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Agroalimentare, gli allevatori hi tech della Valtellina in stalla con smartphone e app

Agroalimentare, gli allevatori hi tech della Valtellina  in stalla con smartphone e app

Perini: ci viene sempre più chiesto di attuare un cambio di passo importante, verso filiere agroalimentari che siano sempre più smart, sostenibili e resilienti. Ora è tempo di agire e la cooperazione può guidare questo cambiamento. 

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: agroalimentare,   tecnologia

In stalla, ma con smartphone e app. Sono gli allevatori digitali di “Montagna In Movimento” della cooperativa Latteria Sociale Valtellina di Delebio (SO), progetto selezionato dal MIPAAF tra le più innovative realtà italiane del comparto agricolo e presentato oggi nella conferenza online “Sviluppo rurale, benefici e opportunità per l’agricoltura italiana. Le storie di successo dei Programmi di Sviluppo Rurale e la Comunicazione della Rete Rurale” organizzata dalla Rete Rurale Nazionale.

Il progetto è stato supportato da Promocoop Lombardia (società afferente a Confcooperative Lombardia) responsabile delle attività di diffusione e trasferimento di buone pratiche e dei risultati del progetto verso le aziende agricole con particolare riguardo al tema della sostenibilità delle produzioni zootecniche e del benessere animale, alle questioni della qualità dei prodotti incluso il tema della certificazione di prodotto di montagna, alla promozione di innovazione e tecnologie digitali in agricoltura, inclusa l'app realizzata nel corso del progetto.

Per far ciò è stato realizzato materiale divulgativo, pubblicazioni e video tematici, seminari informativi e giornate dimostrative con il coinvolgimento di esperti ed è stata portata avanti una campagna di comunicazione digitale per la diffusione di tutti i contenuti.

Ideata per semplificare la comunicazione tra la cooperativa e i soci, l’app, progettata dalla Latteria all’interno del progetto finanziato dal PSR Lombardia 2014 – 2020, porta con sé vantaggi per tutta la filiera: accesso a informazioni tecniche utili per la gestione aziendale, semplificazione del lavoro degli allevatori e promozione all’incentivo di buone prassi.

“Al di là degli indubbi vantaggi che si sono riversati sulla qualità dei prodotti e sulla sostenibilità economica e ambientale delle aziende socie, il valore aggiunto di questo progetto risiede nella condivisione e nella collaborazione tra partner di alto livello tecnico e scientifico e aziende agricole che l'hanno caratterizzato. Lavorare insieme ci ha consentito di realizzare nei tempi prestabiliti un progetto ambizioso e fortemente innovativo che rappresenta uno spartiacque tra quello che eravamo e quello che stiamo diventando: un passaggio obbligato ma tutt'altro che scontato per garantire un futuro a un settore economico fondamentale per la montagna lombarda e a tutte le persone, tra cui molti giovani, che si impegnano ogni giorno. Fra tradizione e innovazione noi abbiamo scelto di continuare a puntare su entrambe, e grazie a questo progetto, e a tutti gli enti che con noi ci hanno creduto e lo hanno sostenuto, prima fra tutti la Regione Lombardia, abbiamo la conferma di essere sulla strada giusta. La montagna non si ferma, la montagna è in movimento, proprio come il titolo di questo progetto, che oggi con grande soddisfazione abbiamo presentato a tutta Italia ha spiegato Marco Deghi, direttore Latteria Sociale Valtellina.

Dalle sponde del lago di Bellagio, fino a quota 1200 metri tra le baite e gli alpeggi sono 97 (su 117) i soci conferenti che grazie all’interfaccia possono ogni giorno, in tempo reale e con un click, conoscere quantità e valori del latte conferito, senza aspettare i 30 giorni standard. Un’informazione tempestiva per consentire interventi immediati sulla produzione, migliorarne la qualità e ottenere una maggior remunerazione. Dal palmo della mano è inoltre possibile tenere sotto controllo i fatturati mensili, accedere alle medie delle analisi del latte e allo storico di quelle precedenti, avere a disposizione parametri trimestrali sulla qualità. E in caso di problemi? Ci pensano gli alert inviati dalla cooperativa per avvisare le aziende e informarle a parametri rientrati.

Dalla collaborazione con ERSAF, Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste di Regione Lombarda, l’app è stata inoltre integrata con l’App Nitrati, servizio dedicato agli agricoltori lombardi con le indicazioni, durante il periodo autunno-vernino, sui divieti e le zone interessate per l’utilizzo di liquami e più in generale dei fertilizzan­ti organici e azotati.

Non solo app. All’interno di “Montagna in movimento” ad essere realizzati anche una serie di investimenti nelle aziende agricole e nella Latteria. Una progettazione integrata che punta sull’hi-tech per lo sviluppo della filiera lattiero casearia della montagna lombarda, dall’ammodernamento di diversi siti produttivi a interventi di automazione nelle stalle: l’introduzione di robot di mungitura, sistemi meccanici per la gestione delle mandrie, nuovi box per vitelli, ristrutturazione delle stalle con nuovi impianti. Interventi che hanno portato anche a un miglioramento del benessere animale in tutte le aziende.

“Oggi – commenta Fabio Perini, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia - ci viene sempre più chiesto di attuare un cambio di passo importante, verso filiere agroalimentari che siano sempre più smart, sostenibili e resilienti. È proprio in questa direzione che andrà infatti la nuova PAC dal 2023, ma questi sono anche gli orientamenti della Strategia europea From Farm to Fork e gli obiettivi fissati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ora è tempo di agire e la cooperazione può guidare questo cambiamento. Le cooperative grazie al legame stretto con i loro soci conferenti hanno sempre attuato strategie di sistema condivise e ora stanno lavorando ancor più in modo coordinato per raggiungere questi obiettivi. Il caso della Latteria Sociale Valtellina ne rappresenta un esempio virtuoso, coniugando innovazione, sostenibilità e valorizzazione dell’agricoltura in montagna. Confcooperative Lombardia continuerà sicuramente anche in futuro il suo lavoro di supporto e accompagnamento alle cooperative e loro soci nel saper cogliere e affrontare tutte queste sfide”.

La cooperativa Latteria Sociale Valtellina raccoglie ogni anno 35 milioni di litri di latte prodotto da oltre cinquemila bovini e mille capre, alimentati dal foraggio coltivato su 1900 ettari di territorio nel fondovalle della provincia di Sondrio e dell’Alto Lario. Produce più di tremila tonnellate di formaggi, tra cui spiccano il Valtellina Casera e il Bitto, e commercializza 3,6 milioni di litri di latte fresco.

Tra gli altri partner del progetto “Montagna in Movimento” il Consorzio Consolida e l’Università degli Studi di Milano con il Dipartimento Vespa della facoltà di Scienze agrarie.

 

TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE, GLI ALLEVATORI 4.0

Tecla e Giada, azienda agricola Adriano Zamboni - Colorina (Valtellina)

Una stalla con circa 200 capi, 80 vacche da latte, 8 mila quintali di latte conferiti e un passaggio generazionale alle porte. Sono alcuni degli elementi che contraddistinguono l’azienda agricola Adriano Zamboni, socia della cooperativa Latteria Sociale Valtellina e partner del progetto Montagna in Movimento.

L’innovazione avviata dal il padre continua con l’ingresso di due delle quattro figlie, pronte a diventare le nuove titolari. Giada, 28 anni, una laurea in agraria a Milano e consulente aziendale, in stalla si occupa degli aspetti tecnici e amministrativi. Tecla, 45 anni, legata fin da piccola all’attività di famiglia cominciata con i bisnonni che hanno tenuto viva l’antichissima tradizione dell’allevamento delle “brune”, razza autoctona della zona. Si occupa della gestione delle stalle, dalla preparazione del mangime alla mungitura.

Tra le novità dell’azienda, che per prima ha testato l’app sperimentale della cooperativa, interventi di ammodernamento della struttura per garantire maggior benessere agli animali e l’utilizzo di collari per rilevare lo stato di salute delle vacche. I sensori collegati segnalano costantemente i parametri dell’animale consultabili direttamente dallo smartphone, anche quando si è lontani.

“Come donna - spiega Giada Zamboni - è difficile approcciarsi a determinati lavori, come quello dell’allevatore, perché richiedono una forza fisica notevole. Per la parte amministrativa e gestionale forse un tocco femminile serve e può portare una visione diversa in un mondo ancora prettamente maschile”.