Pubblicato il 16 giugno in Gazzetta Ufficiale il decreto del MISE – MEF che disciplina alcune novità riguardanti sulla Nuova Sabatini, misura di agevolazione che prevede contributi in conto interessi su finanziamenti erogati da banche o da altri intermediari finanziari (es. società di leasing finanziario, ecc.) aderenti alla Convenzione specifica conclusa fra MISE, ABI e CDP. Il suo funzionamento non cambia in modo significativo. A seguire i tratti principali della misura.
Investimenti
Gli investimenti ammissibili (sempre per beni nuovi di fabbrica) riguardano:
a) Investimenti in beni strumentali,
b) Investimenti 4.0,
c) Investimenti green,
d) Investimenti in beni strumentali e investimenti di cui alle lettere b) e/o c).
L’art. 1 del Decreto contiene le definizioni degli investimenti ammissibili di cui alle lettere indicate sopra. La concessione del contributo è condizionata all’adozione di una delibera di finanziamento in favore di una PMI da parte di un soggetto finanziatore (banca, società di leasing finanziario, ecc.) aderente alla Convenzione indicata sopra, per un valore non inferiore a 20.000 euro e non superiore a 4.000.000 euro. Il finanziamento può coprire sino al 100% delle spese ammesse, anche frazionato in più iniziative di acquisto.
Il contributo erogato dal MISE a titolo di contributo in conto impianti è determinato sulla base degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento della durata di 5 anni ad un tasso di interesse del:
- 2,75% per gli investimenti in beni strumentali,
- 3,575% per gli investimenti 4.0 e investimenti green.
Beneficiari
Possono fare domanda alla Nuova Sabatini le PMI di tutti i settori regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese, non in liquidazione e non oggetto di procedure concursuali (tranne attività finanziarie e assicurative e quelle connesse all’esportazione).
Il Decreto disciplina, inoltre, come anticipato un contributo maggiorato a favore delle micro e piccole imprese che effettuano investimenti nelle Regioni del Meridione (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia); queste imprese devono avere sede legale o un’unità locale nelle Regioni citate. Il tasso di interesse medio annuo considerato per il calcolo del contributo viene portato al 5,5%. Per questi interventi sono disponibili attualmente 60 milioni.
Le modalità, i termini e gli schemi di presentazione delle domande saranno definiti con successivo provvedimento del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese, pubblicato sul sito del MISE www.mise.gov.it .
Il testo del Decreto e tutti i dettagli della misura, accessibili cliccando qui.