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Zootecnia, fondi per gli allevamenti di bovine da latte di montagna

Zootecnia, fondi per gli allevamenti di bovine da latte di montagna

Il Mipaaf ha firmato un decreto per il comparto, colpito dall'impennata dei costi di produzione

Categorie: Confcooperative FedAgriPesca

Tags: agroalimentare,   montagna,   zootecnia

In arrivo fondi per gli allevamenti di bovine da latte di montagna. Il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli ha firmato il decreto di "Intervento a favore dei produttori del comparto zootecnico tramite la previsione di aiuti eccezionali di adattamento per i danni indiretti subiti in seguito all'aggressione della Russia contro l'Ucraina".

ACI agroalimentare, per prima, ha sollevato il tema delle criticità che sta affrontando il comparto della zootecnia di montagna, in particolare la problematica dell'aumento dei costi di produzione che sta assumendo carattere di vera e propria emergenza. E l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Fabio Rolfi, insieme con colleghi delle regioni dell'arco alpino, ha portato nelle sedi politiche il tema, con una richiesta formale inviata al ministero dell'Agricoltura di incrementare di 20 milioni di euro il fondo dedicato alla zootecnia da latte di montagna.

Il decreto firmato dal ministro va in quella direzione. Il provvedimento mira a sostenere alcuni settori del comparto zootecnico maggiormente colpiti dall'aumento dei costi di materie prime, dal caro energia e dalle conseguenze dirette e indirette del conflitto in Ucraina, con l'obiettivo di favorire metodi di produzione rispettosi dell'ambiente, del clima e del benessere animale. L'importo complessivo è di circa  144 milioni di euro, di cui circa 48 milioni di fondi comunitari, stanziati in applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 467/2022 che prevede un aiuto eccezionale di adattamento per i produttori dei settori agricoli più colpiti dalla crisi, a cui si aggiunge un  cofinanziamento nazionale pari a circa 96 milioni di euro.

Patuanelli, intervenuto in un convegno qualche giorno prima della firma del decreto, aveva spiegato che dei 144 milioni “circa 62 milioni riguardano gli allevamenti di bovine da latte e l’unico meccanismo individuato per accelerare i pagamenti, in modo da intervenire entro il 30 settembre, è quello degli aiuti accoppiati. Garantiamo un pagamento ulteriore, pari al 65% del valore del pagamento accoppiato per tutti gli allevamenti, tranne due eccezioni. Agli allevamenti di vacche da latte di montagna andrà un pagamento aggiuntivo del 75% e agli allevamenti bufalini del 164%». L'erogazione delle risorse ai beneficiari sarà effettuata entro il 30 settembre 2022.

Un provvedimento importante per la cooperazione lattiero casearia, che svolge un ruolo di primo piano nei territori di montagna. In queste zone ci sono ostacoli di tipo naturale, ma anche limiti economici, considerato che i costi di produzione sono generalmente più alti: la cooperazione è l’unica in grado di superare questi limiti ed è, allo stesso tempo, indispensabile per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio. Le cooperative agricole hanno un forte impatto economico, ma anche sociale, con ricadute pure sul fronte turistico.