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L’agricoltura lombarda tiene, produzione +1%. Cresce l’e-commerce

L’agricoltura lombarda tiene, produzione +1%. Cresce l’e-commerce

Dati emersi da “Il sistema agroalimentare della Lombardia, Rapporto 2020” di Regione Lombardia

Categorie: Confcooperative FedAgriPesca

Tags: cooperazione,   agroalimentare,   Lombardia

Nonostante gli effetti della pandemia da Covid, l’agricoltura lombarda tiene in linea generale, tra aumento della produzione (+1%) e diminuzione del valore (-3%). Il valore aggiunto agricolo lombardo nel 2020 rimane sostanzialmente invariato in termini reali rispetto a quello del 2019, a fronte del -6,1% per il comparto agricolo italiano e del drastico calo del valore aggiunto degli altri settori economici. Il valore della produzione di beni e servizi per l’agricoltura in Lombardia presenta una riduzione stimabile tra -3,0% e -3,7% rispetto al 2019, derivante da un incremento globale delle quantità prodotte (tra +1,0% e +1,2%) e da una concomitante riduzione dei prezzi (tra -4,2% e -4,6%). È quanto emerge dalle prime stime relative all’annata agraria lombarda 2020 di Regione Lombardia e dall’indagine qualitativa condotta da Unioncamere Lombardia su un panel di agricoltori e testimonial che ha riguardato anche il tema dell’emergenza Covid-19 e in cui sono messe in luce anche differenze sostanziali fra i diversi settori.

Tra i comparti più performanti nelle esportazioni si annoverano le carni lavorate e i prodotti da forno, entrambi con un peso del 36-37% sull’incremento dei flussi verso l’estero. Il parziale riequilibrio tra flussi in entrata e in uscita è da attribuire soprattutto al secondo trimestre dell’anno, quando l’emergenza Covid ha fatto ridurre sia le importazioni che le esportazioni. Queste ultime hanno tenuto molto meglio rispetto al crollo dei flussi in entrata.

Il valore della produzione di origine animale, che costituisce in Lombardia circa il 60% di quella totale, è sceso tra il -4,8% e il -5,1%; se il calo dei prezzi è stato consistente per le produzioni zootecniche, positivo è l’incremento quantitativo, tra il +2,1% e il +2,3%. La produzione di latte bovino ha superato del +5,2% il livello del 2019 e le carni suine sono aumentate del +1,8%, mentre si può stimare che la produzione sia lievemente calata per le carni bovine e avicole. Il patrimonio di bestiame, infatti, è diminuito per i bovini da carne (-6%) e aumentato per quelli da latte (+4,2%), mentre i suini sono cresciuti dell’1,8% in media annua.

Il valore della produzione vegetale ha fatto registrare un incremento tra il +7,0% e il +7,2% con una dinamica dei prezzi in lieve calo o stabile per l’insieme delle coltivazioni. L’incremento quantitativo ha coinvolto quasi tutte le produzioni erbacee e arboree della Lombardia, ad eccezione del frumento e della frutta. Rispetto al 2019 le superfici a cereali sono scese del -2,5% con riduzioni per il frumento (tenero e duro), l’orzo e il granoturco e incrementi solo per il riso e i cereali minori.

Al risultato negativo complessivo ha concorso certamente la consistente riduzione della quantità dei servizi annessi e delle attività secondarie che sono passate nell’insieme dal 17,5% al 16,1% dell’agricoltura regionale. Tra le attività secondarie sono stimate in lieve contrazione le attività di trasformazione (-0,5%), mentre in drastico calo (-22,1%) le altre, in particolare quelle agrituristiche.

I diversi settori
Le valutazioni degli attori della filiera confermano, nonostante i risultati complessivamente negativi, una sostanziale tenuta del sistema regionale, soprattutto se rapportate al contesto economico generale: il 40% degli intervistati nell’indagine ha segnalato una diminuzione del fatturato a seguito dell’emergenza, circa il 45% ha dichiarato una situazione di stabilità e il 15% ha riportato una crescita. Nell’analisi fra i diversi settori sono emersi andamenti estremamente diversificati.  Il comparto vitivinicolo e le carni fresche e trasformate hanno sofferto molto la chiusura del canale Ho.Re.Ca. (dove trovano tradizionalmente sbocco i prodotti a maggior valore aggiunto rispetto al consumo domestico) solo in parte compensata dagli acquisti delle famiglie.  Il lattiero-caseario ha sperimentato una diversa ripartizione della domanda, con la crescita di alcuni prodotti specialmente in GDO, in particolare i duri DOP, che hanno visto un aumento dei prezzi. Si registra invece il calo del latte fresco, per il quale rimane alta la preoccupazione nel settore per l'eccesso di offerta e le possibili fluttuazioni di prezzo. Nessun calo di domanda invece per i cereali - che hanno anche beneficiato di un aumento dei prezzi nell’ultimo trimestre – e per il riso, grazie alla differenziazione della produzione nelle diverse varietà.

Le aziende
Le aziende hanno subito ritardi e riscontrato difficoltà nel reperimento della manodopera nei settori nei quali il lavoro avventizio e stagionale svolge un ruolo rilevante, sebbene le misure adottate per far fronte alla necessità di manodopera abbiano comunque consentito le attività di lavorazione e raccolta. Dal lato commerciale, la sospensione delle fiere e di molte attività commerciali si è fatta sentire riducendo i contatti con clienti potenziali e nuovi, criticità avvertita particolarmente nel comparto vitivinicolo. L’emergenza Covid ha quindi di fatto obbligato a ricercare nuovi canali di distribuzione e a differenziare quelli esistenti, ampliando le attività con la vendita diretta presso la sede aziendale, l’e-commerce e la consegna a domicilio, innovazioni alle quali si sono associate iniziative di comunicazione online e dirette ai consumatori.  Altre strategie di adattamento da parte delle imprese hanno riguardato l’organizzazione del lavoro, per garantirne la sicurezza, l’anticipo degli acquisti di mezzi tecnici per evitare di esserne sprovvisti in caso di lockdown e inoltre accordi al ribasso con i macelli per smaltire gli animali in eccesso. Per circa la metà dei casi, i cambiamenti introdotti per affrontare l’emergenza erano già stati programmati dagli agricoltori: il Covid ha quindi fatto da acceleratore di un’evoluzione già in atto.

Per leggere l’intervento di Fabio Perini, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia, clicca qui  (link ad articolo comunicato)

Il volume su “Il sistema agroalimentare della Lombardia, Rapporto 2020” di Regione Lombardia è disponibile qui (link: https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/Imprese/Imprese-agricole/ricerca-e-statistiche-in-agricoltura/rapporto-agroaimentare-2020/rapporto-agroalimentare-2020-covid-19)