DETTAGLIO

Bando Digital business

Bando Digital business

Interventi per la digitalizzazione delle imprese - Linea voucher digitali I4.0 lombardia 2021

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: Bando,   Digital business

Regione Lombardia e le Camere di Commercio della Lombardia, nell’ambito delle attività previste dal Piano Transizione 4.0, a seguito del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 12 marzo 2020 che ha approvato il progetto “Punto Impresa Digitale” (PID), intendono:

sviluppare la capacità di collaborazione tra MPMI e tra esse e soggetti altamente qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie I4.0, in una logica di condivisione delle tecnologie e attraverso la realizzazione di progetti business 4.0 in grado di mettere in luce i vantaggi ottenibili attraverso il nuovo paradigma tecnologico e produttivo;

promuovere l’utilizzo da parte delle MPMI lombarde di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Transizione 4.0;

favorire interventi di digitalizzazione ed automazione funzionali alla continuità operativa delle imprese durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 e alla ripartenza nella fase post-emergenziale;

incentivare modelli di sviluppo produttivo green driven orientati alla qualità e alla sostenibilità tramite prodotti/servizi con minori impatti ambientali e sociali.

 

Beneficiari

MPMI (secondo la definizione di cui all’Allegato I del Regolamento UE 651/2014 del 17 giugno 2014) aventi sede operativa in Lombardia almeno al momento dell’erogazione del contributo.

Le imprese richiedenti dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

essere iscritte al Registro delle Imprese e risultare attive;

non avere alcuno dei soggetti di cui all’art. 85 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi anti mafia) per il quale sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del citato D.Lgs.;

non essersi trovate in difficoltà ai sensi dell'articolo 2, punto 18 del Regolamento UE 651/2014 alla data del 31 dicembre 2019 oppure, in caso di imprese di micro e piccole dimensioni, secondo la definizione di cui all’Allegato 1 del medesimo Regolamento, che erano già in difficoltà ai sensi dell'articolo 2, punto 18 del medesimo regolamento alla data del 31 dicembre 2019, non trovarsi in procedura concorsuale per insolvenza alla data della concessione.

Ogni impresa può presentare al massimo una domanda.

 

Iniziative ammissibili

Sono ammissibili progetti di adozione e introduzione in azienda di tecnologie digitali 4.0, intesi come soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0 con l’obiettivo di rispondere ai bisogni di innovazione delle MPMI lombarde tramite la digitalizzazione di processi, prodotti e servizi offerti.

I progetti dovranno riguardare almeno una delle tecnologie di innovazione digitale 4.0 riportati nel successivo elenco 1, con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie ricomprese nell’elenco 1 o 2:

Elenco 1: utilizzo delle seguenti tecnologie inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi:

Ø robotica avanzata e collaborativa;

Ø manifattura additiva e stampa 3D;

Ø prototipazione rapida;

Ø sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (RA);

Ø interfaccia uomo-macchina;

Ø simulazione e sistemi cyber-fisici;

Ø integrazione verticale e orizzontale;

Ø Internet delle cose (IoT) e delle macchine;

Ø Cloud, fog e quantum computing;

Ø cybersicurezza e business continuity;

Ø big data e analisi dei dati;

Ø soluzioni di filiera per l’ottimizzazione della supply chain e della value chain;

Ø soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria Covid-19;

Ø soluzioni per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività aziendali e progettazione ed utilizzo di tecnologie di tracciamento (RFID, barcode, CRM, ERP, ecc);

Ø sistemi per lo smart working e il telelavoro;

Ø intelligenza artificiale;

Ø blockchain.

Elenco 2: utilizzo di altre tecnologie digitali, purché propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1:

Ø sistemi di pagamento mobile e/o via internet e fintech;

Ø sistemi EDI, electronic data interchange;

Ø geolocalizzazione;

Ø tecnologie per l’in-store customer experience;

Ø system integration applicata all’automazione dei processi;

Ø connettività a Banda Ultralarga.

I progetti devono essere realizzati e rendicontati entro il 31 dicembre 2021 con spese sostenute e quietanzate entro tale data. Non sono ammesse proroghe.

Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spesa:

a)    Consulenza erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati dei servizi indicati al punto “Fornitori qualificati”;

b)   Formazione erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati (indicati al punto “Fornitori qualificati”) o tramite soggetto individuato dal fornitore qualificato (in tal caso tale soggetto deve essere specificato in domanda), riguardante una o più tecnologie tra quelle previste al punto “Interventi ammissibili”;

c)    Investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto (senza vincoli relativi alla natura del fornitore).

Nell’ambito del progetto, la spesa indicata per la voce a) deve essere pari ad almeno il 20% del totale delle spese ammissibili e la voce c) deve essere pari ad almeno il 35% del totale delle spese ammissibili.

Le spese sono ammissibili a partire dalla data di approvazione del provvedimento. Fa fede la data del relativo giustificativo di spesa.

I fornitori qualificati dei servizi possono essere:

DIH-Digital Innovation Hub ed EDI-Ecosistema Digitale per l'Innovazione, di cui al Piano Nazionale Impresa 4.0, anche per il tramite delle loro articolazioni territoriali;

centri di ricerca e trasferimento tecnologico, Competence center di cui al Piano Impresa 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;

Incubatori certificati di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i.  e incubatori regionali accreditati;

FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino i requisiti internazionali definiti nella FabLab Charter (http://fab.cba.mit.edu/about/charter/);

centri di trasferimento tecnologico su tematiche Impresa 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MiSE)

http://www.unioncamere.gov.it/P42A3764C3669S3692/elenco-dei-centri-di-trasferimento-tecnologico-industria-4-0-certificati.htm);  

start-up innovative di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e PMI innovative di cui all’art. 4 del D.L. 24 gennaio 2015 n. 3, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2015, n.33;

grandi imprese - con organico superiore a 250 persone (calcolate in termini Unità Lavorativa Annua - ULA), con fatturato annuo che superi i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo superi i 43 milioni di euro - ai sensi della Raccomandazione 361/2003/CE del 6 maggio 2003;

Istituti tecnici Superiori (ITS), come definiti dal DCPM 25 gennaio 2008;

fornitori iscritti all’”Elenco pubblico di Fornitori di servizi e tecnologie I4.0” disponibile sul portale www.digitalexperiencenter.it/elenco-fornitori.

 

Contributi

La dotazione finanziaria complessiva destinata alla misura ammonta a € 7.188.000,00.

Il contributo è a fondo perduto.

 

Tipologia intervento

Investimento minimo

Intensità

Contributo massimo

Micro

€ 4.000,00

70%

€ 5.000,00

Piccolo-medio

€ 10.000,00

50%

€ 15.000,00

 

Le microimprese, secondo la definizione di cui all’Allegato I del Regolamento UE 651/2014, possono accedere all’intervento “micro” oppure all’intervento “piccolo-medio”, mentre le piccole e medie imprese, secondo la definizione di cui all’Allegato I del Regolamento UE 651/2014, possono richiedere solo l’intervento “piccolo-medio”.

Gli aiuti sono inquadrati nel Regime quadro della disciplina degli aiuti SA.62495 e in particolare nella sezione 3.1. della Comunicazione della Commissione Europea (2020) 1863 del 19/03/2020 “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” e s.m.i.,

 

Procedure e termini

Il soggetto attuatore del bando è Unioncamere Lombardia.

Per l’assegnazione delle risorse, si prevede la pubblicazione di un bando attuativo da parte di Unioncamere Lombardia in qualità di responsabile del procedimento entro trenta giorni decorrenti dall’approvazione della

deliberazione.

L’assegnazione del contributo avverrà con procedura a sportello valutativo (di cui all’art. 5 comma 3 del D.lgs. 31 marzo 1998, n. 123), secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

Lo sportello “provinciale” viene chiuso anticipatamente in caso di avvenuta prenotazione di tutte le risorse a disposizione maggiorate di una lista d’attesa.

La trasmissione delle istanze potrà avvenire esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello Webtelemaco.

 

CRITERI PER L’ATTUAZIONE DELLA MISURA “DIGITAL BUSINESS”: INTERVENTI PER LA DIGITALIZZAZIONE, IL COMMERCIO ELETTRONICO E L’INNOVAZIONE DELLE IMPRESE -

LINEA E-COMMERCE

 

In un contesto emergenziale dovuto alla crisi epidemiologica in cui i canali digitali si stanno definitivamente affermando come principale strumento per garantire la continuità e la ripresa delle vendite, la presente misura è finalizzata al sostegno delle MPMI che intendano sviluppare e consolidare la propria posizione sul mercato nazionale e/o internazionale tramite l’utilizzo dello strumento dell’E-commerce, incentivando l’accesso a piattaforme cross border (B2B e/o B2C) e i sistemi e-commerce proprietari (siti e/o app mobile). Le soluzioni proposte dovranno inoltre prevedere una o più delle seguenti finalità: digitale come integrazione del negozio fisico, sviluppo di nuove soluzioni logistiche, approccio omnicanale, Social e-commerce, adeguamento agli Smartphone.

 

Beneficiari

MPMI (secondo la definizione di cui all’Allegato I del Regolamento UE 651/2014 del 17 giugno 2014) aventi sede operativa in Lombardia almeno al momento dell’erogazione del contributo.

Le imprese richiedenti dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

essere iscritte al Registro delle Imprese e risultare attive;

non avere alcuno dei soggetti di cui all’art. 85 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi anti mafia) per il quale sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del citato D.Lgs.;

non essersi trovate in difficoltà ai sensi dell'articolo 2, punto 18 del Regolamento UE 651/2014 alla data del 31 dicembre 2019 oppure, in caso di imprese di micro e piccole dimensioni, secondo la definizione di cui all’Allegato 1 del medesimo Regolamento, che erano già in difficoltà ai sensi dell'articolo 2, punto 18 del medesimo regolamento alla data del 31 dicembre 2019, non trovarsi in procedura concorsuale per insolvenza alla data della concessione.

Ogni impresa può presentare al massimo una domanda.

 

Iniziative ammissibili

Al momento della presentazione della domanda, le imprese interessate dovranno avere già individuato il portafoglio prodotti da proporre sul canale di vendita online, i mercati di destinazione, domestico e/o internazionale, e uno o più canali specializzati di vendita online, selezionati in coerenza con gli obiettivi di prodotto e del mercato di destinazione.

Le aziende potranno presentare progetti relativi all’apertura e/o al consolidamento di un canale commerciale per la vendita dei propri prodotti tramite l’accesso a servizi specializzati per la vendita online b2b e/o b2c:

forniti da terze parti, che siano retailer, marketplace, servizi di vendita privata e/o social e-commerce a condizione che la transazione commerciale avvenga tra l’azienda e l’acquirente finale;

realizzati all’interno del portale aziendale proprietario. In tal caso sarà obbligatorio tradurre il sito in almeno una lingua straniera.

I progetti dovranno perseguire una o più delle seguenti finalità:

abilitare la modalità di vendita online oltre al negozio fisico, tramite lo sviluppo di canali digitali per supportare le fasi di pre-vendita, post-vendita o per abilitare la vendita; sviluppo di app e mobile site per le fasi di pre-vendita, post-vendita o per abilitare la vendita; siti informativi/e commerce e app/mobile site; utilizzo di strumenti digitali innovativi come la predisposizione dello showroom digitale tramite realtà aumentata oppure la predisposizione di canali sia online che offline all’interno di una stessa esperienza di acquisto (ad esempio il click and collect che permette acquisto online e ritiro in negozio);

utilizzo di un approccio omnicanale per offrire un’esperienza integrata al cliente finale, usando canali di vendita complementari tra loro. Per omnicanalità online si intende l’uso di più canali online di natura diversa (almeno 2), per esempio sito proprio + marketplace + retailer digitali + siti di couponing o di flash sales + piattaforme social;

lo sviluppo di nuove soluzioni logistiche, ad esempio aggregando soggetti con medesimi bisogni in un’unica piattaforma di vendita online oppure predisponendo una rete di logistica integrata alla gestione del magazzino tramite soluzioni per incrementare le performance di magazzino, come il voice picking, sistemi per demand and distribution planning, sistemi di tracciamento dei prodotti lungo la supply chain attraverso RFId, soluzioni di intelligent transportation system;

adeguamento tecnologico dell’esperienza di vendita per gli Smartphone, dispositivi da cui viene ormai effettuata la maggioranza degli acquisti online;

l’utilizzo del canale social e-commerce, ovvero prevedere la possibilità di acquisto direttamente sui Social Media.

I progetti devono essere realizzati e rendicontati entro il 31 dicembre 2021 con spese sostenute e quietanzate entro tale data. Non sono ammesse proroghe.

Sono ammesse al contributo le seguenti voci di spesa:

a)    accesso ai servizi di vendita online sui canali prescelti (tariffe di registrazione ed eventuali commissioni sulle transazioni effettivamente realizzate, sostenute durante il periodo di validità del progetto);

b)   consulenza per la verifica e analisi del posizionamento online, studio di mercato e valutazione dei competitor;

c)    analisi di fattibilità del progetto, con particolare riferimento alle esigenze di adeguamento amministrativo, organizzativo, formativo, logistico, di acquisizione di strumenti e servizi;

d)   realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale digitale, con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati di destinazione, domestico e/o internazionale, e ai siti di vendita online prescelti (p.e.: predisposizione delle schede prodotto nonché di tutorial, gallery fotografiche, webinar, per la presentazione degli articoli e relative traduzioni in lingua);

e)   organizzazione di interventi specifici di formazione del personale (fino a un limite massimo del 20% della somma delle restanti voci di spesa ad esclusione delle voci h) e q));

f)     acquisizione ed utilizzo di forme di smart payment;

g)    progettazione, sviluppo e/o manutenzione di sistemi e-commerce proprietari (siti e/o app mobile), anche per quanto riguarda la sincronizzazione con canali marketplace forniti da soggetti terzi e la traduzione del sito in almeno una lingua straniera;

h)   acquisto di macchinari, attrezzature e hardware necessari alla realizzazione del progetto e finalizzati agli investimenti ammissibili (fino a un limite massimo del 15% della somma delle restanti voci di spesa ad esclusione delle voci e) e q));

i)     acquisto di software, licenze software e spese per canoni e utenze relativi a servizi finalizzati agli investimenti ammissibili;

j)     progettazione, sviluppo e/o manutenzione di showroom digitali (showroom virtuali o virtual store) che si possono integrare con piattaforme e-commerce e che migliorano le performance di vendita e di customer care attraverso l’utilizzo di tecnologie immersive quali, ad esempio: VR 360, realtà aumentata, visualizzatori di prodotti 360;

k)    progettazione, sviluppo e/o manutenzione di piattaforme di AR Business commerce, ad esempio simulatori 3D olografici che permettano di visualizzare gli ambienti (es. per mostrare la propria azienda: dotazione tecnologica, parco macchine...), servizi, lavorazioni e prodotti (visualizzando i dati tecnici di interesse, esempi di lavorazioni effettuate, etc…);

l)     predisposizione alla creazione di offerte digitali personalizzate sul cliente tramite Intelligenza Artificiale e Machine Learning;

m)  sostegno al posizionamento dell’offerta sui canali commerciali digitali prescelti verso i mercati selezionati (SEO), domestico e/o internazionale;

n)   automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web (API - Application Programming Interface);

o)   raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita prescelto e i propri sistemi CRM;

p)   protezione e/o registrazione dei marchi e/o degli articoli compresi nel portafoglio prodotti nei mercati di destinazione prescelti;

q)   campagna digital marketing ed attività di promozione sui canali digitali domestico e/o internazionale (fino a un limite massimo del 20% della somma delle restanti voci di spesa ad esclusione delle voci e) e h)).

Le spese sono ammissibili a partire dalla data di approvazione del provvedimento. Fa fede la data del relativo giustificativo di spesa.

 

Contributi

La dotazione finanziaria complessiva destinata alla misura ammonta a € 4.525.000,00.

Il contributo è a fondo perduto.

 

Tipologia intervento

Investimento minimo

Intensità

Contributo massimo

Micro

€ 4.000,00

70%

€ 5.000,00

Piccolo-medio

€ 10.000,00

50%

€ 15.000,00

 

Le microimprese, secondo la definizione di cui all’Allegato I del Regolamento UE 651/2014, possono accedere all’intervento “micro” oppure all’intervento “piccolo-medio”, mentre le piccole e medie imprese, secondo la definizione di cui all’Allegato I del Regolamento UE 651/2014, possono richiedere solo l’intervento “piccolo-medio”.

Gli aiuti sono inquadrati nel Regime quadro della disciplina degli aiuti SA.62495 e in particolare nella sezione 3.1. della Comunicazione della Commissione Europea (2020) 1863 del 19/03/2020 “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” e s.m.i.

 

Procedure e termini

Il soggetto attuatore del bando è Unioncamere Lombardia.

Per l’assegnazione delle risorse, si prevede la pubblicazione di un bando attuativo da parte di Unioncamere Lombardia in qualità di responsabile del procedimento entro trenta giorni decorrenti dall’approvazione della deliberazione.

L’assegnazione del contributo avverrà con procedura a sportello valutativo (di cui all’art. 5 comma 3 del D.lgs. 31 marzo 1998, n. 123), secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda. Lo sportello “provinciale” viene chiuso anticipatamente in caso di avvenuta prenotazione di tutte le risorse a disposizione maggiorate di una lista d’attesa.

La trasmissione delle istanze potrà avvenire esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello Webtelemaco.

 

 

Riferimenti normativi

D.g.r. 26 aprile 2021 - n. XI/4615 (BURL Serie Ordinaria n. 17 - Giovedì 29 aprile 2021, pag. 48)