DETTAGLIO

Il valore dell’acqua per la salvaguardia del territorio e dei sistemi agricoli

Il valore dell’acqua per la salvaguardia del territorio e dei sistemi agricoli
I rapporti falda e irrigazione nel territorio dei prati stabili della Valle del Mincio 

Categorie: Confcooperative FedAgriPesca

Tags: agroalimentare,   InfoPrati,   acqua,   territorio

Il  16 ottobre 2021 si è tenuta la giornata conclusiva del progetto integrato d’area “Valorizzazione del territorio dei prati stabili della Valle del Mincio, all’interno della ventiquattresima Fiera del Grana Padano dei prati stabili. Questa giornata è stata l’occasione per approfondire una tematica di grande rilevanza per questo territorioil prezioso legame che esiste tra i prati stabili, l’irrigazione a scorrimento e la falda. 

Grazie allo studio di dettaglio effettuato da Carlo Caleffi, geologo, illustrato durante l’evento del 16 ottobre, è stato possibile arrivare a un nuovo livello di conoscenza del rapporto tra irrigazione e livello della falda. Lo studio è stato realizzato per il progetto INFOPRATI, promosso da Promocoop Lombardia, società di servizio di Confcooperative, e finanziato grazie al PSR Lombardia 2014-2020. 


La zona dei prati stabili dal punto di vista geologico è un terrazzo alluvionale, delimitato da due scarpate che formano una vera e propria valle, la Valle del Mincio. La diffusione dei prati stabili nella Valle è strettamente legata alla presenza di una riserva di acqua abbondantissima, il Lago di Garda, infatti tale coltura ha la necessità di elevate dotazioni irrigue per la sua crescita. Considerando le caratteristiche geologiche di questa zona, si evidenzia che la soggiacenza della falda risulta molto modesta, a circa 1,5 metro di altezza dal piano campagna; ciò significa che l’acqua è pressoché al piano campagna. Inoltre su questo tipo di territorio si innesta anche l’intervento dell’uomo, già dai tempi antichi: risalgono alla fine del 1300 le prime opere idrauliche e di bonifica, a cui si aggiunge un altrettanto antica rete di canali irrigui, tuttora conservata. Il sistema di irrigazione che da sempre caratterizza il territorio dei prati stabili della Valle del Mincio è l’irrigazione a scorrimento, proprio per l’esigenza della cultura di elevati volumi di adacquamento. 

Lo studio realizzato per il progetto INFOPRATI si è posto dunque l’obiettivo di analizzare i rapporti tra falda e irrigazione a scorrimento, per dimostrare la valenza ambientale di questa pratica irrigua. 

Diversi studi bibliografici hanno già messo in evidenza che le zone in cui viene utilizzata l’irrigazione a scorrimento, presentano oscillazioni positive della falda nel periodo estivo, mentre zone in cui si pratica irrigazione a pioggia, proprio in estate, presentano un abbassamento del livello della falda. Ma tali studi non si sono concentrati sulla zona dei prati stabili della Valle del Mincio, tra i quattro comuni di Goito, Marmirolo, Porto Mantovano e Roverbella. Per questo è stato svolto uno studio sul campo in questo territorio con l’obiettivo di verificare il rapporto tra irrigazione a scorrimento, praticata per irrigare i prati stabili, e il livello della falda. 

Lo studio ha previsto l’utilizzo di piezometri, posti tra il comune di Goito e di Marmirolo, per la misurazione dei livelli della falda; le misure sono state settimanali, a partire da dicembre 2019 fino a giugno 2021, e sono state effettuate cercando di mantenere le rilevazioni il più lontano possibile dalle irrigazioni, in modo da non rilevare solo l’effetto della pratica irrigua. I principali risultati dello studio sono rappresentati nel grafico sottostante: 



Nel grafico vengono messi in relazione il livello statico della falda con la temperatura e le precipitazioni nel periodo di analisi (dicembre 2019 – giugno 2021): il livello minimo di altezza della falda si registra nel febbraio 2020, ma a partire da questa data fino al mese di luglio 2020 si osserva una crescita importante della falda. In questo periodo le temperature crescono, ma contrariamente a quanto ci si aspetta, a questo innalzamento di temperatura non corrisponde un abbassamento della falda; inoltre nel periodo febbraio-giugno 2020 non piove quasi mai, però il livello della falda cresce. Dunque possono essere state solo le irrigazioni a contribuire all’innalzamento della falda in tale periodo. Questa spiegazione trova conferma anche nei mesi successivi, infatti tra settembre, ottobre e novembre, pur piovendo, la falda tenda diminuire, poiché non vengono effettuate irrigazioni. 


Lo studio quindi dimostra che nel territorio dei prati stabili della Valle del Mincio l’incremento della falda nel periodo estivo è imputabile solo all’irrigazione a scorrimento, che risulta essere fondamentale non solo per il mantenimento del prato permanente, ma anche per il ripascimento della falda. Nella zona dei prati stabili si registrano oscillazioni positive della falda imputabili esclusivamente all’irrigazione a scorrimento anche pari a 70 centimetri. Sulla base dei dati acquisiti è possibile fare una stima, seppure sommaria, del contributo dell’irrigazione a scorrimento al ripascimento della falda, almeno nella zona del terrazzo alluvionale del Mincio delimitato dalle scarpate, la cui superficie è stata stimata in circa 108 Km². Considerato che l’incremento del livello statico nel periodo delle irrigazioni (aprile-luglio) è di circa 70 cm e che la porosità dei depositi ghiaiosi dell’acquifero è stimabile in circa il 30%, si stima che l’incremento della risorsa idrica in tale periodo assommi a circa 22.7000.000 m³. Per comprendere il valore di tale numero si pensi che il consumo giornaliero di acqua per abitante in Italia è di circa 250 litri. Ciò significa che la riserva immagazzinata con le irrigazioni a scorrimento, per la sola area considerata, consentirebbe di garantire il fabbisogno idrico di circa 250.000 persone per un anno