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PNRR, Piano Nazionale per la ripresa e la resilienza

PNRR, Piano Nazionale per la ripresa e la resilienza

Cosa prevede e testo integrale

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: PNRR

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 29 aprile 2021 il PNRR, il Piano Nazionale per la ripresa e la resilienza. Insieme al via libera al PNRR, è stato inoltre approvato il decreto sul Fondo complementare che regola l’utilizzo di 70 miliardi di extradeficit fino al 2033.

Il PNRR è stato trasmesso oggi alla Commissione UE. Il rispetto della scadenza consentirà all’Italia di ottenere un anticipo dei fondi fino a 27 miliardi. La Commissione avrà due mesi di tempo per la valutazione. Successivamente dovrà essere approvato dal Consiglio europeo entro quattro settimane, a maggioranza qualificata.

Non è stato invece ancora esaminato dal Consiglio dei Ministri il decreto sulla cd “governance del PNRR”. Nelle settimane scorse Confcooperative ha espresso preoccupazioni sia in riferimento ad una maggiore collaborazione tra Pubblico e Privato nella fase di attuazione, sia per un concreto coinvolgimento delle Parti sociali nella governance del Piano, cruciale anche al fine di assicurare un impiego efficiente delle risorse.

Confcooperative ha inoltre richiamato l’esigenza che agli investimenti pubblici si accompagni un nuovo ciclo di investimenti privati: tutte le proposte e i progetti orientati ad agevolare gli investimenti nelle imprese, prime fra tutti gli investimenti nel capitale delle cooperative.

Il piano, anche per via della dotazione di risorse sul dispositivo di ripresa e resilienza europeo ridotta di cinque miliardi, riformula, rispetto al Piano esaminato dal Parlamento e presentato dal precedente Governo, alcuni progetti e voci di spesa. 

Nel complesso, è data maggiore enfasi e indicazioni sulle riforme, anche se nella sostanza sono rimandate a successiva definizione e relativi provvedimenti. Ad esempio, sul fronte delle risorse, si segnalano l’aumento della dotazione degli Investimenti su 5g e banda ultra larga, sull’agricoltura sostenibile, sulla filiera dell’idrogeno, sugli asili nido, sul diritto allo studio e il trasferimento tecnologico verso le imprese, la rigenerazione urbana e sociale. Altri progetti risultano con una dotazione di risorse inferiore, come per le aree interne o i servizi sociali o l’efficientamento energetico, parzialmente compensati con le risorse del fondo complementare o con le risorse derivanti da altri fondi in programmazione. Occorrerà perciò seguirne l’iter nella sua applicazione amministrativa.

Infine, va da sé che saranno essenziali le cd grandi riforme di contesto quali quelle della pubblica amministrazione (i), della giustizia (ii), della semplificazione (iii), del codice dei contratti pubblici (iv), del fisco (v), degli ammortizzatori sociali (vi), delle politiche attive del lavoro (vii), del consumo di suolo (viii). Su ciascuno di questi temi è già avviato il dibattito negli organi di Confcooperative, dell’Alleanza, delle Federazioni e delle Unioni e ben presto si farà tesoro e sintesi dei risultati di questi confronti.

 

FONDO COMPLEMENTARE AL PNRR

Con l’occasione è stato anche approvato il decreto-legge che individua i programmi e ripartisce le risorse del Piano nazionale per gli investimenti, integrando con risorse nazionali (30,62 miliardi di euro per gli anni dal 2021 al 2026) il PNRR.

Questi i titoli degli interventi principali:

- servizi digitali e cittadinanza digitale – Piattaforma PagoPA e App “IO”;

- tecnologie satellitari ed economia spaziale;

- riqualificazione edilizia residenziale pubblica;

- interventi per le aree del terremoto;

- “Ecobonus e Sismabonus”;

- infrastrutture e mobilità sostenibili (rinnovo flotte, bus, treni e navi verdi) per la sostenibilità

ambientale dei porti e il miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza delle strade;

- investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali e per altri

interventi in materia;

- salute, ambiente e clima; ospedale sicuro e sostenibile; ecosistema innovativo della salute;

- Case dei servizi di cittadinanza digitale; transizione 4.0; accordi per l’innovazione;

- costruzione e miglioramento di padiglioni e spazi per strutture penitenziarie per adulti e

minori;

- contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura,

floricoltura e vivaismo;

- iniziative di ricerca per le tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale.

Si incrementa la dotazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), periodo di programmazione

2021-2027, per un importo di 15,5 miliardi di euro.

 

TESTO PNNR

Non è stata resa nota la versione definitiva del PNRR approvato ieri pomeriggio in Consiglio dei Ministri. In attesa della versione ufficiale alleghiamo nella sezione documenti da scaricare la versione trasmessa nei giorni scorsi dal Governo alle Camere.

Il Piano dovrebbe essere pubblicato sul sito del Governo al link;

https://www.governo.it/it/articolo/consiglio-dei-ministri-n-16/16739 o https://www.governo.it/.

 

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