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Covid, stop al blocco dei licenziamenti. Le imprese potranno accedere a CIGO e CIGS

Covid, stop al blocco dei licenziamenti. Le imprese potranno accedere a CIGO e CIGS

Le nuove disposizioni del Decreto legge 30 giugno 2021, n. 99 

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: Ammortizzatori sociali,   covid,   blocco licenziamenti

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 30 giugno 2021 il DL“Misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese” con ulteriori disposizioni in materia di ammortizzatori sociali e licenziamenti.

 

Stop al blocco dei licenziamenti, le imprese potranno accedere a CIGO e CIGS

Dal 1 luglio 2021, infatti, non vige più in termini generali il blocco dei licenziamenti per le imprese che possono accedere a CIGO e CIGS, a meno che le stesse imprese richiedano ammortizzatori da qui a fine anno.

 

Inoltre per tutti i datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione della cigo e della CIGS che non possano ricorrere, ad esempio per raggiunti limiti di durata, ai trattamenti di integrazione salariale ordinari previsti dal decreto legislativo 148/2015, si aggiunge l’ulteriore possibilità di richiedere una nuova forma di CIGS in deroga per ulteriori 13 settimane fino a fine 2021, senza il pagamento di alcun contributo addizionale.

 

Questa ulteriore concessione, prevista anche al fine di fronteggiare particolari situazioni di crisi emerse a livello di Ministero dello Sviluppo Economico, viene formulata aggiungendo un nuovo articolo, 40-bis, al D.L. 73/2021 ed è comunque praticabile a patto che durante la fruizione di tale trattamento non si proceda a licenziamenti economici (individuali e collettivi), fatte salve le esclusioni già disciplinate nei mesi scorsi dal legislatore.

 

Riforma ammortizzatori sociali

Guardando ad una prospettiva di medio termine nello stesso decreto, utilizzando i risparmi derivanti dalla sospensione del programma fiscale c.d. ”Cashback”, si stabilisce l’istituzione per l’anno 2022 di un FONDO presso il Ministero del Lavoro con una dotazione pari a circa 1,5 MILIARDI destinata al finanziamento di interventi di RIFORMA in materia di AMMORTIZZATORI SOCIALI.

 

Si tratta di una prima quota di risorse che saranno sbloccate a fronte di appositi provvedimenti normativi annunciati dal Governo in tale direzione.

 

Contestualmente, il provvedimento prevede subito l’istituzione, sempre presso il Ministero del Lavoro, di un Fondo per il potenziamento delle competenze e la riqualificazione professionale (FPCRP)” con una dotazione iniziale di 50 MILIONI per l’anno 2021, destinato appunto al finanziamento di progetti formativi rivolti ai lavoratori beneficiari di:

§  trattamenti di integrazione salariale che determinino una riduzione di orario superiore al 30% (calcolata su 12 mesi);

§  indennità di disoccupazione NASpI.

 

Sarà un prossimo decreto attuativo (Lavoro-MEF) da emanare entro 60 giorni, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, a individuare i criteri e le modalità di utilizzo di tali risorse.