DETTAGLIO

La cooperazione lombarda a regione: prioritari cura e sostegno ai costi della sicurezza

La cooperazione lombarda a regione: prioritari cura e sostegno ai costi della sicurezza
L'intervento di Confcooperative, Legacoop e  AGCI Lombardia agli Stati Generali Patto per lo Sviluppo della Regione

Categorie: Primo Piano

Tags: cooperazione,   Regione Lombardia,   Coronavirus,   covid,   rappresentanza

L’intervento delle tre maggiori associazioni del movimento cooperativo lombardo – AGCI Lombardia, Confcooperative Lombardia e Legacoop Lombardia – agli Stati Generali Patto per lo Sviluppo della Lombardia ha messo in luce le richieste prioritarie: certezza sull'accesso alle cure sanitarie e sui servizi di medicina territoriale attivi, sostegno alle imprese sui costi della sicurezza, ristori adeguati e interventi sul capitale.


LA COOPERAZIONE LOMBARDA A REGIONE: PRIORITARI CURA E SOSTEGNO AI COSTI DELLA SICUREZZA

L'intervento di oggi  della cooperazione lombarda agli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo della Lombardia a nome di Massimo Minelli, Presidente Confcooperative Lombardia, Attilio Dadda, Presidente Legacoop Lombardia e Cinzia Sirtoli, Presidente AGCI Lombardia, in risposta all’intervento del Presidente Fontana che ha confermato la criticità dell’attuale quadro sanitario e il relativo impatto sul sistema socio economico della nostra regione.

Tra le richieste della cooperazione: rafforzamento della medicina di territorio e certezza sull'accesso alle cure da parte dei lavoratori, incentivi alle imprese per sostenere i costi della sicurezza dei luoghi di lavoro, ristori adeguati per la cooperazione sociale, i teatri e le attività culturali e turistiche, il comparto taxi e i circoli cooperativi, interventi sul capitale per rafforzare il tessuto diffuso della cooperazione lombarda.

 

Ecco le richieste nel dettaglio:

 

Presidio sanitario e accesso alle cure

Prima si risolve la crisi sanitaria prima si può ripartire, prima si aiuta il sistema sanitario con la medicina di territorio, con lo screening e le cure domiciliari e prima si porranno basi solide per la strategia della ripresa. Oltre alle terapie intensive oggi ci interessa sapere quali punti di soccorso d’emergenza si pensa di attuare nelle provincie lombarde con il più alto indice di contagio.

 

Da imprenditori cooperativi e da lombardi è per noi importante sapere anche come i nostri lavoratori e soci avranno accesso, in caso di bisogno, alle cure del sistema sanitario lombardo e quali servizi siano attivi sui territori come medicina di prossimità. Anche senza lockdown nelle filiere essenziali cominciamo a registrare casi di contagio e questo, oltre a preoccuparci ci deve far riflettere sulla centralità del tema sanitario prima che economico.

 

Sostegno ai costi della sicurezza

Anche in relazione alle debolezze infrastrutturali del trasporto pubblico locale, la scelta obbligata dello smartworking è un adattamento che le nostre imprese hanno attuato velocemente e con investimenti aziendali. In coerenza riproponiamo il bonus di NON mobilità per le imprese e per il singolo lavoratore a favore di politiche di sostenibilità e prossimità. Serve anche il riconoscimento dei molti costi che le imprese sostengono per rendere sicuro l’ambiente di lavoro, dai dpi ai tamponi, in ottemperanza ai protocolli vigenti.

Nell’apprezzare il rinnovo della CIG, ci auguriamo che oggi si comprenda meglio la funzione di ristoro alle attività economiche, diversamente da quanto accaduto nei mesi scorsi, per la cooperazione sociale, per i teatri, le attività culturali e turistiche, per il comparto taxi e per i tanti circoli cooperativi.

 

Crisi imprese, interventi siano su capitale

Con l'impegno costante a contenere il blocco delle attività per costruire la ripartenza, chiediamo che gli interventi di Regione Lombardia più che su prestiti e debiti per le imprese si concentrino su azioni partecipative e interventi sul capitale per rafforzare il tessuto diffuso della cooperazione lombarda.