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PSR LOMBARDIA e nuova PAC | Il contributo di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia

PSR LOMBARDIA e nuova PAC | Il contributo di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia

Agroalimentare, la sintesi dell'azione politica di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia nel 2021 su PSR Lombardia 2014 - 2020 e nuova PAC 

Categorie: Servizio Bandi E Agevolazioni

Tags: Confcooperative FedAgripesca Lombardia

Agroalimentare, la sintesi dell'azione politica di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia nel 2021 su PSR Lombardia 2014 - 2020 e nuova PAC 

Piano di Sviluppo Rurale 2014 - 2020 e Periodo transitorio 2021 - 2022 
Nel 2021 Confcooperative Lombardia ha continuato l’azione di partecipazione ai tavoli tecnici e politici con Regione Lombardia riguardo la programmazione e la definizione dei bandi del PSR Lombardia 2014-2020, presentando le istanze e i bisogni specifici delle imprese cooperative. In particolare, sono stati seguiti con particolare attenzione le opportunità connesse al sostegno agli investimenti strutturali, alle azioni di innovazione e trasferimento delle conoscenze, oltre che alle progettazioni integrate per supportare lo sviluppo di azioni sinergiche di filiera e per la valorizzazione dei territori e delle aree rurali (Misure 1, 4 e 16).

Inoltre, è stato svolto un lavoro puntuale per affiancare le imprese cooperative ad accedere in modo tempestivo alle informazioni sulle opportunità di finanziamento offerte dai bandi del PSR Lombardia 2014-2020, svolgendo allo stesso tempo le azioni per facilitare la loro comprensione, anche sulle modalità operative di partecipazione. È stato fornito anche un servizio specialistico di assistenza e supporto per la predisposizione delle domande, la gestione dei progetti e la rendicontazione degli stessi, ove richiesto.

Sempre nel corso del 2021 si è lavorato in stretta connessione con la DG Agricoltura di Regione Lombardia al fine di programmare e ottimizzare, nel modo più efficace e efficiente possibile, le risorse rese disponibile per il periodo transitorio 2021-22, in attesa dell’avvio della nuova programmazione dal 2023. I principali ambiti di lavoro sono stati:

  • Modalità di ripartizione del Fondo FEASR, relativo all’applicazione del PSR, tra le diverse Regioni italiane: si è arrivati al riconoscimento della progressiva applicazione di nuovi criteri “oggettivi” che tengano in considerazione le reali esigenze delle imprese e caratteristiche produttive dei territori;
  • Gestione “situazione COVID” e dello stato di emergenza, individuando insieme a Regione Lombardia condizioni di proroga straordinaria dei termini per il completamento dei progetti PSR;
  • Presidio delle condizioni di cumulabilità degli interventi realizzati nel PSR rispetto alle agevolazioni fiscali del credito imposta (Industria 4.0): si sono tenute relazioni strette con la DG Agricoltura di Regione Lombardia, l’Organismo Pagatore Regionale al fine di valutare e comprendere nel corso del tempo, a seguito anche delle diverse interlocuzioni con la Commissione europea e il MIPAAF, le condizioni di applicazione e le eventuali deroghe. Tutte le interlocuzioni e le novità sono state tempestivamente comunicate alle imprese, e allo stesso tempo, è stato fornito un servizio di supporto alle imprese al fine di valutare le soluzioni migliori per accedere alle diverse opportunità di finanziamento, coniugando anche più tipologie.
  • Focus sulle condizioni di partecipazione e modalità operative per accedere ai seguenti bandi:
    • INVESTIMENTI (4.1 e 4.2)
    • FILIERE CORTE (16.4)

Nuova Politica Agricola Comune PAC) 2023-2027
Nel corso del 2021 si è lavorato in stretto contatto con Regione Lombardia anche in riferimento alla definizione del Piano Strategico Nazionale (PSN) della nuova PAC che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2023. Si è partecipato a numerosi momenti di confronto e dialogo con Regione Lombardia e alle altre associazioni agricole al fine di individuare le priorità per le imprese della Lombardia.

In riferimento al primo pilastro si è lavorato per definire la strutturazione della nuova “architettura verde” della PAC, con particolare attenzione a:

  • ECOSCHEMI (chiedendo di destinare parte delle risorse al settore zootecnico)
  • CONDIZIONALITA’ RAFFORZATA (con particolare riguardo alla definizione dei cosiddetti CGO (criteri di gestione obbligatori) e BCAA (buone condizioni agronomiche e ambientali) da confermare o aggiungere).

In riferimento al secondo pilastro si è lavorato per definire la strutturazione del nuovo Piano di sviluppo rurale, che pur avendo una base comune a livello nazionale, vedrà delle specificazioni di carattere regionale. Si è chiesto di considerare particolare attenzione ai seguenti aspetti:

  • Importanza del sistema AKIS (Agricultural Knowledge and Innovation System) a supporto del settore agricolo e ruolo della cooperazione come attore chiave a veicolare e promuovere queste tipologie di interventi (consulenza, formazione e informazione) e di conseguenza di considerare le cooperative come principale beneficiario;
  • Importanza delle aggregazioni (cooperative, OP e AOP) come soggetti in grado di promuovere strategie di filiera con impatti positivi anche sulle aziende agricole. In questo senso è stato chiesto di riconoscere una premialità alle progettualità integrate e nelle misure investimenti promossi da cooperative;
  • Innovazione: misure strategiche per attuare la transizione digitale e verde del sistema agricolo e agroalimentare in cui la cooperazione può svolgere un ruolo trainante e promotore, fondamentali anche per creare le giuste connessioni tra imprese e mondo della ricerca.