“Confcooperative è a fianco delle proprie imprese e del territorio in prospettiva della realizzazione delle Olimpiadi Invernali 2026”. A dirlo il presidente di Confcooperative dell’Adda, Gabriele Marinoni, durante la tappa di Sondrio del “Tour Territori Olimpici: la Lombardia protagonista” organizzato da Regione Lombardia che il 3 e 4 novembre ha toccato anche i territori di Bormio, Chiavenna e Varenna.
Regione Lombardia vuole attivare azioni ed iniziative condivise con i territori allo scopo di massimizzare le ricadute positive delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, in particolare nell’asse territoriale interessato (Milano - Alto Lario - Valtellina), partendo dall’ingaggio degli stakeholders di riferimento. Strumento per il confronto territoriale è un Action Plan, un Piano d’Azione che individua alcune linee guida per aprire la discussione, coordinare e indirizzare la costruzione di un palinsesto di progettualità comuni. Per avviare il percorso, il primo passaggio è stato questo tour dal titolo "Territori Olimpici: la Lombardia protagonista"
“Creare le condizioni di coesione organizzativa per accogliere un evento dalla portata epocale è un impegno che sentiamo anche nostro e su cui vogliamo dedicare le nostre migliori energie accanto alle Istituzioni, alle imprese ed ai cittadini della Comunità Locale”, ha dichiarato Marinoni, che ha sottolineato in particolare tre aspetti, guardando alle Olimpiadi:
- valorizzazione delle eccellenze agroalimentari locali per garantire la rappresentazione di un territorio che sa coniugare qualità e cura del prodotto, lavoro dignitoso, innovazione di impresa e sostenibilità ambientale
- scommessa sulle nuove generazioni per promuovere lo sviluppo del capitale umano in un contesto locale che sa connettersi al mondo
- promozione delle comunità locali come bene da preservare e come luogo accogliente, inclusivo, attento alle relazioni interpersonali e alla salute delle persone
“Progettare e accogliere un’Olimpiade, in questa prospettiva, significa avere una straordinaria opportunità per accelerare processi di trasformazione socio-economico-ambientale che già chiedevano di essere affrontati e che la recente emergenza pandemica ha evidenziato come assolutamente urgenti e non prorogabili”, ha concluso.