disidratazione, radiazioni, antibiotici, acidi (pH >5) e disinfettanti;
• Nei formaggi a media-lunga stagionatura causano: gonfiore tardivo difetti nel gusto e nella struttura della pasta (come da successiva immagine).
Quali sono le best practices aziendali per poter prevenire il formarsi di spore?
Diversi sono le fasi e gli aspetti aziendali in cui è possibile intervenire adottando le cautele necessarie per poter garantire una elevata qualità del prodotto finale.
Nel dettaglio:
- Insilati e fasciati.
1) Attenzione all’altezza di taglio e alle rivoltature (fieni): le spore arrivano dal terreno che è la prima fonte di contaminazione dei foraggi in particolare insilati e\o fasciati;

2) Corretto insilamento:
a. efficace compattamento per una rapida acidificazione della massa insilata (evitare la trincea con la forma a cumulo che rende difficile il compattamento in prossimità delle pareti in cemento);
b. copertura della trincea (scelta del film e buon appesantimento >150 kg/m2);
c. utilizzo teli sulle pareti in cemento per evitare infiltrazioni d’aria;

3) Corretta gestione del fronte:
a. scartare le aree evidentemente deteriorate asportandole e facendo attenzione di non contaminare il fronte.
b. evitare la permanenza di cumuli di insilato scartato in prossimità del fronte della trincea;
c. destinare le aree periferiche della trincea (quelle più soggette a “scaldare”) a vacche asciutte, animali da rimonta o ingrasso, biogas.
d. avanzamento del fronte della trincea di 25 cm al giorno in estate e 15 cm in inverno;

  • Igiene in stalla.
    1) Mantenere le cuccette e\o le lettiere il più possibile asciutte evitando l’imbrattamento della mammella con le feci;
    2) Mantenere corridoi e passaggi puliti adottando un’adeguata frequenza del passaggio dei raschiatori;
  • Igiene in mungitura
    1) Effettuare un’efficace detersione dei capezzoli in pre-mungitura (utilizzo di prodotti pre-dipping specifici, non utilizzare acqua);
    2) Utilizzare guanti periodicamente lavati e disinfettati;
    3) Evitare la caduta dei gruppi e gli ingressi di aria;
    4) Mantenere un ambiente di mungitura pulito (asportare rapidamente le feci anche durante la mungitura).

Grazie a queste piccole accortezze in stalla, quindi, sarà possibile incidere positivamente sulla qualità finale dei prodotti.

 

In allegato la scheda tecnica

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