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Stefano Granata confermato presidente di Confcooperative Federsolidarietà

Stefano Granata confermato presidente di Confcooperative Federsolidarietà

Nel nuovo consiglio nazionale 14 i componenti lombardi  

 

Categorie: Confcooperative Federsolidarietá

Tags: assemblea,   elezione

Stefano Granata, milanese, riconfermato alla presidenza di Confcooperative Federsolidarietà dall’assemblea dei circa 400 delegati in rappresentanza delle 6100 cooperative aderenti. L’assemblea si è svolta il 22 giugno a Roma.

Le nostre congratulazioni a Stefano Granata per la riconferma. Questa elezione è nel segno della continuità: significa che il lavoro svolto nei quattro anni precedenti ha portato frutti, nonostante le criticità che le cooperative sociali hanno dovuto affrontare, in particolare nei due anni di pandemia. Sono riuscite comunque a garantire i servizi essenziali, senza lasciare indietro nessuno – ha sottolineato Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia – Auguriamo a Stefano Granata un buon lavoro anche per i prossimi quattro anni, per continuare a seminare e raccogliere come fatto in passato”.

 

Al termine dell’assemblea eletto anche il nuovo consiglio nazionale di Confcooperative Federsolidarietà. Sono 14 i componenti lombardi: Valeria Negrini, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia (cooperativa La Rete – BS), Cristina Offredi (Il pugno aperto – BG), Fabio Loda (Gasparina di Sopra – BG), Omar Piazza (Il pugno aperto – BG), Massimiliano Malè (Nikolajewka – BS), Alessandro Zaini (Canto - BS), Francesca Paini (Tivkà – Insubria), Aldo Montalbetti ((Arcisate Solidale – Insubria), Vittorio Ciarrocchi (Il sentiero – Adda), Maria Grazia Campese (Spazio Aperto Servizi (Mi-NAV), Rossella Sacco (Azione Solidale – MI – NAV), Giuliana Baldini (Betania – MI-NAV), Salvatore Semeraro (SIR – MI-NAV), Giusi Biaggi (Consorzio CGM).

 Stefano Granata fa il punto sulle criticità del presente: “Da anni le cooperative sociali suppliscono allo stato che non riesce più a garantire servizi di assistenza e presa in carico dei bisogni dei cittadini eppure la Pa non le premia tanto che vantano 2 miliardi di crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione che per il 66% delle sue realtà non adegua le tariffe”, ma parla anche delle sfide legate al PNRR«I divari sia per l’assistenza della terza età sia nella fascia dell’infanzia sono tanti. Con il PNRR – aggiunge Granatala vera sfida è infrastrutturare i servizi sociali dove non ci sono o non sono al passo con le esigenze delle famiglie per ridurre davvero le disuguaglianze. Servono partenariati tra il terzo settore e gli enti pubblici, riconoscendo la capacità innovativa della cooperazione sociale attraverso la co-programmazione sia a livello nazionale sia territoriale».