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Candidati sindaco milano cooperazione

Categorie: Confcooperative Lombardia

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I candidati sindaco Giuseppe Sala, Luca Bernardo, Layla Pavone e Bianca Tedone a confronto con la cooperazione milanese sulla visione e il futuro della città. L'incontro ieri al Teatro Bruno Munari di Milano, intervistati dalle tre principali organizzazioni di rappresentanza cooperativa del territorio: Giovanni Carrara, presidente di Confcooperative Milano e Navigli, Attilio Dadda presidente di Legacoop Lombardia e Antonio Chiodo di AGCI Lombardia.

Ad aprire l'evento un video presentato dai cooperatori, sintesi dei temi cruciali per lo sviluppo di una "Milano cooperativa", attenta ai bisogni della città, delle persone e dello sviluppo sostenibile a partire da progetti di rigenerazione urbana, housing sociale, inclusione,  coprogrammazione, 

Layla Pavone (M5S)

 

Il programma presentato in questo video è coincidente con i nostri valori. “Fare e mettere a terra”, innovazione è capacità di cogliere opportunità del digitale. Se riusciamo ad applicare tutto questo a Milano facciamo un salto in avanti. C'è un legame tra innovazione, tecnologia e futuro. Pensiamo a una Milano in cui ogni quartiere è centrale, immaginando un forte ruolo del digitale. Le social street sono un esempio da valorizzare. 

Milano deve essere una città all’altezza delle metropoli internazionali. La tecnologia può venire in soccorso. Tra le idee quella di una piattaforma per avvicinare istituzioni e cittadini per accelerare le pratiche: "se mando un’email, una chat, un whatsapp, l’impiegato deve potermi riconoscere". 

C’è un tema di formazione che riguarda le donne e di cui dobbiamo occuparci, non da soli.  Un tema sono le partnership, ho in mente un tavolo di lavoro che metta le competenze milanesi a fattor comune: imprese, associazioni, università, su come la vogliamo riprogettaste, scendendo più a terra con la formazione. 

 Il digitale non può diventare divisivo. Bisogna trovare delle procedure win win. 

 

 

Candidato Beppe Sala

Due provvedimenti che hai fatto è che ti porti a casa. Scali ferroviari, l’ira mistica e sviluppo immobiliare sono fondamentali. Ma che tipo? È chiaro che nell’ultima fase bosco verticale e figli lasciare un tema aperto. Gli scali sono stati un ripensamento, due condizioni verde 69 appartamento in residenziale 30. L’ex macello ad esempio. 

Se eletto assunzione di 600 vigili. Adesso uno dei frutti di questa pandemia più risorse.

Il mio disegno sull’idea della milano a 15 minuti nei quartieri. 

La visione del movimento coooerativo e la città. Molto spesso è facile individuare il problema, trovare soluzione e metterla in pratica. Il profitto è fondamentale. Dobbiamo lavorare con realtà che senza negare logica profitto nin la mettono sulla concorrenza totale. 

Non economia che giustifica tutti ma modello attenti ai bisogni dei tanti. Per storia e dimensione noi dobbiamo affrontare insieme le soluzione. Se qualcosa di buono succederà nelle grandi città e in Italia a Milano. 

 

Coo programmazione?

Sull’edilizia convenzionata andare avanti di più e fondi Pnrr quanto a sostegno va lì. Il tema non riguarda poche persone. 

In un momento difficile bisogna fare cose insieme.

Formula per tavolo associazioni, comune e anche regione.  

 

Taxi/Piste ciclabili

O azione quando ci sono tutti elementi per farla bene o un passo alla volta. Buenos Aires..esempio oggi la transizione ha un costo economico e comportamentale. Non è che Milano sta con le altre città studiando un modo diverso. 

Cultura 

Io penso sia il momento di limitare limiti che abbiamo. 

Bilanciamento fondi che siamo, però supportare un po’ di più per chi fa un presidio vero. 

 Ortomercato

Ben localizzato, immaginato a dare un SERVIO diverso. Riqualificazione , velocemente mettere a terra il piano che abbiamo. Tema vigilanza. E sicurezza rimangono. Attorno alma questione di può fare molto. 

 

Sostenibilita 

Mobilità elettrica

Impianti energetici cotta

Edilizia 

Sentimento ecologista con necessiti creare lavoro. “Ecologista pragmatico’ 

Tavolo permanente con comune e regione.

 

Luca Bernardo

Ascolto, centralità persona, programma attento alle categorie invisibili e che non possono vivere i quartiere fieristico Milano dove i milanesi si integrano. Socializzazione inclusione è la città che vogliamo.

 

Sogno città del futuro che guarda al 2030.

Invertite trend a partire servizi persona e luogo dove  persone arrivano e non è sempre una città facile? Come renderla attrattiva e accogliente?

Milano il sentimento lavoro è importante, politiche per la famiglia e non è possibile non dare alternative. Case popolari in periferia controllo del territorio.

Comune deve avere assessorato alla famiglia. Riduzione demografica, per quanto cadd care, ci sono case sfitt. Politica rigenerZione di aree per il risparmio suolo. Noi patrimonio umano meno tasse meno burocratizzazione incentivi per ristoratori ed esercenti che aiutino a incrementare numeri aziende e  sistema giovane.

Immaginare scuola dove ci sia sussidiarietà e libertà di scelta, edilizia scolastica 60% non fruibile?

Silenzio calato su Milano, chi più fortunato accanto a loro in maniera inclusiva.

 PoanificZione urbanistica integrazione tra pubblico e provTo recuperando imprenditorialità solidale per poter bon sopravvivere ma vivere. Alleanza su sviluppo città equilibrato e sostenibile con un comune sburocratizzasti e digitalizzato. Comune mette a disposizione patrimonio sfrontò per d….impensabile che milano capitale digitalizzazione perché oggi imprese portano progetti uno o due anni. Riqualificare e formare impiegatev.

Riqualificazione laboratori. 

Tavolo permanente con tutte le parti sociali, ci sono assessorato che non possono lavorare da solo perché devono integrarsi.

Progetti più larghi anche co. Torino e Genova.

Eguaglianza e coesione sociale elementi. 

 

Potere al popolo 

Ci siamo presentati con lo slogan milano città pubblica. Crediamo che il pubblico debba essere ricostruito rispetto ai servizi. Settori saldamente nelle mani del Pubblico e non esternalizzati come il sociale. Per quanto ci sia un mondo cooperativo virtuoso distorsioni negli ultimi 30 anni con intervento esterno ha riproposto contraddizioni come riduzione costo del lavoro, lavoro precario e dinamiche vanno invertite. Risorse a ricostituire settori pubblico in termini di organico e risorse a disposizione. Tavolo massima disponibilità al confronto, campagna non accettabile fatta nei confronti dei dipendenti pubblici non valorizzando lo sforzo. 

 

 

 

 

 

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